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Recensione di La congettura di Syracuse di Ugo Sestieri

Creato il 15 maggio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

16 Flares 16 Flares × Recensione di La congettura di Syracuse di Ugo SestieriLa congettura di SyracuseUgo Sestieri
Pubblicato daAutoriEbook
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Genere:Thriller
Pagine:
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La trama:

Un matematico fa quattro ostaggi in un bar di Roma. Il suo unico scopo nella vita é vendicare la sua famiglia e dimostrare la congettura di Syracuse. L´unica speranza per gli ostaggi si chiama Nucci, é l´ex professore del terrorista e va di proposito in quel bar per competere con lui. Senza armi, con la matematica.

Entusiasmante! Lasciate che vi parli di un thriller italiano che mi ha coinvolto dalla prima all´ultima pagina e che nulla da invidiare ha ad altri titoli stranieri. Parlo di La congettura di Syracuse di Ugo Sestieri. Riccardo Ferranti è un matematico. Ma non solo, è anche un terrorista, o almeno lo diventa. Si chiude in un bar di Roma prendendo Roberta Dionisi, Lola Rodriguez, Andrea Martinelli e Omar Bassam come ostaggio e minacciando di farsi esplodere se le autorità non gli consegneranno i nomi dei capi della confraternita di Al Khuwarizmi responsabili a suo dire della morte della moglie e del figlio a Tel Aviv solo quindici mesi prima. Saranno cinque giorni di tensione, in cui il lettore conoscerà meglio i personaggi di questa storia e le loro vite che s’incastrano quasi a perfezione in questa drammatica esperienza. La confraternita esiste davvero? Le autorità brancolano nel buio, i servizi segreti non he hanno mai sentito parlare e il terrorista nega ogni dialogo. Il tempo passa. Gli ostaggi cercano di opporre resistenza con fermezza, poi provano la tecnica della persuasione ma Ferranti si isola da quella prossima tragedia, non ha sentimenti in fondo agli occhi solo lampi di pazzia. Deve vendicare la sua famiglia, ad ogni costo. E deve dimostrare la congettura di Syracuse.

Era a un passo dal farlo, i matematici del mondo aspettavano. Poi il dramma a Tel Aviv e gli appunti rubati. Dalla confraternita appunto. La storia prende una piega inaspettata solo quando Matteo Nucci, ex professore di matematica di Ferranti scopre la notizia dell´atto terroristico del suo alunno prediletto. Si presenterà in Polizia con una missione: far ragionare Ferranti, dialogare con lui sul piano dei numeri, farlo cedere. E ha una sua strategia. Nucci diventerà dunque il quinto ostaggio, un ostaggio che ha però grande valore affettivo per il sequestratore, che lo accoglie con un misto di rispetto e sfida. Lui lascerà andare tutti, promette, se Nucci risolverà un complesso gioco matematico: deve rimettere insieme un puzzle, un quadro composto da 112 pezzi uniti tra di loro da 112 numeri apparentemente casuali. Intanto Bassam viene accoltellato e potrà uscire, Lola manifesterà più volte la sua tensione e impazienza, Andrea il più giovane e il più debole soffrirà e Roberta diventerà la prediletta ricambiando le attenzioni e la ferma dolcezza. Nucci invece continuerà a disperarsi su quel gioco da cui dipendono vite umane e che sembra impossibile da risolvere.

Dall´altro lato della storia il commissario Bondi incaricato di mediare, prendere tempo come si fa in questi casi, indagare su questa confraternita, sul passato di Ferranti, sulla matematica, unico linguaggio a cui sembra interessato. E mentre Bondi predica calma il ministro e il generale fanno pressione e chiamano in causa le truppe d´assalto. Sarà una strage, o forse no. Ma si deve fermare prima. La scrittura di Ugo Sestieri è asciutta, taglia e poi re incolla la trama. In questa storia ci sono i sogni, la disperazione, i traumi, il passato di tutti i personaggi particolari a loro modo, raccontati come se un seguito sia comunque doveroso, vite in bilico alle prese ognuno col suo presente per un futuro che semplicemente meritano. La descrizione della detenzione è accurata, verosimile sia dal punto di vista emozionale che da quello pratico e organizzativo. Più si va avanti nella lettura più ci si rende conto di essere lì con loro, di tifare per loro e per la loro libertà. Ferranti è il mostro, ma un mostro umano, perdere tutto rende la pazzia più accettabile. A tratti alterna momenti di lucidità e compassione ad altri di fermezza, distacco, insensibilità. Ma forse il lato più umano del Ferranti è che è un matematico, ama qualcosa, non può essere spietato, ama i numeri. E deve dimostrare la congettura di Syracuse. Può un uomo così farsi davvero esplodere? La lotta contro il tempo, l´ostaggio che fugge, le truppe pronte a intervenire. L´unica speranza resta Nucci alle prese con le tessere del puzzle.

Una storia singolare scritta con rigore, dal punto di vista narrativo e matematico. Sestieri è bravissimo nell´evitare in misura eccessiva i particolari, la scrittura scarna e decisiva, ad ogni passo, conferma l´ambiente scelto, fa filtrare qualche sentimento ma in generale crea un ambiente oppressivo e inumano difficile da gestire dai personaggi. Ma ancora in poche parole l´autore riesce a farci amare gli ostaggi, presentandoci i loro sogni o nel caso di Nucci il suo spirito di abnegazione massimo. Una sfida per Bondi che vuole salvarli tutti, per Lola che vuole raggiungere Omar, i due si sono accorti di se stessi proprio nella difficoltà, per Roberta che vuole Ferranti vivo, forse lo ama, e la sfida delle sfide, quella dei numeri tra alunno e professore le cui regole entrambi rispettano.

Una storia di sfide, di amore e di speranza. Una storia lineare, che non incespica e non tedia, che ci catapulta con forza in una realtà scomoda, difficile. Ma forse è dalle difficoltà che nascono le cose belle. E se quelle tessere del puzzle vanno al posto giusto… il gioco non è più un gioco. Si chiama vita.



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