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Recensione di Leo Corteccia e la dimensione del ghiaccio di Michele Scuotto

Creato il 17 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Leo Corteccia e la dimensione del ghiaccio di Michele ScuottoVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Michele Scuotto
Pubblicato da:Bibliotheka Edizioni
Collana:Primavera
Genere:Fantasy
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

Leonardo è un ragazzino come tanti: va a scuola, esce con gli amici e vive la sua vita da adolescente. Poi, senza che abbia la possibilità di rendersene conto, viene quasi rapito da uno strano essere azzurro e chiacchierone, che lo trascina in un’avventura senza precedenti.


Se un giorno, mentre siete a scuola, venissero a chiamarvi in classe dicendovi che c’è vostra madre nell’atrio che vi aspetta, voi ci andreste, non è vero? Penso di sì. E anche Leo, protagonista di Leo Corteccia e la dimensione del ghiaccio, la pensa allo stesso modo. Il bidello lo accompagna fuori dalla classe, il ragazzo vede la madre, la quale gli chiede di seguirla perché deve dirgli una cosa. E poi… PUFF! Madre scomparsa. Al suo posto compare una cosa non ben definita, un essere azzurro, particolarmente simpatico e avvezzo a non spiegare le cose. Si presenta dicendo di chiamarsi Hielo e dice soltanto che il suo compito è di portare Leo nella Dimensione del Ghiaccio perché è uno dei guerrieri che salverà quel mondo.

Leo è spiazzato, non capisce bene cosa stia succedendo, ma non oppone resistenza al nuovo amico. Si ritrova così a saltare in un portale che lo conduce direttamente in un mondo ricoperto in ogni sua parte di ghiaccio e neve. Ben diverso dalla città e dalla routine quotidiana che fino a quel momento aveva caratterizzato la sua vita. Qui tutto è diverso: dagli animali, al modo di vestire, fino agli abitanti stessi, perché non si trova un umano neanche a pagarlo. Gli unici altri umani che hanno messo piede su quella bianca terra sono gli altri guerrieri che dovranno combattere al fianco di Leo. Presto incontrano Greta, una ragazza di San Francisco, convocata anche lei per lo stesso motivo di Leo in quello strano mondo.

Hielo finalmente si decide a spiegare meglio il motivo di quel viaggio: nella Dimensione del Ghiaccio è in corso una lotta per il potere, la famiglia reale si è divisa alla morte del re e il minore dei tre figli ha dichiarato guerra al fratello e alla sorella maggiori per ottenere la corona per sé. Si stanno scontrando la tribù rossa e quella blu, i primi al servizio del terzo fratello, i secondi dalla parte del vero re. Leo, e come lui altri tre combattenti, dovranno aiutare il re in carica a difendere il trono dall’usurpatore, e potranno farlo grazie ai poteri che nascondono nel loro cuore, anche se ancora non sanno come gestirli. Non solo Leo si vedrà costretto a combattere, ma dovrà anche capire chi è la spia che si nasconde nelle file della tribù blu.

Le descrizioni dei paesaggi e della nuova cultura che Leo è costretto a imparare per adattarsi alla Dimensione del Ghiaccio sono tutte molto chiare e non annoiano per niente, danno anzi quel tocco di realtà che a volte nei romanzi fantasy rischia di mancare. Un altro punto a favore di Leo Corteccia e la dimensione del ghiaccio è che, seppure sia un romanzo relativamente breve, non è solo una l’avventura di Leo, ma compie anche altri viaggi in quelle terre ghiacciate, e sono tutte estremamente coinvolgenti.

Non so quale fosse l’idea iniziale di Michele Scuotto, se avesse previsto il libro rivolto a pubblico di adulti o di ragazzi. Leggendo mi è sembrato particolarmente vicino all’idea di una lettura adatta ai ragazzi (senza nulla togliere alla fruibilità della scrittura). Potrebbe essere un buon libro da far leggere a chi è alle prime armi con la lettura: Leo Corteccia e la dimensione del ghiaccio è un libro che appassiona, grazie a un fantastico nuovo mondo e ai suoi abitanti. D’altronde, chi non ha mai sognato di finire in un posto dove si può essere un eroe grazie alla propria magia?!

 

Approfondimento

Come amante dei paesaggi invernali e dei Paesi del nord Europa, è stato bellissimo potersi calare in un mondo fatto completamente di neve! Durante il cammino che Leo compie con i nuovi compagni di avventura riscopre il potere e la bellezza della natura, elementi che aveva perso nella sua (e nostra) vita in città. Capisce così che non è indispensabile prendere la macchina per spostarsi, ma vanno benissimo le proprie gambe. Si rende conto che il tempo che occorre per fare un viaggio è necessario per poterlo fare proprio, e, infine, che portare a termine una missione con le proprie forze vale molto di più che cercare delle scorciatoie per dimostrare solamente di aver vinto.

Il finale di Leo Corteccia e la dimensione del ghiaccio lascia una porta aperta su un possibile seguito delle avventure di Leo nel suo nuovo mondo e fa sperare in nuovi viaggi sempre più avvincenti. Speriamo presto di poter leggere un nuovo episodio (magari in qualche altra dimensione) e di scoprire se tra Greta e Leo ci sarà di più di una semplice amicizia. Fino ad allora ci dovremmo accontentare di un po’ di neve e di un gelo polare.




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