è tempo di una nuova recensione, in questo bellissimo Mercoledì di Primavera.
Ovvi voglio parlarvi di Legend, primo romanzo dell'omonima trilogia di Marie Lu, che ha spopolato negli USA e a quanto ho letto è stato accolto con entusiasmo anche qui in Italia.
Uscito lo scorso Ottobre per Piemme, il libro conta 262 pagine e costa € 16,50.
TRAMA
Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due parti, la Repubblica e le Colonie, e la guerra sembra destinata a non finire mai. A quindici anni, June è già una promessa della Repubblica. Nata in una famiglia ricca e prestigiosa, oltre a una bella casa, un mucchio di soldi e la possibilità di frequentare le scuole migliori, possiede anche un vero talento nel cacciarsi nei guai e senza l'intervento di Metias, il fratello maggiore, probabilmente qualcuna delle sue bravate all'accademia militare sarebbe già finita male. Dalla morte dei genitori, Metias è l'unico su cui può contare, almeno fino al giorno in cui viene ucciso in circostanze misteriose. Il primo sospettato è Day, un ragazzo della stessa età di June, ma nato e cresciuto nei bassifondi della Repubblica. Ed è anche il criminale più ricercato del paese. Da quel giorno, June ha un unico desiderio: vendicare Metias. Ma per lei e Day il destino ha altri piani.
LA MIA OPINIONEPrima di cominciare a parlarvi di questo libro, devo confessarvi che l'ho divorato.Quando è uscito avevo letto un sacco di recensioni più che positive, che come al solito mi hanno fatta un po' dubitare della qualità di questo romanzo (ho una naturale diffidenza verso tutti i libri che vengono acclamati dalla critica, non posso farci nulla) così ho rimandato la lettura. Finché non l'ho trovato in scambio. L'occasione era troppo ghiotta per lasciarmela sfuggire, così ho deciso di prenderlo. Devo ammettere che è stato un ottima idea!
Siamo a Los Angeles, in un futuro distopico. Gli Stati Uniti vivono una condizione politica e territoriale molto diversa da quella odierna: La Repubblica è in guerra contro le Colonie e i Patrioti. Ognuno dei nati nella Repubblica, una volta compiuti i dieci anni, viene sottoposto alla Prova, che permette al Governo di verificare le capacità fisiche e intellettive e di decidere la destinazione di ciascuno dei cittadini. Sulla base dei risultati i cittadini sono indirizzati ad attività diverse: chi supera il test con ottimi risultati viene spedito nelle migliori università e ha la possibilità di fare carriera nell'esercito; chi la supera con risultati discreti viene spedito in università di media importanza e impiegato per supportare in qualche modo la Repubblica; chi consegue risultati mediocri invece viene spedito direttamente a lavorare, per lo più nelle fabbriche e nelle centrali, mentre chi non supera la Prova viene spedito nei Campi di Lavoro.Il punteggio massimo nella prova è di 1500 punti, e solo una persona nella Repubblica lo ha raggiunto: June Iparis.
June ha 15 anni e frequenta una delle migliori università della Repubblica. E' intelligente,un'osservatrice naturale e ovviamente è molto atletica. Da quando i suoi genitori sono morti, si è legata moltissimo al fratello Metias. Anche lui lavora nell'esercito, e proprio durante un'operazione militare alla quale stava partecipando, viene ucciso.Pochi sono i dubbi sul colpevole: quella notte, Day, il criminale più ricercato della Repubblica, stava tentando di rubare dei vaccini.E' proprio June che viene immediatamente coinvolta nelle indagini per la caccia a Day, ed è così che le vite dell'inafferrabile criminale e della ragazza prodigio si incrociano.
Per raccontare la storia contenuta in questo primo volume, Marie Lu ha creato un intreccio molto interessante, che ci viene esposto sia dal PoV di June che da quello di Day, che sia alternano capitolo dopo capitolo.Entrambi i personaggi sono caratterizzati più che bene, e per questo è estremamente interessante leggere il racconto dal punto di vista di tutti e due.Parliamo di due ragazzi molto intelligenti, abituati ad osservare, e soprattutto nella prima parte, in cui June da la caccia a Day, è interessante osservare le loro mosse e i loro ragionamenti.Anche se i PoV sono alternati, il racconto scorre fluidamente e senza intoppi, aiutato da uno stile semplice ma d'impatto. La tensione narrativa è gestita bene, un'escalation verso il finale che lascia con il fiato sospeso. E poi non mancano i colpi di scena! Una nota certo poi deve essere data all'ambientazione, che certo non è delle più originali (c'è qualcosa sia di Hunger Games che di Divergent) ma che comunque viene costruita e descritta più che bene e che ha una parte importante nel romanzo, sia a livello spaziale che a livello temporale. Tuttavia si sente la mancanza della storia della Repubblica. Infatti, mentre quelli che sono i rapporti tra la Repubblica e le Colonie e anche il funzionamento interno della Repubblica vengono descritti molto bene, e alle descrizioni sono accompagnate anche nel corso del romanzo diverse scene, non si capisce come la Repubblica si sia separata dalle Colonie.
A chiusura di questa recensione, non posso far altro che consigliarvi questo romanzo, soprattutto se amate i romanzi distopici!Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!