Recensione di Il volo di Natale Johnson Craig

Creato il 18 gennaio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Voto:
Informazioni sul libro
Titolo:Johnson Craig
Pubblicato da:E / O
Collana:Dal mondo
Genere:Thriller
Formato e pagine:
Social:Goodreads
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scontato
Trama:

Nella contea di Absaroka, Wyoming, è la vigilia di Natale e nevica copiosamente a grandi fiocchi. Lo sceriffo Walt Longmire, come sua tradizione, legge la copia del "cantico di Natale" di Dickens, regalatole da suo padre anni addietro. Inaspettatamente l'arrivo di una giovane donna dai tratti vagamente orientali, riporta a galla ricordi legati a una vigilia di Natale di venticinque anni prima.



Nella contea di Absaroka, Wyoming, i ritmi della vita procedevano lenti, in quella vigilia di Natale, come in quella di venticinque anni prima. Tuttavia era bastato un singolo evento perché entrambe venissero sconvolte in un attimo da persone, vicende, emozioni, sfide e grandi sentimenti.

Nel giorno di una vigilia di Natale, Walt Longmire, sceriffo della contea di Absaroka, coltiva la tanto cara abitudine di leggere la copia del Cantico di Natale di Dickens, prezioso dono del padre di tanti anni prima. La comparsa di una giovane donna, apparentemente di origini orientali, con il suo racconto, apre la porta dei ricordi e aggiunge un po’ di scompiglio al laconico trascorrere del tempo nella cittadina.

Venticinque anni prima, un manipolo di persone dal grande cuore e con un pizzico di follia, primo fra tutti lo sceriffo Longmire, si catapultavano in un avventuroso quanto pericolosissimo volo, per raggiungere l’ospedale pediatrico di Denver, per salvare la vita ad una bimba rimasta vittima di gravissime ustioni, a seguito di un terribile incidente stradale , in cui avevano perso la vita entrambe i genitori e nel quale almeno la nonna, di origini giapponesi, era sopravvissuta.

Il volo di Natale si è rivelato essere un romanzo con una coinvolgente escalation di intrecci di vite, di storie, di valori, che attraverso un avventuroso, quanto quasi assurdo volo a bordo di un vecchio bombardiere, sfidando una eccezionale tempesta di neve per ben due interminabili ore, emoziona e cattura, prima la curiosità e poi l’attenzione del lettore.

Interessante il modo diretto di tracciare le caratteristiche salienti che contraddistinguono i personaggi principali della vicenda, soprattutto attraverso dialoghi e dettagli fisici e umani. Grande attenzione è stata data alle descrizioni tecniche dell’ambientazione all’interno dell’aereo e a quelle riguardanti gli interventi medici. Meno curati, ma forse volutamente, i dettagli dei vari contesti ambientali o geografici, come se esistessero diversi elementi “ovvi”, ma solo per chi conosce già il protagonista e l’ambientazione delle sue avventure.

Approfondimento

Ho piacevolmente apprezzato il modo con cui lo scrittore ha delineato i tratti salienti dei personaggi, soprattutto dal punto di vista umano, a volta anche con deliziose sfumature ironiche. Qualche difficoltà l’ho avuta a calarmi nei luoghi fisici, non conoscendo le altre avventure del tenebroso sceriffo Longmire. Ma dopo le prime venti pagine circa, ho cominciato a tenere il ritmo incalzante del progredire delle vicende, privo di fronzoli. Sono riuscita anche io a diventare un membro di quell’equipaggio sgangherato ma con una generosità sconfinata, sentendomi orgogliosa di farne parte, perché nemmeno per un attimo si è messa in discussione la bontà di quella scelta, indipendentemente dal risultato e nonostante i notevoli, estremi ed imprevedibili rischi a cui si andava incontro.

Un racconto tutto sommato breve (anche a detta dell’autore), ma intenso. Lo ritengo capace di sollecitare una vivace reazione delle emozioni, senza mai, neppure per un momento, scadere nel melenso o nello scontato.

Daniela Rossini



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