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Recensione di Life and death – Twilight reimagined di Stephanie Meyer

Creato il 02 febbraio 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Stephanie Meyer
Pubblicato: Fazi
Collana:Lainya
Formato: BrossuraPagine:

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Giudizio sintetico: three-half-stars


A dieci anni dalla pubblicazione del primo libro della famosa saga di vampiri, Twilight, Stephanie Meyer rimaneggia il suo testo per dimostrare ciò che ha sempre sostenuto: la storia di Bella e Edward può funzionare anche a ruoli invertiti, umano lui, vampiro lei.

Quello di Life and death è soprattutto un esperimento letterario. Come spiega Stephanie Meyer sia nella prefazione sia nella post-fazione, ha voluto dimostrare che la sua era una storia di amore, passione e possessione tra un vampiro e un umano, e non solo la messa in scena del luogo comune nel quale l’uomo (o quasi) salva la fanciulla in difficoltà, difendendola da un mondo che cerca di ucciderla.

Non sono solo Bella e Edward a essere stati invertiti nei loro ruoli, ma tutti i personaggi del libro (o almeno la maggior parte). Quindi non avremmo più l’affascinante medico Carlilse ma la dottoressa Carine, bella allo stesso modo, sposata con Earnest. E poi ci sono i figli Jessamine, Archie, Eleonor e Royal. Gli unici scampati allo scambio sono Charlie e Renée, i genitori di Bella (e Beau), per motivi di logica che la Meyer spiega nelle prime pagine. La storia rimane uguale a quella di Twilight, con i dovuti rimaneggiamenti di genere, ma con un finale a sorpresa.

Dopo aver letto qualche recensione e commenti su Goodreads e simili, mi sono convinta che molti avranno dei pregiudizi su questo libro e sulla storia in generale, forse valuteranno il libro senza neppure aprirlo. Vi chiedo di non farlo. Provate! Trovate quella strada dentro di voi che vi può riportare a dieci anni fa e seguitela fino a ritornare un po’ più piccini e più inclini a leggere una storia d’amore che vorremmo avere in tanti.

Come spiega la Meyer nella prefazione, la scelta di scrivere questo libro non era stata programmata, ma ne è uscito un gioco al quale si è appassionata. Inoltre, secondo me, ha il sacrosanto diritto di poter giocare con il proprio testo, e questo noi non possiamo negarglielo. I personaggi di Bella e Edward sono suoi al 100%, li ha creati, li conosce, sa cosa pensano e può anche permettersi di immaginare la stessa storia con una donna vampiro.

A questo punto vorrei dire alla Meyer che sì, la storia a ruoli invertiti potrebbe funzionare comunque, ma forse non del tutto. Per quanto da un lato è bello vedere una donna così forte come lo è Edythe, dall’altra Beau è un pochino troppo debole, soprattutto in fatto di autostima. Se a diciassette anni, al secondo giorno nella nuova scuola, ti trovi già con due ragazze che ti ronzano attorno, non credo che un ragazzo penserebbe a quanto è impacciato o brutto, ma solo al fatto di avere delle tipe che gli vanno dietro. O almeno questo è quello che la letteratura ci hanno insegnato a pensare (gli uomini presenti si facciano avanti per smentire in caso). Molto del cerebralismo che si legge in Life and death associato alla mente di Beau era in realtà palesemente adatto a una ragazza. Se la storia di Twilight fosse stata dall’inizio quella di Beau e Edythe sono certa che molti pensieri non sarebbero comparsi.

A photo posted by Leggere a Colori (@leggereacolori) on Feb 2, 2016 at 5:37am PST

Approfondimento

Quando prenderete in mano Life and death (perché lo so che in molti lo farete, siamo stati tutti affascinati a suo tempo dalla storia e so anche che siete dei lettori curiosi), datevi del tempo. È necessario solo quello per lavare via la patina lasciata dagli ultimi dieci anni di Bella e Edward per apprezzare al meglio questa storia semi-nuova. Non si può negare che la base narrativa già ci fosse, altrimenti non saremmo ancora qui a parlarne a dieci anni dal primo libro. Nel frattempo sono successe molte cose, sono usciti dei film, sono state fatte delle parodie (grazie Willwosh, alias Guglielmo Scilla, per i video di tutta la saga e per gli estratti di questo ultimo libro!), è nato un branco di ragazzine urlanti che trapassano i timpani con i loro gridolini per un Edward palestrato e un Jacob anche meglio. Ma ciò non toglie che dieci anni fa c’ero anche io lì (e non ero sola) a divorarmi Twilight come se non ci fosse un domani. E allora perché non avrei dovuto leggere anche questo libro?

Non condannate la novità (anche se novità Life and death non lo è del tutto). Lasciatevi andare e se avete voglia di leggere una versione diversa della stessa storia, fatelo, anche se è passato del tempo e forse non sarebbe più “opportuno” leggere certi libri per ragazzette. Ma chi è che decide cosa è giusto leggere se non noi stessi? Leggete quello che vi fa sentire bene, e se non volete farvi scoprire, godetevi Life and death a casa!




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