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Recensione di La scatola nera di Michael Connelly

Creato il 20 luglio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di La scatola nera di Michael ConnellyVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Michael Connelly
Pubblicato da:Piemme
Genere:Thriller
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

Il detective Bosch, dell’unità casi irrisolti, è alle prese con un caso di omicidio di venti anni prima, in cui lui stesso raccolse le prove nel 1992, durante i disordini a sfondo razziale scoppiati a Los Angeles. All’apparenza un omicidio come tanti di quei giorni infernali, ma il suo istinto gli suggerisce di scavare a fondo e in men che non si dica si ritrova a indagare su un complicato intrigo di segreti e verità celate.


In questa occasione il detective Bosch si trova tra le mani un caso da risolvere risalente al 1992, vent’anni dopo il momento in cui le prove sono state raccolte nel caos scoppiato dopo il pestaggio di Rodney King in quei giorni di inizio Maggio a Los Angeles. La scatola nera inizia infatti con il racconto di quei momenti e di come in fretta e furia i detective della Omicidi dovessero passare da un caso all’altro senza aver studiato attentamente la scena del crimine. Bosch, tediato dal capo e dalla sua mania per regole e statistiche, fatica inizialmente a collegare gli indizi, quello che cerca è la scatola nera, come diceva uno dei suoi vecchi colleghi, quella prova che permette di collegare tutte le altre e di trovare l’assassino.

La trama è scorrevole, non ci sono punti morti e quando si pensa che non ci sia più nulla su cui lavorare e andare avanti ecco che Michael Connelly inserisce un colpo di scena. Dopo quindici romanzi della serie, Connelly non ha bisogno di enfatizzare pregi e difetti perché il pubblico ha imparato a conoscere Harry Bosch. Tuttavia il protagonista è descritto attraverso le sue azioni. È un uomo solitario, a volte un po’ burbero, ma estremamente apprensivo con la figlia che si trova nel periodo dell’adolescenza e con la quale ha parecchi fraintendimenti.

Il caso si complica proprio quando trova la scatola nera, non sa a cosa sta andando incontro, ma è talmente ostinato da proseguire le indagini per conto suo dato che il suo capo sta facendo di tutto per ostacolare la chiusura di questo caso.

Bosch passerà in una notte ad avere il coltello dalla parte del manico, per poi trovarsi una pistola puntata alla tempia. Riuscirà a salvarsi e a consegnare i colpevoli alla giustizia? Me lo sono chiesto fino alle ultime pagine e non rivelerò come andrà a finire, ma davvero non riuscivo a immaginare come Connelly avrebbe potuto tirar fuori dai guai il suo beniamino.

Approfondimento

Come scrive l’autore alla fine del libro, questo venticinquesimo romanzo segna un traguardo. Non un traguardo numerico (congratulazioni a Connelly per la sua carriera), ma per questa storia, per come è riuscito a rendere vivo il personaggio e a scrivere di un caso tanto complicato. Fino alla fine non era chiaro nulla, ma i pezzi hanno combaciato alla perfezione lasciandomi davvero soddisfatta.

Una cosa che si è sentita è il fatto che l’autore realmente nel 1992 si è trovato in quella situazione caotica. Questo lo si capisce da come ha descritto la città durante il caos, era quasi come esserci dentro ed è chiaro che è stata una situazione che lo ha colpito, scolpendo nella sua mente delle scene che hanno arricchito maggiormente il romanzo.

Consiglierei La scatola nera a chi ama il genere, ma anche a chi non ne è un fan sfegatato in quanto la narrazione veloce e la curiosità che la storia ispira a chi la legge faranno apprezzare questo scrittore e la sua opera anche al più critico tra i lettori.

Francesca Verde Ilaria

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