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Recensione di La roccia viva di Matteo Sartori

Creato il 21 novembre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

15 Flares 15 Flares × Recensione di La roccia viva di Matteo SartoriVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Matteo Sartori
Pubblicato da:Isbn
Collana:Narrativa
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
in offerta
scontato
Trama:

Il destino fa incontrare Chiara, avvocato di successo, e Rudi, artista eclettico e trasgressivo, e forse, chissà, si amano. Poi, un giorno, decidono di salire insieme una parete del Cervino, e il destino torna a giocare con le loro vite.


E’ la roccia era viva. Il letto della terra in continua trasformazione, come i mari e le foreste.

Se Matteo Sartori voleva complicare la vita dei lettori, incatenandoli a 300 pagine di emozioni laceranti e sentimenti conflittuali, ce l’ha fatta. La roccia viva non è un romanzo di facile lettura. Non è la storia romantica e avventurosa di uomini e donne belli e impossibili, come in alcune pagine potrebbe quasi sembrare. Anche se l’amore e l’avventura non mancano.

Giovani degli anni Ottanta, Chiara e amici hanno vissuto tra università, musica rock, marjuana, viaggi a Londra ed escursioni sulle Alpi, forti di un’estrazione sociale che, forse, vorrebbero inferiore per idealismo, ma della quale godono pienamente gli agi. Una vita apparentemente randagia, ma in realtà privilegio di pochi.

Privilegio e fortuna, come la carriera di Chiara che, tanto sensuale quanto brillante d’intelletto, in pochi anni diviene partner di un prestigioso studio legale di Milano, toccando i vertici più alti di donna e di avvocato. Tanto da esserle affidato un caso difficile e toccante: difendere superstiti e parenti di un grave incidente sul lavoro, avvenuto nell’azienda brianzola del padre dello skyrunner e sportivo estremo Michele, totalmente avverso, ma inevitabilmente succube, della sottile tirannia industriale di famiglia.

Contemporaneamente alla causa, sempre con le Alpi a dominare lo sfondo, ecco che nella vita di Chiara irrompe Rudi, artista maledetto dell’alta borghesia milanese, ribelle sfrontato contro la famiglia, la società e il mondo, eccessivo fino a sfiorare il nichilismo ma dotato di un estro creativo vulcanico e di un irresistibile fascino selvaggio. Inevitabilmente, tra i due scoppia una passione inarrestabile, in cui si alternano il romanticismo estremo di Rudi, che travolge Chiara, e la dolcezza logica di lei, che a volte sembra portare luce nella tenebrosa anima dell’artista.

A questo punto, tra i successi professionali di Chiara e la sua storia di amore fatta di viaggi, arte, vela e montagna, tutto sembra perfetto e indistruttibile. Ma quando, sul cruento splendore del Cervino, sotto un’imprevista tempesta di neve, i destini di Rudi e Chiara incroceranno casualmente quello di Michele, allora cade il colpo da maestro di Matteo Sartori, stravolgendo completamente la storia, frantumando la bellezza e distruggendo la perfezione. E rivelando, in fondo, la vera natura dei protagonisti.

Approfondimento

La roccia viva è una storia d’amore profondo, d’arte, di montagna e di amore per la montagna e per l’arte, di bellezza e di passione, una storia che rivela la fragile essenza della vita, l’impossibilità di evitare i lati oscuri del destino, le debolezze che legano e dividono gli esseri umani, i loro dubbi, i loro rimorsi, le loro sciocche prevaricazioni. E’ un romanzo che, dipingendo scenari ora magnifici ora angoscianti, ci fa riflettere, aiutandoci a capire come, nel momento in cui ci crediamo padroni del mondo, una frana e una tempesta di neve possano far crollare in un istante tutto il nostro inutile regno.

Ed è un romanzo dove non esiste, all’ultima pagina, un finale ben preciso. Forse perché la vita può sorprenderci in ogni istante, e ogni istante divertirsi a cambiare i nostri inutili piani.



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