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Recensione di Il mondo sommerso di Martina Savoia

Creato il 07 marzo 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Il mondo sommerso di Martina SavoiaVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Martina Savoia
Pubblicato da:QuiEdit
Genere:Biografia
Formato e pagine:
in offerta
Trama:

Siamo il buco nero dell’anima… siamo vivi eppur siamo fantasmi”
Di questo o meglio di queste persone ci racconta Martina. Lei è il narratore interno e parla di sé stessa. Ci apre una finestra sul suo caos emozionale, s”u ciò che credeva carattere invece è disturbo, su ciò che credeva debolezza invece è malattia”, sul Mondo Sommerso, il mondo dei malati psichiatrici.


Il mondo sommerso è una specie di diario, un tête-à-tête con l’autrice che ci vuole raccontare, forse per buttar fuori come uno sfogo, una seduta dal terapista, o semplicemente come un voler esporre a nudo una parte importante di sé, un periodo buio e nello stesso tempo di crescita e di rinascita della sua via. Ci sono i servizi sociali, gli operatori e persone in difficoltà, i così detti malati psichici, in questo libro scritto in prima persona . E c’è soprattutto Martina che ne vuole uscire, vuole rinascere e lanciare un grido di speranza: si può fare. Riesce a esprimere questo in brevi capitoli scritti in prosa ma soprattutto attraverso un linguaggio chiaro, pungente e melodioso racchiuso in brevi versi che compongono suadenti brani poetici che stanno come stacco a momenti, situazioni del romanzo ed è proprio questa chicca in più la ciliegina sulla torta per definirlo un’ottima lettura.

Il mondo sommerso è un’autobiografia. Capitoli brevissimi, intervallati da poesie e fotografie. La casa editrice è Qui Edit, una piccola editoria per l’Università Italiana e Internazionale che a dir loro ha come missione primaria favorire e sviluppare progetti ed attività di ricerca in una prospettiva multidisciplinare e multiculturale.

Approfondimento:

Ho aspettato la consegna di questo libricino, centoquaranta paginette in tutto, un mese abbondante dall’ordine su Amazon.it. Lunga attesa, grosse aspettative. L’ho letto in un paio d’ore, distesa sul mio lettuccio caldo e confortante. Cosa ne ho tratto? Quali sensazioni mi ha suscitato?

Non sono cose importanti in questo contesto, perché troppo personali, ma invece da bravo membro della casta dei recensorum alla quale io appartengo (termine estrapolato da un libro letto recentemente), devo dipanare adesso qua, questo bandolo della matassa: “Perché leggerlo? Cosa può trasmettere al mondo di superficie un libro così?”

L’autrice è una sconosciuta, Martina Savoia, che casualmente scopro sbirciando il Blog del Conte, il biker Fabio Savoia che è suo padre e ne pubblicizza l’opera prima, Il mondo sommerso appunto.
Ha una prefazione curata da una professoressa di Martina che con enorme pathos afferma che il libro parla da solo, senza bisogno di interpretazioni, si palesa, di dolore in dolore.
In effetti, niente di più vero. Con linguaggio semplice ma nello stesso tempo di registro medio, con il quale non c’è tanto bisogno di star tanto là ad analizzare passaggi, tempi, stili, metafore, si entra in contatto con la parte più nascosta dell’autrice, la sua anima e i suoi sentimenti grazie anche a succinte ma toccanti poesie. E così si vive con lei un periodo difficile, la sua degenza presso una struttura psichiatrica. Si entra nel mondo sommerso, in un mondo non mondo che sembra più sano di quello da cui era venuta.

Si sente il suo dolore, la sua difficoltà a tirarlo fuori, ma nello stesso tempo la sua volontà a trarne qualcosa di buono. Sembra quasi una confessione sotto la buona stella del cosiddetto termine resilienza e poiché il finale è un’emersione nel mondo perché vivere può non essere così terribile,per cui merita riprovarci… forse recuperati, forse salvati, perché ancora si respira…ecco per questo sensato inno alla vita non mieloso ma razionale, con sempre aperti gli occhi e soprattutto le orecchie verso i dimenticati più o meno cronici matti, mi sento di dire che questa sia un’eccellente risposta alla domanda di partenza: “Perché leggerlo?”

Martina Savoia

Martina Savoia è nata a Verona nel 1985. Appassionata di arte, letteratura e fotografia, ha al suo attivo alcune mostre fotografiche e uno shooting su una rivista on-line di Bolzano. Vive nella provincia di Verona col suo ragazzo e i suoi animali.



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