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Recensione di Infiniti…mondi di Fenice Francalanci Tognetti

Creato il 27 settembre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori
Recensione di Infiniti…mondi di Fenice Francalanci Tognetti

Recensione di Infiniti…mondi di Fenice Francalanci TognettiVoto:

Recensione di Infiniti…mondi di Fenice Francalanci TognettiInformazioni sul libro

Titolo: Infiniti...mondi di Fenice Francalanci Tognetti

Pubblicato da: Feniceanimus nel 2015

Formato e pagine: eBook, Acquista l´eBook scontato

Un inno alla natura, alla vita, all'amore come elemento attivo per rinnovarsi e trovare la forza per riprendere fiato lungo questa corsa affannosa. "Infiniti...Mondi" è un viaggio personale bisbigliato ad ogni lettore che farà tesoro delle metafore e del pensiero illuminista di questa raccolta poetica che chiude una trilogia letteraria fuori dal comune.

Recensione di Infiniti…mondi di Fenice Francalanci Tognetti

Infiniti...Mondi chiude una trilogia poetica che racchiude l'esistenza letteraria di Fenice Francalanci Tognetti, poetessa specializzata nella scrittura e nell'arte visiva che vive a Firenze, con all'attivo diversi premi e menzioni per i suoi testi poetici come il terzo posto al premio letterario "Omaggio a Cortona" con la sua pubblicazione Sogni...fantasie...emozioni.

Il libro apre con una dedica speciale, "a tutti coloro che amano la vita..." dunque l'amore sottinteso come elemento base, prende forma tra queste righe come l'unico pilastro in grado di sostenere ogni elemento di vita consueto. Fenice in questa sua ultima raccolta ruba i colori, le sfumature timide, il chiarore della luna per dipingere la tela della sua, della nostra vita cercando di eliminare il grigiore delle paure e delle ansietà con una scrittura tipicamente romantica:

Ondeggia la barca arenata / nella risacca del porto
splende di bianco chiarore / alla luna serale...

L'autrice mescola questi elementi freddi ricreando ambienti morbidi in grado di catapultare il lettore in un'atmosfera lineare quasi psichedelica, poi riesce a ribaltare ogni concetto riportando in quell'abisso di pensieri profondi e concetti caliginosi la luce! Proprio in questo "primo verso" dal titolo Ondeggia la barca arenata ne abbiamo l'esempio lampante. Dopo aver descritto questo relitto, questa barca arenata che ondeggia in balia del movimento dell'acqua sotto il riflesso di un volto fugace tra le oscurità della notte incombente, esplode questa lucente gioia timorosa.

[...]Bianco riflesso di un volto
fugace
sorride pacato
alla notte incombente
fiera ed imponente
nacque distesa
al chiarore della luna
come carezza labile
ed inosservato sentire
che un momento
ti inonda
di una gioia timorosa
di mostrare quella bellezzache luminosa
è...

Da "Ondeggia la barca" (primo verso)

L'ombra e la luce sono due elementi che si accompagnano tra i versi di questa raccolta, due facce della stessa moneta, d'altronde l'oscurità è assenza di fulgore e i due elementi vanno pari passo a comporre il quadro perfetto della nostra esistenza. Lo Yin e Yang per eccellenza nella dualità che si manifesta fin dalla nascita in quel grembo materno dove pulsa la vita in quell'oscuro utero caldo e accogliente che si dischiude dopo nove mesi per "darci alla luce" e da li un altalenarsi di sentimenti vissuti gioia e dolore, desiderio e appagamento, azione e riposo, amore e odio...fino al ritorno in quel grembo oscuro e accogliente, il grembo della terra.

Anche nella poesia A meditare seduta... si manifesta un pensiero carismatico, il pensare e meditare come meccanismo di difesa, fonte di vigore per combattere questo abbattimento di fatiche esistenziali che ci circondano continuamente nella corsa affannosa della vita.

A meditare seduta sono
e i pensieri in tumulto
mi legano
con sospiri li guardo
e gran fatica seguirli
Stanca di questa corsa
mi abbandono
e vado attraversata
dall'irrequieto pensare
trascinata
gli evanescenti legami
s'involano
e rinnovata
mi siedo in un nuovo vigore
di pace senziente.

A meditare seduta sono

La vena poetica manifestata su questo libro è affascinante, una presa di coscienza dell'autrice stessa che scrive: " ho corso per infiniti mari / cosciente di non cercare niente..." gli elementi creativi nella scrittura si toccano con mano, sono capaci di insinuare nel lettore il fattore visivo, compongono un quadro preciso dei concetti dando più potenza alla versificazione. Il richiamo all'infinito mi ha fatto pensare a una citazione celebre di un personaggio che ha fatto scuola con questi concetti lasciando un testamento letterario non indifferente: "Un'unica forza, l'amore, lega e da vita a infiniti mondi." Così scriveva Giordano Bruno uno dei più grandi filosofi mai esistiti, e proprio con queste sue parole auguro a questa raccolta un successo dovuto.

Approfondimento

La poesia raccolta in questa pubblicazione è libera da contorni eclatanti e accademici, un verso genuino e disinvolto che concede a tutti una comprensione semplice e diretta. Fenice Francalanci Tognetti è una poetessa che lascia parlare il suo animo in un modo cristallino, intinge la penna senza nessun timore di apparire libera, attraverso questi mondi infiniti traccia un percorso di rinascita ostinato.

Non è del tutto facile oggi immergersi nell'io umanizzato ed estrapolare idee del tutto originali e pratiche. Questa autrice lascia un segno di buon auspicio in questo suo terzo capitolo poetico, lasciando un messaggio letterario di grande spessore, e merita la nostra attenzione.


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