Recensione di La madre di Grazia Deledda

Creato il 01 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Voto:
Informazioni sul libro
Titolo:Grazia Deledda
Pubblicato da:Nova Delphi Libri
Collana:Le sfingi
Genere:Classici
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

Tra la gente di Aar gira la voce di una maledizione che pare abbia colpito la parrocchia del paese. Infatti il vecchio parroco perde lentamente la retta via, sedotto dai piaceri terreni. Oggi Paulo, attuale parroco, sembra essere una persona integerrima e devota ai propri voti. Ma solo una madre è in grado di leggere il dubbio e il peccato nel cuore del proprio figlio.



Che dire di questo romanzo? La madre tratta di una storia semplice e privata. Da una parte abbiamo i dubbi di un prete con il cuore diviso a metà tra l’amore per la bella Agnese e il giuramento di fedeltà fatto alla Chiesa. Dall’altra parte abbiamo sua madre, Maria Maddalena, che soffre per i dilemmi del figlio e cerca di forzarlo a tornare sulla retta via. Maria Maddalena è semplicemente una madre che vuole il bene e la felicità del proprio figlio, al punto da non sapere più cosa sia meglio per lui, se dimenticare la ragazza e continuare con la propria strada oppure sposarla (tra l’altro Agnese è benestante) e avere dei figli.

Per tutto il romanzo i confronti tra madre e figlio riguardo quest’argomento sono sempre molto brevi e freddi, soprattutto da parte di lui. Probabilmente, come vale anche per ognuno di noi, se avessero parlato più approfonditamente, avrebbero scoperto di avere gli stessi dubbi e le stesse paure, ma ciò non accade mai.

Paulo si sente in difetto, giudicato a priori senza possibilità di appello, senza rendersi conto che sua madre in lui non vede un peccatore, ma solo la confusione di un ragazzo che ha scelto la propria strada quando era troppo giovane. Questo rapporto è ciò che rende La madre un romanzo attuale. Spesso siamo abituati a vedere i nostri genitori come nemici che vogliono impedirci di fare tutto quello che vogliamo, quando in realtà a loro spetta la parte più difficile. Sorbirsi la rabbia dei figli sperando di sentire un giorno le parole “Ora capisco perché lo hai fatto.”

Ma le cose si mettono male quando Agnese non prende affatto bene la decisione del suo amato di tornare per sempre alla Chiesa. Cominciano le minacce e l’ansia di venire scoperto. Sarà questo il destino del giovane prete?

Approfondimento

La madre di Grazia Deledda venne inizialmente pubblicato a puntate nel 1919, per poi essere convertito in romanzo da Treves nel 1920. La Deledda ha uno stile di scrittura che riesce a essere al contempo elegante e scorrevole. È un romanzo molto descrittivo che cerca di aiutare il lettore a visualizzare ogni ambiente durante il racconto.

Io personalmente non amo le descrizioni molto lunghe. Inoltre la trama non mi ha incatenata al libro e non mi ha incuriosita più di quanto mi possa incuriosire il gossip sull’ultimo idolo del momento. Neanche mi spinge a dire a tutti di leggerlo, ma rimane comunque un ottimo modo per passare un’oretta sul divano dopo una giornata di lavoro.

Alla fine essendo un classico ha un prezzo abbordabile, sia in versione cartacea che, ancor meglio, in versione ePub, quindi alla fine mi sento di consigliarlo comunque per una lettura leggera e rilassante.

Elisa Conigliaro

About Grazia Deledda

Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, studiò da autodidatta ed esordi come giornalista su riviste di moda. Incrociando influssi veristi e dannunziani, scrisse romanzi e racconti dalla vena etica in cui è descritta la dura vita quotidiana dei compaesani sardi (Canne al vento, Elias Portolu, Marianna Sirca).

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