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Recensione di Il passato di Sara di Chevy Stevens

Creato il 24 ottobre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

16 Flares 16 Flares × Recensione di Il passato di Sara di Chevy StevensVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Chevy Stevens
Pubblicato da:Fazi
Genere:Mistero
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

Il bisogno di conoscere le proprie origini è un tarlo comune a tutti: non è semplice vivere privi di quel senso di appartenenza che dà spiegazioni sui segni distintivi del nostro viso e sulle nostre stranezze, e che, legandoci con il sangue ad altre persone, ci fa sentire meno soli. Sara Gallagher sente l’urgenza di conoscere i suoi veri genitori quando, essendo prossima al matrimonio con Evan, vorrebbe iniziare un nuovo percorso di vita, senza domande irrisolte.


In Il passato di Sara di Chevy Stevens Sara è una donna di trentaquattro anni, restauratrice di mobili antichi e unico genitore di Ally, una bambina di sei anni che le riempie la vita. Evan, il suo futuro marito, è un uomo ancorato alla realtà, mentre Sara si arrovella dietro a pensieri legati alla sua origine. Pur essendo grata alla famiglia adottiva, in particolare alla madre, con cui ha un ottimo rapporto, non può fare a meno di andare a cercare i propri genitori naturali. Sara riesce a conoscere l’identità della propria madre naturale in breve tempo, ma, quando cerca un contatto con lei, riceve un secco rifiuto; anzi, la professoressa Julia Laroche le intima di non chiamarla più. Fino a qui il lettore può immaginare di trovarsi di fronte a una storia comune, una madre che in età giovanile ha partorito una figlia non voluta, e che ora teme che il ricongiungimento con lei, possa distruggere gli equilibri della sua nuova vita.

Ma in realtà, la spietata indifferenza di Giulia verso la figlia, nasconde un segreto terribile. Da quel momento in poi, per Sara c’è l’inferno e il lettore precipiterà in momenti di tensione emotiva che lo terrà attaccato alle pagine fino all’ultimo. Il fidanzato di Sara, Evan, cercherà di ostacolare qualcosa che sta diventando pericoloso per Sara e la piccola Ally. Il ritmo del romanzo si fa sempre più serrato e pieno di colpi di scena, degno di un vero thriller. Chiedo venia se non posso svelare di più su l’incubo che Sara sta vivendo e nel quale affonderà sempre di più a mano a mano che il romanzo si avvicina alla svolta finale. Svelare questo tassello rovinerebbe il gusto e la curiosità di volerlo leggere.

Posso solo dire che, rispetto al romanzo “Fai bei sogni di Gramellini”, dove le bugie di un padre hanno rovinato in modo significativo la vita del protagonista; nella storia di Sara una bugia a fin di bene sulla vera identità di suo padre sarebbe stata l’unica scelta giusta. Stranamente, nella seconda parte del romanzo e per una trentina di pagine, il ritmo incalzante ha ceduto il passo a una successione di fatti che hanno arenato la storia, ed è per questo motivo che la mia valutazione non arriva a 5 stelle. Il mio consiglio, è però di leggere questo libro per esorcizzare le nostre paure che, di fronte alla storia aberrante del padre di Sara ci appariranno delle futili preoccupazioni.

Rosalba Repaci



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