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Recensione di La ragazza del treno di Paula Hawkins

Creato il 02 ottobre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di La ragazza del treno di Paula HawkinsVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Paula Hawkins
Pubblicato da:Piemme
Genere:Thriller
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato

Ogni giorno, sul treno locale delle 8:04 da Ashbury a Euston, Rachel osserva gli edifici sfilare davanti a lei fuori dal finestrino, e quando il treno rallenta sbircia per alcuni istanti nella vita di una coppia sconosciuta. È quasi un rito, un innocuo passatempo per colmare solitudine e monotonia... fino alla mattina in cui la scena che le si presenta davanti non è quella che si aspetta. Ogni certezza si sgretola, e Rachel sente di dover tentare l’impossibile per trovare un senso a ciò che sta accadendo.


Rachel sta cercando di rimettere in piedi la sua vita dopo il divorzio da Tom: sola, depressa e sull’orlo dell’alcolismo, la sua quotidianità è abitata da ricordi dolorosi e basata su fragili bugie che le impediscono di instaurare rapporti familiari e di amicizia autentici. Il suo unico conforto è il rassicurante tragitto in treno che due volte al giorno le permette di osservare la villetta al numero 15 di Blenheim Road, e di immaginare la vita felice della coppia che ci abita. Rachel li ha soprannominati Jason e Jess e per lei sono l’incarnazione della coppia perfetta.

In realtà, anche la vita di Megan e Scott (questi i loro veri nomi) è segnata da dolore, perdite e solitudine. Megan non è una moglie perfetta; si sente insoddisfatta e non riesce a rinunciare alle relazioni extraconiugali. Se Rachel ha bisogno dell’alcool per sopportare la depressione, Megan si aggrappa ai ripetuti tradimenti per illudersi di avere il controllo della propria vita.

Anche una terza donna è coinvolta nella storia: Anna, la nuova moglie di Tom. Anna e Rachel si detestano a vicenda, ed entrambe incolpano l’altra per la propria infelicità. Anna, a differenza di Rachel, odia i treni, e vorrebbe allontanarsi da quella casa così vicina ai binari, per iniziare finalmente una nuova vita con Tom e la loro bambina, lontana da Rachel e dalle sue improvvise crisi di gelosia.

Tre donne, tre diverse infelicità; la scena inaspettata a cui Rachel assiste dal treno è solo il primo scossone nella sua vita monotona; un fatto ben più drammatico – la misteriosa scomparsa di Megan – cambierà per sempre le vite delle tre donne. Rachel, coinvolta quasi per caso, vuole a tutti i costi scoprire cosa è veramente accaduto: “Per la prima volta da un sacco di tempo, sono interessata a qualcos’altro che non siano le mie disgrazie. Ho uno scopo. O, quantomeno, una distrazione. (…) Mi sento coinvolta nella vicenda e nel suo mistero. Non sono più soltanto una ragazza sul treno, una che va avanti e indietro senza motivo, senza scopo.”

La ragazza del treno è un racconto a tre voci: Rachel, protagonista indiscussa, è affiancata da Megan e Anna. La storia si delinea attraverso i pensieri delle tre donne, che agiscono e narrano in prima persona, in una sorta di diario. Ogni capitolo ci indica chiaramente la data, elemento indispensabile per non perdersi tra i diversi piani temporali della narrazione. Megan, infatti, ci porta inizialmente indietro di diversi mesi rispetto al momento “presente” vissuto da Rachel. Anche dopo la sua scomparsa, quindi, continuiamo a conoscere, un po’ alla volta, la sua storia, e i retroscena della sua vita apparentemente perfetta.

Oltre alle date, anche le diverse voci narranti sono chiaramente indicate; nonostante questo, però, i tre personaggi femminili appaiono talmente simili da rischiare sovrapposizioni e fraintendimenti. Rachel, Megan e Anna non sono sufficientemente caratterizzate, il loro stile nel racconto è pressoché identico, così come la loro insoddisfazione e la loro infelicità. Si fatica, quindi, a crearsi un’immagine mentale chiara e definita, e le tre figure si confondono spesso nella mente del lettore in quella di un’unica donna perennemente depressa.

Interessante è comunque la figura di Rachel, protagonista atipica, che più volte cerca di impegnarsi e di riprendere in mano la sua vita, ma che puntualmente ricade nel vizio dell’alcool. Il lettore si affezionerà a questa donna in fondo sfortunata, che sprofonda nella depressione perché non può avere figli e viene tradita e abbandonata dal marito.

Approfondimento

Curiosamente, La ragazza del treno, primo romanzo della giornalista inglese Paula Hawkins, ha ricevuto un’accoglienza entusiasta da parte dei critici, ma sembra non convincere del tutto i “semplici” lettori. È indubbiamente un romanzo scorrevole, che intrattiene, ma a tratti può risultare anche banale e ripetitivo. Il ritmo della narrazione è in generale lento e prolisso, e accelera solo nell’ultima parte, concludendo in un finale che grida al colpo di scena sconvolgente, ma che in realtà è quasi scontato. Chi si aspetta un thriller da leggere tutto d’un fiato quindi potrebbe rimanere deluso; La ragazza del treno è comunque un romanzo piacevole, che può essere apprezzato da chi cerca una lettura di evasione, coinvolgente ma poco impegnativa.

Chiara Foscarin

C’è poco da aggiungere a quello che Paula Hawkins ha scritto nel suo libro “La ragazza del treno”. Stasera chiudiamo la settimana con una punta di amarezza, anche perché domani è lunedì. #paulahawkins #laragazzadeltreno #piemme #lac #leggereacolori #lacasadellibro #lacasadellettore #citazione #booklovers #instabook #treno #train #women #window

Una foto pubblicata da Leggere a Colori (@leggereacolori) in data: 27 Set 2015 alle ore 13:47 PDT

About Paula Hawkins

Paula Hawkins ha lavorato quindici anni come giornalista prima di dedicarsi alla scrittura. La ragazza del treno è il suo primo thriller. Venduto agli editori di tutto il mondo prima ancora dell’uscita, è stato opzionato da Dreamworks.

Goodreads




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