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Recensione di La porta delle tenebre di Glenn Cooper

Creato il 26 luglio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di La porta delle tenebre di Glenn CooperVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Glenn Cooper
Pubblicato da:Nord
Collana:Narrativa Nord
Genere:FantasyThriller
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato

John ed Emily, appena rimesso piede a casa, devono tornare all’Inferno per recuperare la sorella di lei, i suoi figli e altri civili risucchiati al momento dell’apertura del passaggio dimensionale creato dal MAAC di Londra. L’andata è stata dura, ma il ritorno sarà anche peggio.


Un altro libro che ti lascia a metà, sempre con il fiato sospeso, nessuna vera conclusione. Ma d’altronde lo si sapeva già, perché La porta delle tenebre è il secondo libro della trilogia Dannati, cominciata appunto con l’omonimo libro, Dannati.

Per capire cosa succede in questo libro, non possiamo esimerci dal dire brevemente cosa è successo in quello precedente (e non si può fare a meno di leggerlo). Nel sottosuolo di Londra è attivo un super macchinario circolare chiamato MAAC, con il quale scienziati di tutto il mondo hanno intenzione di studiare i gravitoni e la produzione di strangelet per saperne di più sul nostro universo e sulla sua nascita. Peccato che alla prima attivazione non tutto va come previsto: per l’esosità del responsabile dell’accensione si apre infatti un passaggio dimensionale che spedisce Emily Loughty, una delle scienziate che lavorano al progetto, in un mondo oscuro, e manda sulla Terra uno strano uomo, puzzolente e vestito come se il tempo si fosse fermato al Medioevo. Per farla breve, quell’uomo arriva dritto dritto dall’Inferno. John Camp, ex-militare e compagno di Emily, non ci pensa due volte a far riattivare il MAAC per seguirla e riportarla sulla Terra. Dopo mille avventure riescono a per fortuna tornare. Ma gli scienziati che stavano ancora cercando di capire come fosse avvenuto lo scambio tra i due mondi., non avevano ancora capito una legge che regola lo stesso: per ogni persona che finisce nel passaggio dimensionale (e quindi nell’Inferno), un’altra (anima) viene rispedita al suo posto. Non solo: ad ogni nuova accensione il rischio che questo passaggio si allarghi è sempre più grande, e di conseguenza sempre più persone potrebbero finire in quel buco oscuro. E così al ritorno di Emily e John, senza nemmeno rendersene conto, un altro gruppo di persone viene risucchiato nell’Oltre dalla Terra. John non ha dubbi: bisogna tornare per recuperare anche loro. E così comincia il nuovo viaggio in un luogo che mai si vorrebbe rivedere.

Come nel primo libro, anche ne La porta delle tenebre incontriamo personaggi storici come Garibaldi, Caravaggio, re Enrico VIII e molti altri che conosciamo grazie ai libri di storia. Seguiamo le lotte per la conquista dei territori e le guerre con nuove armi introdotte da John nei suoi viaggi in quel posto oscuro. Quasi un modo nuovo per conoscere delle persone di cui abbiamo letto e studiato solo sui libri.

Approfondimento

Un punto che purtroppo va a sfavore di questo libro (e anche del precedente) è l’attenzione che Glenn Cooper dà alle battaglie e agli scontri tra i vari sovrani per la conquista di nuovi territori nell’Oltre. Il lavoro di ricerca che l’autore ha fatto è di sicuro molto importante, e si vede la passione che ha per l’argomento, però a volte risulta un po’ pesante e incomprensibile. Altro particolare che mi ha personalmente disturbato, e che ho riscontrato di più nel primo libro rispetto a questo, è le capacità infinite che ha John Camp: sembra un supereroe sapientone, tutti vanno da lui per sapere qualunque cosa (soprattutto per quanto riguarda le armi) e non sbaglia mai un colpo.

Per il resto non posso negare che Glenn Cooper riesce a far rimanere incollati alle pagine dall’inizio alla fine, e nonostante La porta delle tenebre sia il secondo libro di una trilogia e spesso, in altre serie, il secondo non è mai avvincente come il primo.

About Glenn Cooper

Dopo essersi laureato col massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. È stato presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è diventato poi sceneggiatore e produttore cinematografico. Grazie al clamoroso successo della trilogia della Biblioteca dei Morti e dei romanzi successivi, si è imposto anche come autore di bestseller internazionali.

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