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Recensione di Le sette sorelle di Lucinda Riley

Creato il 21 febbraio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Le sette sorelle di Lucinda RileyVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Lucinda Riley
Pubblicato da:Giunti
Collana:A
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

Una sfera armillare con incise, su ogni anello, delle coordinate misteriose, è ciò che Salt, alla sua morte, lascia in eredità alle sue sei figlie adottive. Maia, la maggiore delle ragazze, per sfuggire al dolore e a un passato che torna a bussare prepotentemente alla sua porta, decide di partire e cercare la sua famiglia di origine. La ricerca la catapulterà nel Brasile degli anni ’20 quando Izabela Bonifacio, sua bellissima antenata, si trovava a scegliere tra l’amore per i suoi genitori e quello per l’uomo della sua vita.


Lucinda Riley non delude, con questo primo capitolo prepara il terreno e presenta al lettore non solo Maia, la giovane e bellissima protagonista di Le sette sorelle, ma anche i personaggi che, senza dubbio, ci emozioneranno nei successivi sei libri. Vengono così delineate le caratteristiche principali di Alcyone (Ally), estroversa e solare che, dopo il diploma al conservatorio, abbandona la carriera musicale per fare regate attorno al mondo, la gracile Asterope (Star) e la battagliera Celaeno (CeCe), cresciute in simbiosi a causa della loro piccolissima differenza di età, la dolce e cagionevole Taigete (Tiggy) e, infine, Elettra (Electra), elettrica nel vero senso della parola, sempre impegnata tra una sfilata di moda e l’altra. Sei sorelle, cui Pa’ Salt, aveva assegnato il nome delle sette Pleiadi: Asterope, Merope, Elettra, Maia, Taigete, Celaeno e Alcyone. Potrete notare che Merope manca all’appello, nel romanzo si fa riferimento soltanto a un suo non ritrovamento, sono certa che sentiremo ancora parlare di lei.

Le sette sorelle si apre con la tragica scomparsa del padre delle giovani, evento descritto abilmente dalla Riley che riesce, sin da subito, ad emozionare e a coinvolgere il lettore, in una sorta di abbraccio empatico che continua quando i riflettori si spostano sulla vita di Maia. La giovane, provata dalla perdita del genitore con cui aveva condiviso la bellissima casa di Atlantis, si trova a dover affrontare non solo la morte del suo caro padre ma anche il ritorno di un passato che aveva tenuto lontano dalla sua vita per ben quattordici anni. Decide così di ascoltare il suggerimento di Salt: “Non lasciare mai che la paura decida del tuo destino”, e partire alla volta del Brasile dove, secondo le coordinate lasciatole sulla sfera armillare, si troverebbe la sua famiglia di origine. Assistiamo adesso ad un duplice viaggio, quello della nostra protagonista nella sua terra natia, che la porterà a trovare nei colori, negli odori e nei sapori brasiliani una certa familiarità, e quello nel passato, negli anni ’20, con la contrapposizione tra un Brasile maschilista, culturalmente arretrato ma con un’enorme voglia di affacciarsi all’economia, ed una Parigi moderna, raffinata, attraente culturalmente e socialmente. Attraverso gli occhi della sua antenata, Izabela Bonifacio, Maia respirerà l’arte di Paul Landowski, vivendo in prima persona la costruzione del Cristo Redentore, passeggerà per i caffè di Montparnasse e sarà turbata dalla dura scelta di Bel. La bellissima antenata brasiliana si troverà, infatti, a dover decidere tra un matrimonio di convenienza e l’amore della sua vita, Laurent, un promettente scultore parigino conosciuto nello studio di Landowski. Sarà il trionfo del vero amore o la remissività della giovane sarà più forte delle passioni del cuore? Scopritelo, leggendo un romanzo per nulla scontato e ricco di colpi di scena con un finale aperto che invita il lettore a diventare un fedele seguace della saga delle “Sette sorelle”.

Approfondimento:

Leggere Le sette sorelle è stato veramente piacevole, Lucinda Riley ha saputo tenere saldamente tra le mani i fili della narrazione, che risulta per nulla scontata e crea un pathos crescente, capace di coinvolgere, fino alle lacrime (ebbene sì, mi sono commossa) il lettore.

Il tema trattato, seppur noto agli amanti del genere, appare come nuovo, analizzato sotto una diversa luce, che ne permette di vedere gli angoli più nascosti. Le sette sorelle è un libro delicato ma profondo, capace di toccare l’anima e anche di fare riflettere. Basandomi sulla piccola presentazione delle altre protagoniste, penso che Lucinda Riley abbia scelto, per le sue Pleiadi, sei caratteri differenti, per riuscire ad appassionare sei tipi di lettori diversi. Personalmente penso che la scelta sia azzeccata e attendo l’uscita del secondo libro. Sono curiosa di conoscere la seconda stella.

Rosanna Ferro

Lucinda Riley

è una scrittrice bestseller tradotta in tutto il mondo. Nata in Irlanda, vive nel Norfolk con il marito e i quattro figli.
A maggio del 2012 Giunti ha pubblicato Il giardino degli incontri segreti, un enorme successo di pubblico subito balzato al 4° posto delle classifiche di narrativa straniera e giunto alla settima edizione.

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