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Recensione di Il pipistrello di Jo Nesbø

Creato il 19 maggio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

3 Flares 3 Flares × Recensione di Il pipistrello di Jo NesbøIl pipistrelloJo Nesbø
Pubblicato daEinaudi
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Einaudi. Stile libero big
Genere:Thriller
Pagine:
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La trama:

Harry Hole, poliziotto norvegese, viene mandato a Sidney per aiutare a risolvere un caso di omicidio. Si troverà immerso nella cultura australiana con al suo fianco Andrew, un collega aborigeno che gli farà da guida e interprete.

Il pipistrello è il primo romanzo di sette della serie di Harry Hole, pubblicato originariamente in Norvegia nel 1997, ma arrivato in Italia solo ora. Non è solo il primo libro della serie, è anche il primo libro che JoNesbø ha scritto nella sua carriera.

L’azione si svolge tutta in Australia, principalmente a Sidney. Viene ritrovato il corpo senza vita di una ragazza svedese, stuprata e poi strangolata a morte, e Harry Hole, un poliziotto norvegese, viene chiamato per aiutare i colleghi del australiani a risolvere il mistero. I personaggi sono molti, e tra i più disparati: il clown gay (dichiaratosi all’età di 10 anni e senza mai aver avuto un ripensamento sul suo orientamento sessuale), un poliziotto aborigeno ex pugile (allontanato dai genitori da piccolo e educato all’inglese, mai in pace con il mondo), un ciccione con un cane vegetariano, spacciatori, bande criminali, prostitute e spogliarelliste. Tutto questo circondati da sfilate per il gay pride, bar rissosi, pub, spiagge e oceano.

Non ci troviamo solo immersi in un caso di omicidio da risolvere (ultimo di una lunga serie, come intuisce subito il nostro Harry), ma entriamo anche in contatto con una parte della cultura australiana, un paese che al suo interno presenta così tante contraddizioni e così tante libertà. Veniamo a conoscenza anche del passato di Harry, dei suoi problemi e del vero motivo per cui è stato mandato in Australia e allontanato dalla sua Norvegia… Non penserete mica che ve lo sveli ora vero?! Vi posso solo dire che uno dei problemi che ha è molto comune al nord Europa (e guai a chi fa la spia tra quelli che hanno già letto gli altri libri!) Ovviamente non ci possiamo far mancare una storia d’amore! Immaginatevi un norvegese alto, biondo e con gli occhi azzurri nel pieno dell’estate australiana che incrocia lo sguardo con una svedese, rossa, barista e amica della vittima che lo ha portato lì. Scatta la scintilla al primo istante! Ma i poliziotti sono pericolosi, anche quando non sono in servizio.

Personalmente è un libro che mi è piaciuto molto, non troppo macabro ma nemmeno all’acqua di rose. Non avendo mai letto nulla di Jo Nesbø (ma avendolo sempre sentito nominare come il nuovo genio del thriller nordico) credo che continuerò nella lettura dei suoi romanzi. Alla ricerca di opinioni su questo titolo, mi sono imbattuta in molti commenti che lo considerano troppo leggero rispetto agli altri volumi già pubblicati, un romanzo d’esordio che non avrebbe dato il giusto peso al suo autore se lo avessero pubblicato al tempo in cui è stato scritto. Sarà che ormai siamo troppo abituati a sentir parlare di morti, omicidi e ritrovamenti di cadaveri, ma a mio parere questo è comunque un ottimo romanzo, fruibile da tutti e che non provoca incubi.

Considerando che questo era il primo romanzo di Harry Hole, si spera che ora traducano anche il secondo, ancora inedito in Italia, ma pubblicato in Norvegia nel 1998. Gli altri titoli della stessa serie, in ordine di apparizione, sono stati: Il pettirosso (2006), Nemesi (2007), La stella del diavolo (2008), La ragazza senza volto (2009), L’uomo di neve (2010), Il leopardo (2011), Lo spettro (2012), Polizia (2013).

Stefania Recchia



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