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Recensione di La falsaria di Barbara A. Shapiro

Creato il 22 luglio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

17 Flares 17 Flares × Recensione di La falsaria di Barbara A. ShapiroLa falsaria Barbara A. Shapiro
Pubblicato daNeri Pozza
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:I narratori delle tavole
Genere:Mistero
Pagine:
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La trama:

La giovane e promettente pittrice Claire, a causa di uno scandalo che la vede protagonista, viene emarginata dall’ambiente dell’arte di Boston. Obbligata a rinunciare alla sua carriera, per mantenersi è costretta a riprodurre copie di quadri famosi per un'azienda che vende online. Aiden Markel, proprietario dell’omonima e famosa galleria, le propone di realizzare il falso di una celebre opera, in cambio di una sua personale tra le famose mura della galleria Markel G. Claire accetta, è l’opportunità che aspettava per riabilitare il suo nome infangato dall’infamia e riavere il posto che le spetta nel mondo dell’arte. Il quadro di Degas che deve riprodurre, però, nasconde un mistero.

Un piacevole tuffo nel mondo dell’arte quello che ci propone Barbara A. Shapiro con il suo libro La falsaria. Si serve di quell’alone di mistero che le leggende negli anni creano intorno alle opere d’arte e ai suoi autori per coinvolgerci nella trama di questo romanzo. Mi vengono in mente, tanto per citare l’opera per antonomasia “La Gioconda” di Leonardo Da Vinci, le mille ipotesi sull’identità della donna ritratta e come ultimo il sospetto che sia un autoritratto del famoso pittore, oppure dei simboli misteriosi riscontrati nelle pupille di Monna Lisa, e ancora la voce che pone dei dubbi sulla paternità del quadro. Una ridda di ipotesi e scoperte che contribuiscono a creare curiosità intorno al dipinto. Tornando al libro, la protagonista è Claire, laureata in arte e in architettura, una pittrice consapevole del suo talento e che coltiva il sogno di poter esporre una personale dei suoi quadri, ma che sa anche che per lei, a Boston, tutte le porte sono chiuse poichè additata come millantatrice e anche se ritiene che sia un’ingiustizia non riconoscerle i suoi meriti evita di frequentare l’ambiente degli artisti, dove non si sente per nulla gradita. Accetta quindi con un certo sconcerto l’interesse di Aiden Markel alle sue opere. Lui è il mercante d’arte e uomo carismatico con cui ha condiviso una parte della sua incresciosa vicenda e all’epoca le aveva voltato le spalle.

Cosa può volere da lei che negli ultimi anni, per mantenersi, si è dovuta arrabattare copiando per una azienda che vende online le opere di artisti famosi? La sua incredulità aumenta quando Aiden le propone di falsificare un quadro famoso e di grande valore. Passare da copiatrice a falsaria non è certo quello a cui ambisce, ma è tentata, l’offerta di un cospicuo guadagno extra le permetterebbe di affrontare le difficoltà economiche in cui versa, è piena di debiti. Si aggiunge la promessa di Aiden di esporre anche una personale dei suoi quadri nell’ambita e famosa galleria Markell G. che fa leva sul suo desiderio di recuperare credibilità in quell’ambiente per le sue vere capacità e seppur con qualche remora acconsente. Quando le viene consegnato il dipinto da falsare, Claire al primo colpo d’occhio dubita che sia un autentico Degas poi però lo riconosce, è lo stesso quadro che da bambina cercava di riprodurre a matita e che è stato rubato vent’anni prima nel famoso furto ancora irrisolto al Gardner (realmente accaduto tra l’altro, nel 1990).

E poi, Dopo il bagno è stato valutato dagli esperti di Aiden, non può essere che un originale. Eppure qualcosa non la convince e inizia a indagare studiando i bozzetti di Degas e le sue opere di esposte al Boston Museum, creando un mistero circa la sua provenienza. Claire si destreggia con abilità tra le tecniche di pittura e della falsificazione con dettagli approfonditi, rendendoci partecipi con nozioni e aneddoti degli affascinanti retroscena e dei meccanismi che ruotano intorno al mondo degli artisti e della loro vocazione per la creazione. Barbara A. Shapiro completa il romanzo alternando alcune pagine tratte dal diario di Isabella Stewart Gardner, artefice del Gardner Museum, che rendono l’idea del periodo in cui è stato realizzato il Degas in questione e brevi frammenti della vicenda tra Claire e il suo ex amante Isaac durante la loro relazione, un intreccio di passato e presente che cattura l’attenzione e, è proprio il caso di dirlo, dipinge con maestria un quadro completo di suspance. Letto con curiosità, ho apprezzato questa intrigante introduzione al mondo dell’arte con appassionanti aneddoti di vita da artista, quasi commovente quando delinea quella frenesia che soggioga gli appassionati d’arte a possedere le opere che più amano. Consigliato.

Anthea



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