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Recensione di L´uomo della sabbia e altri racconti di E. T. A. Hoffman

Creato il 29 maggio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

7 Flares 7 Flares × Recensione di L´uomo della sabbia e altri racconti di E. T. A. HoffmanL´uomo della sabbia e altri raccontiE. T. A. Hoffman
Pubblicato daMondadori
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Oscar classici
Genere:Racconti
Pagine:
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La trama:

La sottile linea che separa la follia dalla ragione, la fragilità della natura umana che spesso porta verso sentieri devianti e oscuri, e in fine l’amore puro e la forza dell’amicizia che riescono a ristabilire il caos generato dall’irrazionalità sono i veri protagonisti di questi cinque racconti.

L’UOMO DELLA SABBIA

L’infanzia di Nataniele è stata profondamente segnata dalla tragica morte del padre avvenuta durante un esperimento alchemico che conduceva con l’avvocato Cappellius. Per Nataniele non ci sono dubbi il rivoltante e malefico Cappellius ha ucciso suo padre e non può che essere lui L’UOMO DELLA SABBIA, orribile mostro che strappa gli occhi ai bambini disobbedienti. Divenuto adulto Nataniele ritrova Cappellius nella figura di Giuseppe Coppola, un venditore di barometri. Riemergono così i fantasmi e le paure del passato, Cappellius è tornato per rovinargli la vita. A nulla serviranno l’amicizia di Lotario e l’amore di Clara che in maniera razionale gli mostreranno come Cappellius e Coppola siano solo fantasmi che albergano nel suo io e che “solo la fede nella loro potenza ostile può renderli veramente ostili”.

LE AVVENTURE DELLA NOTTE DI SAN SILVESTRO

Erasmo lascia moglie e figlio per intraprendere un viaggio in Italia dove durante una festa conosce Giulietta e se ne innamora perdutamente. L’amico Federico tenta in tutti i modi di persuaderlo, spiegandogli che la fragilità d’animo spesso conduce verso falsi cammini ma per Erasmo Giulietta è il vero amore, per lei rinuncerà alla sua immagine riflessa e alla fine arriva quasi a sacrificare la vita della moglie e il figlio pur d’essere da lei corrisposto.

IL CONSIGLIERE KRESPEL

Krespel è un personaggio piuttosto bizzarro, veste in maniera eccentrica, si fa costruire la casa senza un progetto, è un abile ed erudito giurista, ha la passione per i violini, li costruisce, li suona e li smonta, ma la cosa più strana , vive con una ragazza, Antonia, dotata di una voce particolarissima in grado di incantare chi la ascolta. Krespel le proibisce di cantare scatenando l’ira e le critiche di amici e conoscenti che lo accusano d’essere un egoista, non sanno che Antonia è sua figlia ed egli sta solo cercando di proteggerla da una morte certa.

LA SFIDA DEI CANTORI

 Il nobile Langravio di Turingia appassionato cultore e grande mecenate della leggendaria arte del canto, raduna alla sua corte sei grandi maestri cantori, tra essi spiccano per bravura Wolfframb e Heinrich. Heinrich si innamora della bella Matilde, fidanzata di Wolfframb. Non riuscendo a sopportare il peso di un amore non corrisposto, abbandona il castello con l’intenzione di perfezionare il suo canto ed elevarsi sopra tutti gli altri maestri, sperando così di poter conquistare Matilde. L’amore folle e l’orgoglio lo portano a seguire i consigli del maestro Klingsohr che lo renderanno tecnicamente perfetto, ma il suo canto perderà la bellezza e la spontaneità che possono arrivare solo da un cuore puro.

MASTRO MARTINO IL BOTTAIO E I SUOI GARZONI

 Martino ascoltando la poesia recitata dalla nonna morente è convinto che sia una profezia che indica in un mastro bottaio colui che sarà il futuro genero, decide così che Rosa andrà in sposa solo a colui che costruirà la botte più bella. Per amore della bella e dolce ragazza tre ragazzi, Rinaldo un pittore, Federico un orafo e Corrado nobile cavaliere, rinunceranno alle loro passioni e intraprenderanno il mestiere di bottaio pur di poter avere il consenso di mastro Martino e la mano di Rosa. Alla fine la ragione, l’amore e l’amicizia incondizionata riusciranno a trionfare.

CONSIDERAZIONI

Trovo la narrazione poco fluida, spesso l’autore si dilunga facendo perdere il filo del racconto scoraggiando il prosieguo della lettura. Ho però apprezzato l’originalità dei racconti e il fatto che Hoffman riesca a trattare in maniera semiseria argomenti come la follia, la solitudine , lo sconforto causato da un amore non corrisposto con racconti che sembrano quasi delle favole, dove gli avvenimenti surreali riescono ad alleggerirne il peso e la tragicità, strappando un sorriso al lettore che avrà la pazienza di arrivare fino in fondo.

Natascia Carta



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