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Recensione di Il Piacere di Gabriele d’Annunzio

Creato il 27 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Il Piacere di Gabriele d’AnnunzioVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Gabriele D’annunzio
Pubblicato da:Mondadori
Collana:Oscar classici moderni
Genere:Classici
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
usato
Trama:

Il culto del piacere come modello di vita declinato in tutte le sue espressioni.


Andrea Sperelli, ultimo discendente di una nobile famiglia, vive e ama a palazzo Zuccari, la sua dimora in Roma. È un giovane artista, dedito alla poesia, alla pittura, all’amore per le donne, per Roma e per tutto ciò da cui può ricavare piacere. Ha vissuto un’intensa relazione amorosa con la nobildonna Elena Muti conosciuta a un ballo. Ella lo ha lasciato ed ha sposato un lord inglese, poiché si trovava in gravi condizioni economiche. Per cercare di dimenticare l’amata, lo Sperelli corteggia e amoreggia con tutte le belle donne della mondanità romana. Sfida a duello un avversario in amore e viene ferito gravemente. Riesce a salvarsi e accetta l’invito della cugina a passare la convalescenza nella dimora estiva di quest’ultima, a Schifanoia. Qui ritrova le forze fisiche e anche la tranquillità dello spirito. Affascinato dalla natura che lo circonda, dalla sua bellezza, dalla calma rigeneratrice, si dedica a scrivere poesie. Dopo qualche giorno, invitata dalla cugina, arriva a Schifanoia Maria de Ferres con la figlia Delfina, a trascorrere qualche giorno di vacanza prima di raggiungere la madre di lei, a Siena. Maria è una dolce creatura, molto diversa dalle donne conosciute da Andrea. Egli ne rimane affascinato e comincia a corteggiarla. Maria lotta per non capitolare ma, quando lascia Schifanoia, è già perdutamente innamorata di Andrea. Si incontrano nella casa di lui, a Roma lì dove Andrea aveva amato Elena, ora ama Maria. Elena la passionale e Maria la pudica lo attraggono intensamente. Il gioco di Andrea è molto pericoloso; egli ama Maria pensando a Elena, si serve del suo corpo per possedere l’altra. Così facendo Andrea crea una terza donna, la donna ideale, l’unica soltanto sua.

All’ultimo appuntamento con Maria, costretta ad abbandonare Roma per colpa del marito che ha barato al gioco, al culmine della passione gli sfugge dalle labbra il nome di Elena. Maria, inorridita e sconvolta, fugge via.

Approfondimento

Ne Il Piacere il lettore si sente subito trasportato nel periodo storico di fine Ottocento, la potenza descrittiva di Gabriele D’Annunzio lo rapisce fin dalle prime pagine. Tutto è rappresentato nei minimi particolari da un fine cesellatore che si serve della parola per catturare i sensi, tutti e tutti insieme. Le due donne amate dal protagonista sembrano tanto vere che le riconosceremmo di sicuro incontrandole per strada: la sensuale e altera Elena dalla pelle diafana e dall’eleganza innata, la dolce e riservata Maria dai folti capelli neri e dal viso pudico e sincero.

Meno intrigante è la dissertazione didattica sulla poesia e sulla musica che annoia un po’ così come risulta faticoso il difetto di fluidità nella lettura dovuto alla struttura del periodo e delle parole che risentono di oltre un secolo di vita.

Per tutta la storia si percepisce l’amore del protagonista per un’altra bellezza anch’essa fonte di piacere: Roma.

Punto Fermo

About Gabriele D’annunzio

principe di Montenevoso (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1º marzo 1938), è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, aviatore, militare, politico, patriota e giornalista italiano, simbolo del Decadentismo italiano, del quale fu il più illustre rappresentante assieme a Giovanni Pascoli, ed eroe di guerra.

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