Voto:
Informazioni sul libro
Titolo:Daniele Cerruti
Pubblicato da:Albatros Il Filo
Collana:Nuove voci. Tracce
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
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Trama:
Alfredo e Lidia, dopo alcuni anni di matrimonio, cadono nella trappola della prevedibilità della vita familiare, scandita da un lavoro non appagante, le bollette da pagare e due figli piccoli da crescere. Il corso degli eventi li farà dividere per poi provare a rimettere insieme i pezzi.
All’interno di Istinti di vita si intrecciano diverse storie: c’è quella di Lidia e Alfredo, che per colpa delle circostanze affrontano una crisi matrimoniale, c’è Ana che da anni cerca la sorella persa per colpa di criminali sfruttatori, c’è Gregorio che si innamora della voce di Lidia senza averla mai vista, c’è Andreina e tutta la sua squadra di avvocati che lavorano gratis per coloro che non si possono permettere di difendersi da accuse ingiuste. Ognuno di questi personaggi ha la propria storia, e quando arriverete all’ultima pagina del libro tutte avranno trovato il loro posto nell’intreccio.
Istinti di vita comincia con la descrizione della situazione familiare di Alfredo e Lidia: hanno due figli piccoli da crescere, bollette da pagare, dei lavori ripetitivi e inappaganti e nella coppia le cose non vanno per niente bene. Alfredo vorrebbe una pausa per rilassarsi, al contrario Lidia vorrebbe più collaborazione da parte del marito. Mentre Lidia cerca di sistemare il sistemabile, Alfredo decide che è ora di porsi un obiettivo nella vita, ma forse non sceglie il migliore possibile: vuole riuscire a ottenere un appuntamento con Ana, la morona rumena che vede ogni giorno al lavoro e che lo attira come il formaggio per il topo. Per sua sfortuna, Alfredo riesce nel suo intento, a costo di saccheggiare il piccolo gruzzolo risparmiato da Lidia e di mettere la parola fine alla sua vita matrimoniale. Nel momento in cui si incontra con Ana, Alfredo si vede costretto, più per imposizione che per desiderio personale, ad abbandonare la sua famiglia e a entrare in un giro criminale e sfruttatore della prostituzione nel ruolo però della vittima. Nel frattempo Lidia, licenziata dal lavoro al call center per aver soccorso il figlio infortunato durante le ore di ufficio, si ritrova a dover riorganizzare la propria vita da sola al più presto, perché due bocche da sfamare rimangono comunque. Insieme ai genitori, alcune colleghe e il nuovo amico Gregorio creano una cooperativa, che, nonostante un inizio in salita, a lungo andare porterà i suoi frutti.
Istinti di vita, oltre a raccontare la storia di una coppia e del loro scoppio, è anche una raccolta di immagini della vita di tutti i giorni, commentata poeticamente e a volte senza filtri dall’autore Daniele Cerruti. Si intrecciano le vite di diversi personaggi, ognuno con alle spalle dolori e sfortune, molti con la speranza di una vita migliore negli occhi, altri senza la benché minima visione del futuro. Ognuno reagisce a modo proprio nelle difficoltà, e alcuni sembrano fare la cosa sbagliata fino a quando non hanno la possibilità di spiegare le proprie ragioni.
Quello che più mi ha disturbato in Istinti di vita è stata la netta divisione che si percepisce tra la prima e la seconda metà del libro. Nella parte iniziale le pagine sono intrise di tristezza, soprattutto nel vedere una famiglia che si sfalda senza che i suoi componenti facciano qualcosa per provare a tenerla insieme. Questa parte, infarcita di negatività, si contrappone nettamente con la seconda, che a volte sfocia nella positività più esagerata, soprattutto quando Lidia comincia a organizzare la sua rivincita contro il mondo. Anche il ritmo narrativo è molto lento all’inizio, e sembra che non accada nulla di particolarmente interessante. Poi comincia la vera azione nella seconda metà, Alfredo agisce per uscire dalla brutta situazione in cui si è cacciato, Lidia comincia a chiedersi cosa gli sia successo e sembra che le cose comincino a prendere forma.
Daniele Cerruti ha una propensione all’utilizzo di aggettivi e alla creazione di frasi molto lunghe e letterarie, che possono piacere o meno, a seconda dei gusti.
Non è un libro per tutti i giorni o da leggere prima di dormire. Alcuni punti sono da assaporare a fondo, altri da comprendere.
Approfondimento
Molte volte Daniele Cerruti mette in bocca ai suoi personaggi dei commenti sulla società odierna, sul rapporto perduto con l’altro e su come sarebbe meglio ritrovarlo. Per alcuni versi crea degli spunti di riflessione sulla società che, anche se già sentiti, spesso vengono dimenticati.
Per quanto riguarda lo stile del libro, in alcuni punti l’ho trovato un po’ pesante. Le frasi erano a volte troppo lunghe e arzigogolate, quasi pretenziose in alcuni momenti. Quello che più mi stravolgeva nella lettura era non trovare nessuna differenza tra il testo narrativo e quello discorsivo. I personaggi sembravano parlare come dei vocabolari, con paroloni che normalmente non si utilizzerebbero in un discorso. Tutti i dialoghi rimangono un po’ confinati al libro, non prendono davvero vita, perché sembrano non averne.
Sentivo diffuso anche un certo senso di irrealtà. Per spiegarmi: Alfredo se ne va di casa e Lidia sembra non essere minimamente preoccupata. Si sposta dai genitori, ricomincia la sua vita, mette in piedi una cooperativa e fa funzionare le cose a modo suo. Sembra che Alfredo non sia mai esistito e fino quasi alla fine del libro i due vivono completamente separati. Lidia non si preoccupa di dove stia il marito o di che fine abbiano fatto i soldi in banca. A parte un momento di leggero sconforto per la comunicazione della perdita del lavoro, sembra che neanche quello la preoccupi particolarmente. Tutto questo per dire che, nonostante il contenuto spesso impegnato che Istinti di vita contiene, manca di quella vena di realtà che renderebbe il libro perfetto. Però, come ho già detto, in ogni pagina si può trovare uno spunto di riflessione, un aiuto per poter migliorare il mondo in cui viviamo.