dopo un paio di giorni di inattività causa esame che finalmente ho sostenuto oggi, dopo sette ore di lunga attesa in corridoio in pieno stile disorganizzazione della mia facoltà, ho deciso di scrivere una nuova recensione e di rimettere in moto il blog.
Passiamo quindi alla recensione di oggi, che riguarda Il richiamo del cuculo di Robert Galbraith, pseudonimo della celeberrima J.K. Rowling, autrice ovviamente della saga di Harry Potter.
Il libro è arrivato in Italia quest'anno, edito da Salani. Conta 464 pagine e il prezzo per la versione rilegata con sovracoperta è € 16,90.
È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni.
LA MIA OPINIONE
Cominciare questa recensione ribadendo il mio amore per J.K. Rowling credo che sia d'obbligo. Lei è un po' la mia mamma letteraria, che mi ha presa per mano e fatta avvicinare al mondo del fantasy e che mi ha fatto amare una saga bella quanto straordinaria, avvincente quanto indimenticabile.Quando ho saputo che aveva scritto Il seggio vacante sono stata parecchio tentata per leggerlo, e l'ho anche iniziato, ma evidentemente non era il momento giusto, perché l'ho lasciato da parte dopo il primo capitolo.L'esperienza con Il richiamo del cuculo invece è stata nettamente diversa.Ci ho messo una settimana per leggerlo, e devo dire che è stata decisamente una delle migliori letture di questo 2013.
Il libro si apre con la morte di Lula Landry, top model conosciuta a livello internazionale. La ragazza apparentemente si è suicidata gettandosi dal balcone della sua abitazione in uno dei centralissimi quartieri londinesi, e il caso viene archiviato. John, fratello della modella, però non riesce a darsi pace e incarica Cormoran Strike di svolgere delle indagini.Cormoran è un ex soldato che con il lavoro da investigatore riesce appena a tirare avanti. Senza un tetto sulla testa dopo la rottura definitiva con la sua fidanzata storica, vive nel suo ufficio e cambia segretaria ogni settimana.Tuttavia il suo intuito è davvero fuori dal comune, e affiancato dalla sua nuova segretaria Robin, che ha fame di avventura, si addentra nel mondo della supermodella e in quello della sua famiglia, deciso a ricomporre il puzzle della vita di Lula. E la verità che ne verrà fuori è sconvolgente tanto per i lettori che per Cormoran stesso.
Aver letto questo libro devo dire che è stata una scommessa vinta.Ho letto in giro alcune recensioni negative che inizialmente mi avevano fatta titubare nel mio intento di leggere questo romanzo, ma poi mi sono detta che se J.K. Rowling è riuscita ad incantarmi con Harry Potter, perché non avrebbe dovuto dimostrare il suo valore e la sua classe come scrittrice anche in un giallo?Leggere Il richiamo del cuculo mi ha fatto capire che quando uno scrittore ha qualcosa da raccontare e sa come raccontarlo, non ci sono ostacoli legati al genere del romanzo che possano reggere.In una Londra moderna, viva, affascinante e misteriosa, descritta più che bene, ci addentriamo in un romanzo dal quale è difficile staccarsi.
Il caso a cui lavorano è abbastanza complesso, così come è difficile capire cosa si nascondesse dietro la vita mondana e lo splendido sorriso da copertina di Lula Landry.Devo ammettere che nonostante sia un'accanita lettrice di gialli e thriller, ho davvero faticato stavolta ad indovinare chi era il colpevole. Gli indizi che lascia l'autrice qui e là portano un po' a tutti quelli che in qualche modo avevano conosciuto Lula, e prima di sospettare seriamente di qualcuno, ero già arrivata alla fine.
Una lettura scorrevole, che arriva ad un finale completamente inaspettato.La penna della Rowling non fallisce, e questa autrice dimostra di avere anche la stoffa della giallista, e nel purissimo stile dei grandi maestri inglesi.Cormoran Strike non avrà l'eleganza di Poirot o il cervello di Sherlock Holmes, ma vi assicuro che come investigatore vale altrettanto...imprecazioni comprese.Una nota speciale va ovviamente alla stupenda ambientazione, che non manca di incantare. Chi è stato a Londra capirà, ed io che tra poco ci tornerò non mancherò di cercare Denmark Street o qualche strada di Mayfair o di Soho.
A ricevere la mia copia di Il diario di Bridget Jones sarà AJ Parker.
Ci tengo ovviamente a ringraziare tutte voi che avete partecipato!