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Recensione di La prossima volta di Holly Goddard Jones

Creato il 07 agosto 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di La prossima volta di Holly Goddard JonesVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Holly Goddard Jones
Pubblicato da:Fazi
Collana:Le strade
Genere:Gialli
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato

Il cadavere che Emily trova nei boschi vicino a casa, durante una delle sue solitarie passeggiate, diventa per lei un segreto esperimento scientifico da osservare e seguire nelle varie fasi di decomposizione come i girini che deve studiare a scuola, ma molto più interessante. Intanto la sua insegnante, Susanna Mitchell, è preoccupata per sua sorella Ronnie, assidua frequentatrice di bar e bettole, la cui scomparsa sembra non interessare nessuno.


Holly Goddard Jones ha intrecciato le vite degli abitanti di Roma, una tanto piccola quanto squallida cittadina del Kentucky, nel suo primo romanzo La prossima volta: un capolavoro impostato come un giallo, ma la cui soluzione è chiara sin dalle prime pagine proprio perché non è questa ad interessarci. È invece la fotografia nitida e impietosa di una società avvolta da un alone di normalità che crolla sotto la lente della scrittrice.

Emily è una tredicenne cicciottella e bruttina, timida e poco interessante agli occhi dei suoi compagni di scuola che, spietati come solo gli adolescenti sanno esserlo, la bistrattano o, nel migliore dei casi, la ignorano. È solitaria, Emily, le piace rifugiarsi un mondo tutto suo, creato nei boschi vicino a casa dove ha spesso immaginarie conversazioni con il ragazzo più popolare della scuola, Christopher: sagace e affascinante, ricco e viziato, è l’oggetto del suo amore a senso unico, impossibile e crudele. In uno dei suoi peregrinaggi trova un cadavere: “Insieme all’orrore che montava dentro di lei c’era anche una sorta di curiosità, quasi scientifica…” e anche un senso di possesso che non le permettono di rivelare la sua scoperta.

Susanna Mitchell, la sua insegnante, ha un debole per Emily, si riconosce in quella ragazzina non brillante ma diligente e intelligente che dopo le lezioni si ferma in classe a parlare con lei dei personaggi dei libri, “a spiegarle cosa pensava fosse successo loro dopo la fine del libro, perfino a chiedersi in che modo avrebbero potuto interagire personaggi appartenenti a romanzi completamente diversi”. Nemmeno Susanna ha avuto un’infanzia felice, ma ha reagito meglio della sorella Ronnie: sempre in cerca di compagnia maschile nelle bettole pullulanti di alcolizzati e poco di buono, non desta la preoccupazione di nessuno quando scompare, neanche della madre. Susanna riesce a mettere in moto le ricerche solo grazie all’aiuto del poliziotto Tony, suo ex compagno di scuola con il quale avrebbe avuto un flirt se non fosse stato di colore.

Intanto Wyatt, anziano operaio in una fabbrica dove non riesce più a tenere il passo con la tecnologia e le nuove leve, si trova vittima di uno scherzo dei suoi colleghi e sarà proprio Ronnie ad aiutarlo.

Un bellissimo romanzo corale dove ogni personaggio, anche quello che sembra più marginale, è magistralmente caratterizzato con uno stile semplice e scorrevole, accattivante e mai banale. Holly Goddard Jones ha un incredibile talento nel trattare i temi più scomodi e complessi senza parlarne mai direttamente ma mostrandoli attraverso le situazioni e gli ambienti dove si muovono i suoi attori: assolutamente da leggere!

Approfondimento

Il bullismo vissuto da Emily, il razzismo e la discriminazione subiti da Tony, l’alcolismo di Ronnie e la sua cerchia, la prevaricazione subita da Wyatt, sono solo alcuni dei temi trattati ne La prossima volta: alla base dei disagi dei suoi personaggi, oltre alla solitudine, forse causa di alcuni ed effetto di altri, c’è un comune senso di inadeguatezza a volte straziante.

Avrei qualcosa da raccontarvi per ognuno dei suoi personaggi, non ce n’è uno riuscito meglio dell’altro, sono assolutamente tutti completi e favolosamente sfaccettati, ma Wyatt è quello che forse mi ha commossa di più nella sua semplicità e pochezza d’animo:

Aveva un tale terrore della giornata che si sentiva quasi paralizzato. Era disperazione, la sua. La disperazione di vivere un’esistenza che non capivi e che non era quella che avevi chiesto, o che meritavi…”

Una persona, non più personaggio, che si evolve e che dopo aver toccato il fondo arriva ad una consapevolezza di sé quasi disarmante:

Che spreco. Lavoravi per vivere, e vivevi per lavorare. La Price Electric era quella che gli metteva le salsicce nella padella e la benzina nel serbatoio del furgone, ma quella benzina continuava a riportarlo lì, a sgobbare sotto il ronzio delle luci fluorescentiEppure …mentre immaginava di guardare la fabbrica per l’ultima volta…si sentì sperduto.”

Potrei paragonare Holly Goddard Jones a Donna Tartt o addirittura ad Alice Munro senza farla sfigurare, credo che abbia una voce profonda e raffinata come la loro: sono già alla ricerca dei suoi racconti e aspetto il prossimo romanzo, so che non mi deluderà!

Uno spazio maggiore. #cit #citazione #libri #leggere #leggereacolori #frasiacolori

Una foto pubblicata da Leggere a Colori (@leggereacolori) in data: 30 Giu 2015 alle ore 06:50 PDT

About Holly Goddard Jones

Holly Goddard Jones è nata nel Kentucky. Ha pubblicato racconti su varie riviste e alcuni sono apparsi in prestigiose antologie come la New Stories From The South: The Year’s Best, 2007 e la American Mystery Stories 2008. Insegna nell’Università del North Carolina.

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