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Recensione di La camera di sangue di Angela Carter

Creato il 11 novembre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Angela Carter
Pubblicato: Feltrinelli
Collana:Universale economica
Genere: Horror
Formato: BrossuraPagine:

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Giudizio: four-stars


Dieci racconti che prendono spunto dalle fiabe della tradizione, ma che si arricchi-scono di un’intensa carica erotica e sensuale; storie in grado di portarci in luoghi ignoti del nostro subconscio.

E un bel giorno, il suo valoroso soldato non era più tornato dalla guerra, lasciando a moglie e figlia un’eredità di lacrime che non s’asciugarono mai del tutto.

Angela Carter non ha fatto altro che estrapolare dalle favole della nostra infanzia il loro contenuto latente e segreto. Il libro si apre con il racconto La camera di sangue, il quale è ispirato alla storia di Barbablù; una fanciulla orfana di padre, talentuosa pianista, convola a nozze con un ricco marchese francese, il quale però nasconde un orrendo segreto: ha assassinato le sue precedenti mogli. La narrazione è ricca di riferimenti al colore rosso simbolo di amore e morte.

Seguono due storie che narrano una nuova versione della favola della Bella e la Bestia: La corte di Mr. Lyon e La sposa della tigre. In entrambi i racconti Bella riuscirà a domare la Bestia, anche se in modi diametralmente opposti. Il tutto è permeato dall’attrazione sessuale che Bella si ritrovare a provare per le fattezze ignote della Bestia: paura e fascino ci accompagnano in queste avventure.

Il gatto con gli stivali è narrato in prima persona dal gatto Figaro, che con l’astuzia felina, aiuterà il suo giovane padrone squattrinato a conquistare l’amata fanciulla. Un racconto incalzante, dai toni sarcastici e pungenti.

Il re degli gnomi e La bambina di neve sono le storie più brevi del libro, ma intense. Nel primo una donna ci racconta il suo incontro con l’uomo della foresta, essere che è personificazione della foresta stessa, al quale la giovane donna soggiogherà il suo corpo e la sua anima. Il secondo è, invece, un remake di Biancaneve; presenta immagini ambigue, disturbanti, di difficile comprensione.

La signora della casa dell’amore è la rivisitazione vampiresca della bella addormentata nel bosco. A parer mio, il racconto più imprevedibile e travolgente; la vittima si trasforma in carnefice, sebbene conservi una fragilità intrinseca al personaggio.

Il lupo mannaro, La compagnia dei lupi e Lupo-Alice prendono spunto da Cappuccetto rosso, sebbene in queste versioni si veda la perdita dell’innocenza di una fantomatica Cappuccetto. Nella prima storia troviamo una forte valenza erotica, poiché l’autrice coglie i significati sensuali nascosti della favola da noi conosciuta e li espone con sagacia. Il secondo invece è molto breve, ma con un finale inaspettato che lascio scoprire a voi; Il terzo racconto è la storia di Alice, adottata da una famiglia di lupi, si ritrova davanti ad uno specchio e pian piano si cimenta alla scoperta del suo corpo che matura, procedendo dalla pubertà all’adolescenza, senza riuscire a capirne i misteri.

A photo posted by Leggere a Colori (@leggereacolori) on Oct 17, 2015 at 11:20pm PDT

Approfondimento

Angela Carter utilizza un linguaggio misto: si nota, in alcuni tratti, una certa ampollosità come nel primo racconto, ma La camera di sangue è comunque un libro molto scorrevole. I personaggi li definirei ermetici, la loro psicologia non è descritta alla perfezione, anche se, credo sia stata intenzione dell’autrice lasciare ai lettori libertà di interpretazione; sicché ognuno di noi possa identificarsi in una delle creature che popolano i paesaggi incantati delle fiabe narrate.

Importante è, inoltre, la figura femminile, sempre forte e coraggiosa, però allo stesso tempo fragile e perennemente innamorata di ciò che non può comprendere o conoscere.

Consiglio caldamente questo libro a chiunque volesse dimenticare la realtà per qualche ora e calarsi in questo universo stregato e assistere, dunque, come lo spettatore di un film a vicende singolarmente vicine a noi, per l’intesa realtà delle emozioni rappresentate, anche se immerse in un contesto fantastico.

Federica Pontieri



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