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Pubblicato daGarzanti
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Narratori moderni
Genere:Narrativa Contemporanea
Pagine:
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Il libro su Goodreads
La trama:
Analisi dettagliata della vita tra le mura della grande villa della Famiglia D’Aste. Tutto ruota attorno alla ricca e potente famiglia, nel breve periodo che precede il Natale. Un lutto, un progetto di matrimonio ed un pranzo di Natale… rancori, gelosie, tradimenti, litigi, vecchi traumi infantili mai superati ed un epilogo drammatico in quello che per eccellenza è considerato IL vero ed unico giorno di festa.
La narrazione di Il profumo delle bugie di Bruno Morchio parte da una cena di compleanno, dove il festeggiato è niente di meno che Francesco D’Aste, nipote e pupillo di Edoardo, noto imprenditore immobiliare della città di mare in cui vive la ricca e potente famiglia. Alla riunione è presente tutta la cricca ed il povero Francesco in seguito ad una gaffe letteraria viene deriso dalla sua futura sposa Dolores … e con questa introduzione l’autore inizia a presentare i personaggi: Edoardo, nonno, patriarca, imprenditore senza scrupoli, libertino e traditore; Sua moglie, Ines, anziana e gravemente malata, ma descritta da tutti come madre poco materna, gran giocatrice di carte e dotata di un gran sarcasmo, fino alla fine dei suoi giorni;
Meo o Bartolomeo, da bambino trascurato a medico adulto insicuro, pauroso, pieno di nevrosi; Sua moglie Rosita, l’estranea da sempre, mai accettata dai suoceri, opportunista, lagnosa La sorella di Meo, Lena, scappata appena ventenne dalla grande casa sul mare e tornata dopo vent’anni per assistere la madre morente e riscattare l’eredità, un hippy che ha trovato la sua vita in India. E poi l’erede, Francesco, ingenuo, buono, il figlio ideale … e la sua fidanzata Dolores, sensuale, colta, disinibita, giovane e molto simpatica al nonno Edo. Vengono presentati tutti i personaggi, la storia poi è raccontata dal punto di vista degli uomini, così diversi tra loro, ma legati in modo indissolubile ed affiancati da donne forti, personaggi di grande valore per la storia narrata.
Tutto si svolge in un breve periodo, il matrimonio tra Dolores e Francesco è fissato, Meo è terrorizzato dalla futura nuora, che secondo lui disprezza il fidanzato, lo tradisce, non lo merita … e da qui per il medico inizia una vera e propria crisi esistenziale, mette in discussione i suoi “non rapporti” con il padre e la sorella, parla con loro, si sfoga, si ubriaca … apre gli occhi sul suo matrimonio, solido solo in facciata, su sua moglie che vuole fare la signora a tutti i costi ma che signora non è per niente, e sul futuro sia lavorativo che privato del suo unico figlio, ingenuo pupillo nelle mani del nonno e della fidanzata. In un crescendo di discussioni, pianti, ubriacature si arriva al giorno di Natale dove in una nuova riunione di famiglia, un epilogo abbastanza rocambolesco butta giù tutti i muri di ipocrisia e finzione innalzati negli anni tra i componenti di questa potente famiglia. Per quanto posso dire non è esattamente il mio libro preferito, i personaggi vengono presentati in modo caotico, all’inizio dovevo continuamente tornare indietro per cercare di capire di chi si parlasse … la trama è un tantino banale e già vista (e letta): famiglia ricca e potente, amicizie importanti, tradimenti, eredità, testamenti, gelosie, invidie.
La lettura è proseguita in fretta senza intoppi, fino alla fine senza sorprese. Quello che mi lascia più perplessa è la totale mancanza di cose e pensieri positivi, non ci sono personaggi simpatici in questo libro, a cui ti affezioni come di solito accade, ma forse è voluto questo particolare. Nota positiva per Nonna Ines, sempre con la battuta tagliente pronta ad essere sferzata, per colpire e fare male, tanto male. Il profumo delle bugie una lettura che si può fare, ma che non lascerà il segno.
Claudia Lamanna