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Recensione di "Il tribunale delle anime" - Donato Carrisi

Creato il 24 ottobre 2014 da Annie_caffeine @annie_caffeine
Cari visitatori della Tana,
è tempo di una nuova recensione!
Come sapete di recente è uscito Il cacciatore del buio di Donato Carrisi, romanzo di cui ho atteso l'uscita per leggere il suo predecessore, ossia Il tribunale delle anime.
Come sapete conoscevo già Carrisi per via di Il suggeritore e L'ipotesi del male, entrambi romanzi che ho amato molto e avevo della grandi aspettative anche su il trubunale delle anime.
Il romanzo è uscito per Longanesi nel 2011. Le pagine sono 462 ed il prezzo dell'edizione in copertina flessibile è di € 13, ma lo scorso anno è stato pubblicato anche in edizione TEA a € 5.

TRAMA

Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo. Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L'altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c'è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell'impresa a pochi mesi dall'incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Anomalie. Dettagli. Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall'obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c'è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona. Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte. Perché quando la giustizia non è più possibile, resta soltanto il perdono. Oppure la vendetta. Questa è la storia di un segreto invisibile...
LA MIA OPINIONE
Sapevo già quando ho letto la trama di questo romanzo che mi sarebbe piaciuto, perché lascia trasparire un intreccio che poteva funzionare meravigliosamente bene o meravigliosamente male. Carrisi è riuscito a far funzionare bene, anzi, più che bene questo intreccio.Marcus è un uomo dotato di un talento particolare, quello di individuare le "anomalie" in alcuni casi di particolare complessità per contribuire a risolverli. Al momento lavora a Roma sul caso di una ragazza misteriosamente scomparsa dal suo appartamento, le cui porte e finestre però non presentano alcun segno di effrazione, anzi, erano tutte chiuse dall'interno. Sandra Vega è una fotorilevatrice della Polizia Scientifica di Milano, addestrata ad individuare e fotografare ogni dettaglio su una scena del crimine. La sua vita è stata da poco segnata dalla morte del marito, un fotografo che è precipitato da un palazzo in costruzione a Roma, ma che le aveva mentito prima di partire un'ultima volta sulla sua destinazione.La morte dell'uomo è stata archiviata come incidente, ma Sandra sente che non è così e vuole trovare l'assassino del marito.E' proprio nella Città Eterna che le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, tra omicidi misteriosi e peccati inconfessabili.A completare il quadro ci sono un killer che assume le identità delle sue vittime, un ex poliziotto divenuto cieco ed un misterioso poliziotto dell'Interpol. Tutti loro nascondono un segreto e Sandra e Marcus stanno per scoprire di cosa si tratta...In questo romanzo Carrisi si è destreggiato in un intreccio, come vi dicevo, davvero complesso. Sono tanti i fili che si muovono per creare questa storia, che come primo pregio ha il fatto di essere scritta non solo in modo scorrevole, ma anche con un ottimo ritmo narrativo. Carrisi sa come e quando seminare indizi ed inserire colpi di scena, tenendo il lettore sempre sulle spine.Non ho potuto fare a meno di amare l'ambientazione. Roma è bellissima, imponente, ma anche cupa e misteriosa. Ho apprezzato molto le descrizioni, soprattutto quelle delle chiese che non conoscevo.Mi è piaciuto anche il filone della storia che riguarda la Penitenzieria e l'archivio dei peccati, un argomento che non conoscevo ma che riesce ad essere molto affascinante anche per chi, come me, ne sapeva poco prima della lettura di questo romanzo, dato che Carrisi ce ne offre una panoramica abbastanza completa. In merito non vi svelo altro perché potrei spoilerare! Per quello che riguarda i protagonisti, il più misterioso tra i due è indubbiamente Marcus, che ha alle spalle una storia non solo complessa, ma quai surreale. E' una storia che scopriamo poco alla volta, su un piano narrativo diverso, quello dei flashback che lo riguardano. Anche la sua storyline è complessa e piena di colpi di scena. La storia di Sandra è più semplice e sicuramente più realistica, ma proprio alla fine del romanzo troviamo un colpo di cena che ci fa capire proprio come Carrisi abbia sempre un asso nella manica per sorprendere i suoi lettori.Entrambi i personaggi sono ben disegnati, ma su entrambi diverse domande su di loro sono rimaste senza risposta e spero di poterla trovare ne Il cacciatore del buio.
Nel complesso Il tribunale delle anime è un buon romanzo, che ha soddisfatto le mie aspettative e che si è rivelato molto interessante da leggere.Se proprio devo trovargli un difetto, direi che sta nel fatto che è un romanzo che non ingrana subito. Ci vuole più di qualche capitolo per entrare nel vivo della vicenda e per avere un quadro generale della situazione.Resta però un romanzo che vale la pena di leggere, in cui sicuramente non mancano i colpi di scena ed il mistero, che si infittisce pagina dopo pagina!
Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!

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