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Recensione di La magnifica felicità imperfetta di Lucia Vastano

Creato il 11 febbraio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di La magnifica felicità imperfetta di Lucia VastanoVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Lucia Vastano
Pubblicato da:Salani
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
Social:Goodreads
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scontato
usato
Trama:

Il piccolo Rakesh, dopo la morte della madre, si ritrova nelle strade di Delhi a lavorare come lanciacacca per un lustrascarpe. È un bambino intelligente e sveglio e, soprattutto, sa leggere e scrivere. Grazie alle sue capacità e ai consigli del vecchio baba, un santone indiano, riesce a superare le difficoltà della vita e ad affrancarsi dalla miseria cui l’evento più tragico nell’esistenza di un bambino l’aveva condannato.


Il protagonista ha sette anni quando sua madre muore nel mettere al mondo il suo fratellino. Da quel momento in poi la sua vita cambia: deve cominciare a prendersi cura di sé stesso e imparare a farlo in fretta.

Una donna che non conosce e che dice di essere la sorella del padre, fuggito chissà dove, si presenta a rivendicare le proprietà del fratello, compresi i figli: purtroppo Rakesh non è incluso nel pacchetto e alla fine, vessato in ogni modo, è costretto ad abbandonare il suo paese natio e gli unici affetti che gli restano, i fratellini.

Prima di andare via però decide di vendicarsi per il trattamento ricevuto e accumula davanti la porta della sua vecchia casa tanti di quegli escrementi che la puzza gli resta attaccata nonostante si faccia una doccia. Lui ancora non lo sa ma sarà proprio questa materia prima ad aprirgli una nuova opportunità nella vita.

Parte per Delhi viaggiando su un vagone merci dove incontra Raj, un altro bambino di strada come lui, con il quale stabilisce da subito un rapporto di amicizia che si trasformerà in un rapporto fraterno.

Grazie a lui il protagonista trova lavoro come lanciacacca: il suo compito è quello di lanciare escrementi sulle scarpe dei turisti per conto di un lustrascarpe.

Rakesh diventa bravissimo nel suo lavoro. Nonostante la sua giovane età è un bambino determinato, caparbio e sa quello che vuole. Consapevole delle sue capacità cerca di tirar fuori il meglio da ogni situazione e da ogni persona che incontra. È anche un giovane ribelle che non accetta di restare immobilizzato nella struttura sociale di casta presente in India. Lo seguiamo nelle sue vicende personali attraverso una vita fatta di alti e bassi dove ad ogni piccolo successo personale corrisponde uno schiaffo e una lezione da imparare. Ma questo per lui non vuol dire rinunciare a quella “felicità imperfetta”, al contrario, significa aspettare e capire quali sono i momenti migliori per continuare la conquista del mondo, superando i propri limiti e sfruttando le proprie potenzialità.

Rakesh ci racconta della durezza della vita di strada dove vige la legge della sopravvivenza e dove per molti bambini non esistono più sogni e speranze; ci racconta storie di infanzia violata, di prostitute-bambine, di freddo e fame. Molti soccombono presto lungo il tragitto, altri più fortunati, come lui, riescono a farcela, ad andare avanti e a riscattarsi da tanta crudeltà. Ciò che più colpisce il lettore è che esprime tutto con ironia e sagacia e soprattutto con la leggerezza di un bambino.

Approfondimento

L’autrice di La magnifica felicità imperfetta è la giornalista e scrittrice Lucia Vastano, responsabile di diversi reportage su paesi africani e asiatici, tra i quali l’India.

Il romanzo si sviluppa in due parti: la prima riguarda l’infanzia del protagonista e la seconda la sua età adulta. Lo stile narrativo è molto vivace e scorrevole, a tratti commovente ma mai melodrammatico, nonostante gli argomenti presentati.

La magnifica felicità imperfetta pullula di personaggi straordinari ricchi di umanità e amore altruistico: il vecchio baba, Raj, Jaipal. Sullo sfondo appare l’India con la sua cultura, le sue paure, le sue ossessioni e soprattutto i suoi odori. Alla luce del racconto di Rakesh viene da chiedersi: ma è veramente la cacca la cosa più ripugnante?

Gina Migliori



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