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Recensione di Miss Jerusalem di Sarit Yishai-Levi

Creato il 19 ottobre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Sarit Yishai-Levi
Pubblicato: Sonzogno
Genere: Attualitá / ReportageSentimentale
Formato: BrossuraPagine:

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Giudizio: four-stars


Miss Jerusalem, la ragazza più bella di Gerusalemme, è figlia di Gabriel e Rosa Hermosa. Fin da ragazzina vive come una diva di Hollywood e cresce viziata da tutta la famiglia. Finita la seconda guerra mondiale, però, in Palestina divampano i conflitti che condurranno alla nascita dello stato di Israele: la fortuna degli Hermosa si dilegua e Miss Jerusalem è costretta a sposare un uomo che non la ama e a vivere una vita non sua come sua madre e la madre di sua madre.

Una maledizione pende sopra le donne della famiglia Hermosa: conoscere un grande e unico amore nella loro vita ma perderlo e dover sposare uomini che non amano o dai quali non sono amate. Merkeda, la bisnonna di Gabriela, protagonista di Miss Jerusalm, deve sposare Rafael che è innamorato di una ragazza dagli occhi azzurri. Rosa, la figlia di Merkeda, orfana, brutta e analfabeta sposa Gabriel, giovanotto bello e intelligente, che non l’ama e la loro figlia Luna (Miss Jerusalem), tanto affascinante da essere corteggiata da tutti i giovani di Gerusalemme, sposa Davide che non può dimenticare il suo primo amore, una ragazza che ha conosciuto in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale . A scoprire il mistero che avvolge la sua famiglia è Gabriela Hermosa che lo apprende da piccola dalla nonna Rosa a cui è attaccata profondamente e decide di raccontarlo in maniera catartica dopo la morte della madre Luna con cui ha avuto sempre un rapporto difficile.

Gabriela mette insieme così le storie delle generazioni precedenti della sua famiglia e ne scopre i segreti, i matrimoni forzati, gli amori proibiti, le relazioni dolorose. Gabriela deve capire una storia familiare molto più complessa di quanto avesse mai immaginato ma che una volta rivelata le fa comprendere atteggiamenti, attitudini dei suoi parenti e soprattutto di sua madre.

Nella ricerca della verità sui suoi avi partiti dalla Spagna e giunti in Palestina, ma con membri sparsi in tutto il mondo in una diaspora tipica del popolo ebraico, la giovane protagonista del bestseller scritto da Sarit Yishai-Levi, rivive la leggenda della madre, terza figlia di ricchi salumieri del mercato di Gerusalemme, ragazza dai lunghi capelli rossi, dall’incarnato candido e delicato, dalle lunghe gambe tornite, insomma la più bella di Gerusalemme. Sullo sfondo della ricostruzione della saga famigliare degli Hermosa, che raccoglie quattro generazioni di donne coraggiose ma anche melodrammatiche, ci sono le tragiche vicende di un popolo che lotta per ricostruire la propria storia, la propria identità e una nazione. Ricomponendo il puzzle Gabriela comprende molto anche di se stessa come figlia ribelle, sempre in fuga, innamorata morbosamente di un ragazzo inglese che non la ricambia, persa nei danni della droga e dell’alcol.

Le parole della nonna Rosa sul destino delle donne della nostra famiglia, mogli mai riamate dai loro uomini, mi risuonavano in testa. Non avevo mai pensato che la mia vita sarebbe stata simile a quella delle miserabili donne Hermosa. Non avevo fatto altro che cercare di spezzare il filo che mi legava a mia madre Luna, di sfuggire al destino di Rosa e Merkeda.

Di fatto proprio grazie alla solidarietà tra donne, tipica degli Hermosa, Gabriela riesce a spezzare quella “maledizione” generazionale. Sarà lei dunque la prima a rompere l’incantesimo e a iniziare una nuova storia.

A photo posted by Leggere a Colori (@leggereacolori) on Oct 16, 2015 at 10:19am PDT

Approfondimento

Sarit Yishai-Levi ricostruisce una saga famigliare non seguendo una ricostruzione cronologica ma usando in maniera sapiente analessi e prolessi. Si tratta di un romanzo potente che ci fa visualizzare le strade, i quartieri i locali tipici di Gerusalemme e che ci aiuta anche a conoscere la storia israeliana ed ebraica attraverso gli eventi della prima metà del XX secolo.

La storia è raccontata da due voci: quella di Gabriela, la protagonista, e quella della narratrice che conosce alla perfezione situazioni del presente, passato e futuro, conosce la psicologia dei personaggi, ciò che pensano, come agiscono, perché agiscono in un cero modo, in maniera dunque onnisciente.



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