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Recensione di La bellezza delle piccole cose di Jason Mott

Creato il 18 ottobre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Jason Mott
Pubblicato: Newton Compton
Genere: Young Adult
Formato: Copertina RigidaPagine:

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Giudizio: three-stars


Ava ha un dono immensamente prezioso: riesce a guarire le persone. Ma qual è il prezzo di questo potere? Ogni deci-sione porta a conseguenze irreversibili, per Ava e per chi le stanno attorno; come scegliere se salvare se stessa o le persone che ama? Come risolvere questo doloroso dilemma con l’angoscia di non distinguere più chi le vuole bene dagli opportunisti? In fondo l’amore non si rivela nei miracoli, ma nelle piccole cose.

Nessuno, eccetto il pilota acrobatico Matt Cooper, era mai diventato famoso a Stone Temple, piccolo paesino circondato da alberi antichi e montagne, ancora più antiche, del North Carolina. All’attesissima Festa d’autunno però, proprio durante l’esibizione del celebre concittadino, il velivolo ha un guasto e cade in mezzo alla folla degli spettatori. Quelli che seguono sono attimi di terrore, nel caos della folla urlante per l’incidente che, incredibilmente, sembra non aver fatto vittime: ma all’appello mancano due ragazzini. Non appena la polvere delle macerie si dirada, la tredicenne Ava viene trovata tra i detriti insieme al suo migliore amico, Wash, ferito e sanguinante. Lei, nel tentativo di rimediare all’irreparabile, gli posa le mani sulle ferite e, queste, scompaiono miracolosamente.

Un tremito che le attraversa le mani, come una scintilla di elettricità scaturita dai suoi palmi.

Questo è l’incredibile dono di Ava. Il suo potere di guarire gli altri, fino ad allora rimasto segreto, è ora sotto gli occhi del mondo. Un tam-tam mediatico, incontrollato e inarrestabile, fa rimbalzare da una parte all’altra del globo le immagini dell’incidente e della miracolosa guarigione, catalizzando l’attenzione sulla piccola Ava e calamitando nella sperduta cittadina di Stone Temple migliaia di persone che la implorano di aiutarle, di guarire le loro ferite, del corpo e dell’anima. Tra medici senza scrupoli e improbabili santoni televisivi, tutti si sentono autorizzati a chiedere aiuto alla piccola Ava. Ognuno vanta il diritto di essere salvato ma, ogni guarigione, ha un costo enorme per la ragazzina; le richiede uno sforzo che mina seriamente la sua salute, rinnova il suo dolore per la perdita della madre, avvenuta pochi anni prima e la indebolisce sempre più.

Suo padre, lo sceriffo Macon, la matrigna Carmen e pochi altri cercano di difendere la ragazza miracolosa da una situazione che rischia di schiacciarla e distruggerla, ma è solo con il suo migliore amico Wash che Ava si sente veramente al sicuro e protetta. Solo l’uno nell’altro riescono a trovare la forza di difendersi da un mondo che, pur nella loro breve vita, li ha già feriti, due anime tese a formare un corazza contro chi sembra non smettere mai di chiedere per puro egoismo.

Qualcuno di voi ricorderà il nome Jason Mott, già autore del romanzo The Returned, o forse avete sentito parlare della serie televisiva Resurrection, tratta dallo stesso romanzo. Con la sua nuova fatica l’autore americano si allontana dalla fantascienza, pur conservando un sostrato che ha molto di soprannaturale. Ma il valore de La bellezza delle piccole cose trascende l’aspetto “mistico”, spingendoci a riflettere sulla complessità dei rapporti umani.

Ava, la ragazza miracolosa, viene sopraffatta dalle richieste d’aiuto. Si tratta spesso di richieste legittime, dettate da reali bisogni, ma come possiamo pretendere di essere ascoltati, se siamo sordi a tutto quello che ci circonda? Come reagire, se anche le persone che ti amano e ti vogliono proteggere nella confusione perdono la bussola, fino a sembrare volersi approfittare di te? Ava vorrebbe fuggire da tutto e da tutti, da chi pretende da lei il miracolo della guarigione. Se le è stato dato quel dono lei ha il dovere di salvare vite, a costo di sacrificare la sua, di vita. Solo Wash riesce a starle vicino e a rassicurarla, lui le dona il sorriso, leggendo libri per lei e cantandole canzoni struggenti. Senza desiderare altro che vederla felice. Per quanto il mondo ci appaia ostile è pur sempre in esso che dobbiamo trovare una ragione per vivere, e in questa ricerca non possiamo illuderci di poter essere esploratori solitari.

Approfondimento

Lo so che adesso hai l’impressione che tutti vogliano qualcosa da te, che tutti si aspettino che tu faccia chissà che cosa. Ma questo non cambia il fatto che hai bisogno delle altre persone. Non puoi costruire un muro che ti separi dal mondo.

La storia di Ava e Wash a molti potrà ricordare quella dei protagonisti del successo editoriale Colpa delle stelle, di John Green. Eppure, un simile accostamento, sarebbe riduttivo. La bellezza delle piccole cose dipinge soprattutto un ritratto avvilente del mondo degli adulti, degli egoismi e delle pretese che ci portano a sopraffare chi abbiamo vicino attenti solo ai nostri personalissimi bisogni. Dovremmo forse smetterla di pensare che abbiamo un diritto alla felicità? Forse le cose belle accadono solo quando smettiamo di credere di meritarcele. Forse, meglio, solo quando smettiamo di pretendere apriamo gli occhi sulla bellezza che ci circonda. Le persone continueranno a essere imperfette, il mondo pieno di ingiustizie, ma tutto sarà più bello se sapremo perderci nelle piccole meraviglie che la vita ci offre, mano nella mano con chi ci ama. Perché solo una vita così è degna – e vale la pena – di essere vissuta.

Irene Pinamonti

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Una foto pubblicata da Leggere a Colori (@leggereacolori) in data: 10 Ott 2015 alle ore 07:07 PDT



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