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Recensione di Malefica luna d’agosto di Cristina Guarducci

Creato il 29 marzo 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Malefica luna d’agosto di Cristina GuarducciVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Cristina Guarducci
Pubblicato da:Fazi
Collana:Le strade
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
in offerta
Trama:

La famiglia Guastaldi, ricca ma decaduta a causa dei terribili segreti che nasconde e delle tare d'origine che la segnano, vede sconvolti i suoi equilibri immobili alla luce di un’estate clamorosa. Il caldo torrido del giorno e una malefica luna notturna influenzerà, riscrivendoli, i destini di tutti i membri della famiglia.


Malefica luna d’agosto è ambientato nella ricca ed elegante maremma Toscana, dove ville meravigliose sonnecchiano immerse in pinete millenarie. La famiglia Guastaldi è composta da cinque persone, più la nonna che passa il tempo immersa in letture di rotocalchi e con una passione per il proprio cane che porta il nome del marito defunto e che ne ha preso il posto. C’è Donna Marisa, la signora dagli occhi verdi vellutati e dalla eleganza innata, che adora un marito totalmente assente e si consola con amanti di passaggio. Il marito Ugonotto, il Cavaliere, “aveva un’aura speciale fatta di niente… era solo magnetico”: non si sa di cosa viva e che lavoro faccia, non si sa neanche dove viva, compare all’improvviso, e quando accade le cicale si zittiscono; ha una predilezione per il suo primogenito Giuliano, un demente dalla meravigliosa prestanza fisica oscurata da una foga distruttrice che lo porta a divorare e dilaniare qualunque cosa gli capiti a tiro. La figlia mediana è Daria, nata donna per errore, mascolina nella perenne ricerca dell’approvazione paterna, lì dove la madre è totalmente assente, persa nell’adorazione – sterile – del marito. Daria con muscoli d’acciaio che intimorivano i pesci è colei che invita alla villa, la narratrice, la persona comune (la scrittrice?) che vede e narra le epiche vicende di questa famiglia fuori dal comune. Infine c’è Laura, Laurina, la piccola tredicenne che sceglie proprio questa estate malefica per sbocciare fisicamente, perdere la verginità, e far da rimando a Donna Marisa, fino a questo momento unica detentrice di femminilità della casa.

È quando Ugonotto torna, sconvolto e pronto a ricevere le attenzioni e le tenerezze della moglie, che si capisce che qualcosa di irreparabile è successo. L’uomo pipistrello, il fratello maggiore di Ugonotto che si chiama Gaddo, è tornato. Con la sua malvagità, con la sua sete di vendetta e di razzia e distruzione è tornato per prendersi ciò che gli spetta e che la vita e le sue sembianze gli hanno negato. Si disvela una antica maledizione, che faceva sì che i primogeniti della casata Guastaldi fossero mostri o dementi. Il mostro è Gaddo, l’uomo pipistrello, e il demente è Giuliano, il primogenito di Donna Marisa e Ugonotto. Una rivalità feroce ha sempre visto scontrarsi i due fratelli. La cattiveria di Gaddo, dovuta al suo essere rifiutato, aveva portato la famiglia alla rovina, della quale hanno ben saputo approfittare altri rami più accorti della famiglia. Ma questa è L’Estate della luna malefica d’Agosto e Gaddo è stanco di essere un mostro. E Giuliano è stanco di essere un demente. E Donna Marisa è stanca di amare un uomo che neanche la vede e Daria di non essere vista da alcuno. E così ognuno riscrive il proprio destino: Gaddo scopre la sua vulnerabilità e l’amore della cognata, Donna Marisa scopre l’amore verso un uomo fuori dal comune capace di farla librare oltre le nuvole con le sue enormi ali di pipistrello e i suoi occhi viola, Daria scopre l’attenzione del padre e Giuliano si risveglia dal suo demente torpore e apre gli occhi sul mondo. Laurina continua a passare lieve come una bambina sul mondo che la sua bellezza sconvolge. La luna piena per la terza notte rischiarava la strada, il mare e le sagome rotonde dei pini ognuno si avviava verso la sua nuova vita che, loro non lo sanno, è in palese contrasto con i sogni degli altri.

Ma questo ora non conta perché la famiglia sta vivendo un attimo di pace che mai aveva conosciuto prima.

Approfondimento

Malefica luna d’agosto è un libro è scritto davvero bene. La lingua è scorrevole, elegante e accattivante. Immagini poetiche e fluide descrivono bene personaggi e situazioni, e a volte sembra di poter toccare con mano l’atmosfera languida di certe notti di luna piena. Talvolta si avvertono echi di “marqueziana” memoria: …nuotava talmente bene da suscitare una sorta di rispetto intorno a sé, le meduse si scansavano, i pescispada giravano alla larga, le razze scaricavano le loro correnti lontano. I delfini invece le danzavano intorno (…) come per invitarla a cavalcarli. Cristina Guarducci crea un realismo magico che accompagna lieve il lettore in un mondo fatto di sospiri e bagliori, venato da una ironia che rimette a posto i piani narrativi facendo ritrovare la bussola della saga familiare.

Viviana Violo

About Cristina Guarducci

Cristina Guarducci è nata a Firenze nel 1958 e ha vissuto a Prato. Si è trasferita a Parigi da vent’anni dove ha lavorato come psicologa.
Il suo romanzo d’esordio Mitologia di famiglia è stato accolto molto positivamente dalla critica ed è considerato una novità nella narrativa femminile.



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