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Recensione di "La corsa delle onde" - Maggie Stiefvater

Creato il 24 aprile 2015 da Annie_caffeine @annie_caffeine
Cari visitatori della Tana,
oggi vi propongo la recensione di un romanzo che quando è uscito, per me è passato inosservato. Conoscevo Maggie Stiefvater perché avevo letto del successo che la trilogia dei lupi di Mercy Falls stava avendo da noi, ma La corsa delle onde proprio non mi ispirava.
Ecco perché non ho letto questo libro fino ad ora.
Lo scorso dicembre avevo provato ad iniziarlo con un gruppo di lettura, ma poi lo avevo messo da parte per via di altre letture ed esami vari, finché questo mese non mi sono decisa a riprenderlo e a terminare la lettura.


La corsa delle onde è uscito nel 2012 per Rizzoli e conta 450 pagine. Il prezzo è di € 16,50 per l'edizione in copertina rigida e di € 9,99 per l'ebook.
TRAMA
Succede ogni autunno, sull'isola di Thisby. Dalle gelide acque dell'oceano si spingono a riva i cavalli d'acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Scan Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest'anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.


LA MIA OPINIONEAvendo alle spalle lunghi anni da lettrice compulsiva, ormai divido gli autori che mi sono piaciuti in due categorie: la prima è quella degli autori davvero bravi, che sanno scrivere bene e che mi hanno fatta emozionare mentre leggevo i loro libri; la seconda è quella degli autori magici, che con i loro libri non mi hanno semplicemente emozionata, ma mi hanno catturata e portata nei mondi meravigliosi che sono riusciti a creare. Maggie Stiefvater rientra sicuramente in questa seconda categoria.In questo romanzo autoconclusivo la Stiefvater ci porta nell'immaginaria isola di Thisby, un luogo magico, in cui ogni anno si svolge la Corsa dello Scorpione. A questa corsa partecipano gli abitanti dell'isola con i loro cavalli d'acqua, i capaill uisce, creature magiche e possenti, ma anche crudeli, che vengono catturati e domati quando si spingono fin sulla spiaggia dell'isola. Partecipare alla corsa e vincere significa ricevere denaro e gloria, ma è anche pericoloso perché i capaill spesso si rivoltano contro i loro stessi fantini.Per il quinto anno consecutivo Sean Kendrick è il favorito. Correrà ancora sul suo meraviglioso capall, Corr, che ama più di ogni altra cosa al mondo.
Puck Connolly invece non ha mai corso prima e non ha nemmeno un capall con cui gareggiare. Per salvare la sua famiglia dalla situazione in cui è precipitata dopo la morte dei genitori, Puck è pronta a rischiare tutto e a correre insieme a Dove, la sua cavalla, ed andare contro a secoli di tradizione, che ha visto sempre e solo uomini gareggiare con i loro capaill.

Attraverso i PoV di Puck e Sean seguiamo la storia che Maggie Stiefvater ci racconta in questo romanzo.L'isola di Thisby è un luogo misterioso e pieno di tradizioni radicate, di cui l'autrice fa la sua ambientazione. La storia dell'isola è indissolubilmente legata con quella dei capaill uisce, i maestosi e letali cavalli d'acqua che dall'oceano spesso si spingono fin sulle rive dell'isola, ma che non approdano mai da nessun'altra parte.
Sean Kendrick, nonostante la sua giovane età, è una delle persone che sull'isola conosce meglio i capaill. Quando si tratta dei cavalli d'acqua l'opinione di Sean è sempre rilevante e nelle scuderie Malvern è un membro molto prezioso del personale.
E' alle scuderie Malvern che appartiene Corr, il capall con cui Sean ha sempre corso e con il quale ha un legame speciale. I capaill sono creature d'acqua e appartengono all'oceano, sono pericolose e potrebbero uccidere i loro fantini in qualsiasi momento, ma niente di tutto ciò può impedire a Sean di amare Corr più di qualsiasi altra cosa al mondo. Il legame che c'è tra il capall e Sean è unico, inteso ed è struggente leggere di un legame così forte tra un essere umano ed una animale che si appartengono profondamente, anche se Sean sa benissimo che potrebbe spezzarsi in qualsiasi momento se Corr sentisse il richiamo dell'oceano.
Dall'altra parte c'è Puck, una ragazza a cui i capaill e l'oceano hanno portato via i genitori. Adesso lei ed i suoi fratelli, Gabe e Finn, sono rimasti da soli ma le loro condizioni economiche non sono ottimali. Ecco perché quando Gabe dice di voler andare sul continente a lavorare, Puck decide di iscriversi alla corsa, sfidando tutto e tutti.Dove, una normale cavalla ed unica amica che la ragazza abbia mai avuto, è il suo unico supporto e la sua unica certezza per affrontare quest'avventura così pericolosa.
Puck e Sean sono due persone profondamente diverse, ma sin dal primo momento in cui si incontrano tra di loro c'è una connessione particolare, che nasce prima di tutto dall'amore per i loro animali e per Thisby, un luogo che nessuno dei due lascerebbe mai.
Mentre Sean è una persona molto misurata e con i piedi per terra, Puck è testarda, orgogliosa, e non si arrenderebbe mai, pur avendo tutte le probabilità a suo sfavore.Il fatto che la storia ci sia raccontata dai PoV di entrambi i protagonisti ci consente di addentrarci in questa storia ed esplorare l'isola e le sue tradizioni in due modi diversi, ma che alla fine riescono ad incontrarsi. Puck e Sean sono due personaggi costruiti ed approfonditi benissimo, così come lo è l'ambientazione e la mitologia tutta nuova che la Stiefvater ci presenta in questo romanzo. Questa autrice ha uno stile unico, che riesce ad incantare il lettore e a non lasciarlo andare per tutta la lettura, anche nei momenti più tristi che vengono raccontati o nella descrizione delle scene più crude, che in un romanzo in cui sono protagonisti dei letali cavalli d'acqua certo non mancano.

Sono davvero felice di aver ripreso a leggere questo romanzo, perché è sicuramente una delle migliori letture che ho fatto quest'anno e che mi è rimasta nel cuore.

Il mio voto per questo romanzo è cinque riccetti!


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