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Recensione di Muori con me di Karen Sander

Creato il 13 giugno 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Muori con me di Karen SanderVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Karen Sander
Pubblicato da:Giunti
Collana:M
Genere:Thriller
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

George Stadler, commissario capo della Omicidi di Düsseldorf, è costretto a chiedere aiuto a Elizabeth Montario, famosa psicologa criminale, per risolvere il caso di omicidio che reputa, nonostante il parere contrario dei suoi superiori, opera di un serial killer: corpi martoriati, dilaniati e violati messi in posa in scene del crimine raccapriccianti, come messaggi di sfida diretti non solo alle forze all’ordine, ma al passato della dottoressa.


Liz Montario è un genio del profiling: grazie alla sua tesi di dottorato la polizia ha risolto una serie di cold case noti come “Omicidi del Canale” e il libro tratto da essa è diventato un best-seller che ad un anno dall’uscita continua a vendere permettendole di non preoccuparsi troppo del denaro. Insegna alla Facoltà di Psicologia un solo giorno a settimana e nonostante le innumerevoli richieste di partecipazioni a conferenze e interviste, proposte di collaborazione da parte della polizia e da università prestigiose, insiste nel mantenere un basso profilo: riservata e schiva, ai limiti dell’asocialità, difficilmente si lascia fotografare per paura di essere riconosciuta. Liz, infatti, è la sorella dello Strangolatore di Duisburg che sedici anni prima ha violentato e ucciso tre adolescenti. Aver cambiato nome non impedisce al commissario di riconoscerla. George Stadler, affascinante playboy cinquantenne a capo delle indagini è l’unico a vedere il nesso tra i due omicidi e ha bisogno del suo aiuto per dimostrarlo. Le scene del crimine sono diverse rivelando l’una un’attenta pianificazione e l’altra un raptus omicida, ma svelano l’escalation di violenza tipica dei serial killer. La donna ritrovata nel suo appartamento in un lago di sangue non è stata solo accoltellata e dilaniata nello stesso modo di un transessuale ritrovato sei mesi prima alla stazione ferroviaria, ma al posto dell’utero ha una bambola di pezza: un finto feto per una donna finta! Infatti, si era sottoposta ad un’operazione, di cui neanche il marito era a conoscenza, per cambiare sesso. Entrambe le vittime non erano donne, ma volevano esserlo.

A ingarbugliare ulteriormente la trama è il passato di Liz: il compagno di cella di suo fratello, Jan Schneider, è uscito di prigione e contemporaneamente uno stalker le invia inquietanti messaggi dattiloscritti. La profiling non collega immediatamente i due fatti, ma chiede a Ruben, uno studente universitario che lavora per l’istituto, di indagare su Schneider: due giorni dopo Ruben viene investito e il suo portatile sparisce insieme al pirata della strada che lo ha ucciso. Intanto un’altra vittima è nelle mani del serial killer…

Tanta carne al fuoco per il thriller di esordio di Karen Sander: Muori con me è il primo romanzo che ci presenta la coppia investigativa Stadler-Montario e il secondo è già in testa alle classifiche tedesche, pronto per essere tradotto. Più che un page-turner, lo battezzerei book-turner: è evidente che dobbiamo scoprire tante altre cose sui due protagonisti e l’evoluzione del loro rapporto. Come ogni thriller che si rispetti la soluzione del caso è secondaria alle vicissitudini dei nostri eroi, ma l’abilità della Sander a disseminare falsi indizi e fucili di Checov pronti a sparare tirerà fuori lo Sherlock Holmes che è in voi: vi permetterà di arrivare alla soluzione facilmente, anche se tra mille ipotesi e dubbi, e, cosa fondamentale, ci arriverete al momento giusto!

Approfondimento

La Sander ha uno stile asciutto e diretto, forse ancora un po’ acerbo, ma avvincente. Ogni tanto scivola su qualche dialogo banale e manca di profondità nello studio dei personaggi che a volte sembrano stereotipati. Il commissario Stadler, infatti, è il tipico playboy gentiluomo di bell’aspetto: è più ricco di quello che gli dovrebbe permettere lo stipendio da poliziotto, cocciuto e onesto, votato al suo lavoro e alla giustizia. Non sappiamo nient’altro di lui, anche se credo sia voluto e mi aspetto un prosieguo centrato sulla sua vita ed il rapporto con la Montario.

Liz, invece, è già un personaggio maturo grazie anche ai continui flashback sul suo passato, elemento centrale del romanzo, e la conosciamo talmente bene da prevedere i suoi comportamenti: nasconde la sua fragilità dietro l’inflessibilità e la professionalità; travolta dal successo e dalla fama, fugge dal mondo e dai rapporti sociali per proteggersi, ma quando è costretta ad affrontare i suoi demoni reagisce mettendo a tacere la bimba spaurita che è in lei.

Karen Sander è un’autrice promettente e mi ricorda molto Elizabeth George e un po’ Minette Walters: per chi non le avesse lette consiglio di fare scorta per l’estate in attesa della seconda puntata della Sander!

Era da tanto che non leggevo su carta ed è stata una bellissima sensazione! Il mio magico Kobo viaggia con me custodito in borsetta come se fosse la chiave di casa, non ne posso fare a meno, e in genere preferisco leggere gli e-book sia per praticità che per pigrizia: posso permettermi di non usare gli occhiali! Questa volta però sono rimasta piacevolmente colpita dall’edizione Giunti: caratteri grandi e pagine spesse, copertina morbida da arrotolare con una mano (fino a metà libro, poi vi servono tutte e due!), tanti scarabocchi ai margini e poi che bello riempire la libreria fino a sfondare i ripiani! W la carta!

About Karen Sander

Karen Sander vive in Renania. Traduttrice e docente universitaria, ha esordito con lo straordinario successo di Muori con me, primo romanzo di una serie incentrata sulla coppia investigativa Stadler-Montario, rimasto per settimane nella Top 5 dei bestseller dello Spiegel, con oltre 120.000 copie vendute. Il secondo episodio, già uscito in Germania, ha venduto 30.000 copie solo nelle prime due settimane.
La serie è in corso di traduzione in cinque Paesi presso i marchi editoriali più prestigiosi.

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