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Recensione di Le donne che pensano sono pericolose di Stefan Bollmann

Creato il 20 giugno 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

50 Flares 50 Flares × Recensione di Le donne che pensano sono pericolose di Stefan BollmannLe donne che pensano sono pericoloseStefan Bollmann
Pubblicato daPiemme
Data pubblicazione in Italia:
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Genere:Saggi
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La trama:

In questo volume scritto da Bollmann (già autore di “le donne che leggono sono pericolose”) sono raccontante le vite di donne che hanno “osato” pensare, osato sfidare la mentalità comune, che hanno avuto il coraggio di mettere in discussione ciò che è giusto “a priori” e mettere loro stesse in discussione, cambiando il mondo, offrendo un punto di vista diverso.

Le donne che pensano sono pericolose è il titolo, forse volutamente provocatorio, che Bollmann ha scelto per questo saggio, questa raccolta di biografie di donne più o meno illustri, ma accomunate dal volere far sentire la propria voce in un universo prevalentemente dominato da valori maschili. In effetti, da che punto di vista si può dire che una donna che pensa, che si mette in discussione e quindi mette in discussione la realtà in cui vive, è pericolosa? (non intelligente, non perspicace, non curiosa, ma tra tutti gli aggettivi è scelto “pericoloso”) chi considera tali donne una minaccia? Bisogna non cedere alla tentazione di generalizzare e additare ogni uomo di strette vedute, perché anche tra le donne vi è una parte che critica aspramente chi vuole cambiare le cose. Da ambo le parti c’è chi preferisce fare come si è sempre fatto. “A ciascuno il proprio ruolo”…e amen!

Che voglia provocare o far riflettere, l’autore raccoglie i profili di ventisei donne che di ruoli non sapevano che farsene e che anche a costo della loro vita hanno combattuto per un futuro dove ciascuno di noi potesse esprimere se stesso in libertà, senza paura. Femministe, scienziate, scrittrici, politiche,antropologhe, giornaliste, madri e compagne lungimiranti che hanno vissuto fino in fondo secondo i propri ideali, senza preoccuparsi delle proprie esistenze, ma sempre attente a preparare un mondo migliore a chi verrà dopo. Perché è questo che emerge dalle loro vite: una messa a fuoco precisa di ciò che non è giusto, di quello che non va più bene e i tentativi di cambiarlo, di migliorarlo o eliminarlo del tutto. Mi è piaciuta moltissimo una frase di Lou Andreas Salomè di cui ognuno di noi dovrebbe fare tesoro: “ non so vivere in base ai modelli,(…) costruirò a mia vita partendo da me stessa (…) vada come vada… Staremo poi a vedere se molti dei cosiddetti limiti invalicabili che il mondo pone non si riveleranno altro che innocue linee di gesso”.

Ognuna delle donne presentate in questo libro quei limiti li ha oltrepassati. Anche noi siamo in grado di farlo? Un saggio interessante, che mi ha fatto “incontrare” menti e anime brillanti; alcune mi erano sconosciute , altre no… a tutte va un doveroso grazie. Senza di loro, molto sarebbe ancora da fare. Se mi è concesso, voglio chiudere questa recensione con un’altra citazione : “ scopri un qualsivoglia modo di realizzare il tuo ideale personale, che a sua volta realizzerà anche le necessità degli altri: questa ,e solo questa, è la strada verso la pace” Chi l’ha detto? Leggete il libro e lo scoprirete! Un indizio: non è la Merkel, anche lei presente nella raccolta di biografie! Il mio voto è 3,5… ma solo perché avrei voluto leggere di altre donne ancora!

Mariateresa Della Chiesa



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