Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Leonardo Gori
Pubblicato: Tea
Collana:Narrativa Tea
Genere: Gialli
Formato: BrossuraPagine:
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Giudizio:
Anche se Bruno Arcieri ha raggiunto soglia 65 anni, la sua missione come agente segreto non è certo finita. Invece che nascondersi, decide di andare incontro ai suoi stessi nemici nella sua città natale, Firenze.
Ritornano le avventure del colonnello Bruno Arcieri, il personaggio nato e cresciuto insieme a Leonardo Gori. Nelle pagine iniziali de Il ritorno del colonnello Arcieri, ritroviamo Bruno nei panni di Marcel, un aiuto cuoco in un bistrot francese, accanto a una donna molto più giovane e attraente di lui, Marie. La fuga a Parigi era stata la diretta conseguenza del sabotaggio della sua auto, dell’incidente che lo aveva legato a letto per mesi, dell’incontro con Andrea Viani. Quel giovane ragazzo si era davvero suicidato? Anche se il caso era stato chiuso, Bruno non credeva a quella verità. Voleva indagare, ma poteva farlo soltanto a Firenze. In questa scelta, forse, sapere che Elena Contini, grande amore della sua vita, lo stava rintracciando, non fu notizia di poco conto.
Lasciata Marie, lasciata l’amata cucina del bistrot e la Parigi della protesta studentesca del ’68, il colonnello torna a Firenze dove spera nell’aiuto di Bernard, un altro ex agente dei Servizi. Sarà Bernard il suo alterego, colui che farà ricerche e indagini al posto suo. Egli certo non può esporsi più di tanto, non può rischiare di lasciarci la pelle prima d’aver messo un punto a questa storia. Un agente dei servizi segreti, seppur in pensione, sa bene come un solo passo falso possa compromettere un’intera missione.
Malgrado, come poi gli confermerà Elena Contini, Arcieri sia stato piuttosto bravo, le emozioni e i sentimenti non sempre l’hanno fatto ragionare in modo lucido. Rubare l’impianto stereo della sua vecchia casa sarà la prima mossa sbagliata, non solo perché dovrà rivelare la sua vera identità a un commissario di polizia, Guerra, ma perché metterà in pericolo anche dei giovani innocenti.
Perché Il ritorno del colonnello Arcieri è sì una spy story, ma è anche il viaggio di ritorno di un uomo alla vita, alla sua identità. Già Marcel si era sentito nuovamente “vivo” grazie alla presenza e all’amore di Marie, ma ora Marcello Vanzetti in un rifugio alquanto strano, qual era la comune, avrà modo di imparare cos’è davvero l’amore.
Da ciascuno degli strani personaggi che vivano là dentro, Arcieri avrà qualcosa da imparare. Egli stesso infatti dice: “Voi mi avete fatto capire qualcosa che prima mi sfuggiva. Prima non vedevo al di là della tana che mi scavavo furiosamente, andando dritto per la mia strada. Non mi giravo mia a vedere chi mi stava intorno. Ora ho capito, in sostanza, che non sono solo. È difficile da spiegare, ma insomma, voi mi avete insegnato l’amore”.
Anche a 65 anni allora si può imparare, si può cambiare, si può tornare a vivere.
Voi sapete chi è questo vecchio colonnello? Se la risposta è no, dovete leggere #IlRitornoDelColonnelloArcieri, e poi dirci cosa ne pensate! #lac #leggereacolori #lacasadellibro #lacasadellettore #citazione #booklovers #instabook #bookworm #instabooks #MarcelloVanzetti #bookporn #bookpower #LeonardoGori #tea #narrativatea
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Approfondimento
Grazie all’archivio personale che Bruno aveva conservato tra gli scaffali d’una biblioteca, grazie a vecchi contatti come Bernard e Nanette, e agli amici della comune stessa, sarà facile ricollegare tutti gli episodi degli ultimi anni a un nome: Aneipoti.
È una caccia vera e propria quella di Bruno, una ricostruzione delle infiltrazioni e della corruzione all’interno dei Servizi Segreti, alla fine della quale il colonnello potrà rimpossessarsi della propria identità. Egli è però ben consapevole di come sia cambiato: Elena è ancora la donna che gli fa tremare il cuore, ma l’uomo fuggito a Parigi è completamente diverso. Ora sa cucinare, ha imparato ad ascoltare un nuovo genere musicale, non più soltanto il jazz ma anche la musica che esce dalla chitarra di Jimi Hendrix, dei Cream, dei Doors. Ora è un uomo sensibile, altruista, un uomo che sa amare.
Il ritorno del colonnello Arcieri non sembra essere l’ultimo episodio delle avventure di Bruno, e ce lo auguriamo davvero. La lettura è fluida e accessibile a chiunque, mai noiosa. Leonardo Gori veste e riveste il suo colonnello con panni sempre nuovi e diverte e impressiona il suo pubblico ormai dal 2000.
La vena introspettiva e psicologica assunta in questo nuovo romanzo sottintende anche un messaggio, una morale. Come Bruno, mai arrendersi, sempre lottare per i propri principi, per i propri ideali, per la giustizia.