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Recensione di “Nausicaa della valle del tempo”, il capolavoro di Miyazaki nei cinema per tre giorni

Creato il 06 ottobre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

(Recensione di Valentina Marchetti per “storiadeifilm.it“) – “Nausicaa della valle del vento” è un film di Hayao Miyazaki, con Sumi Shimamoto, Goro Naya, Yôji Matsuda, Yoshiko Sakakibara, Akiko Tsuboi. Ieri, oggi e domani, a oltre 30 anni dalla sua realizzazione, finalmente nei cinema italiani, il primo lungometraggio scritto e diretto da Hayao Miyazaki che contribuì a consacrare definitivamente il suo successo sulla scena cinematografica internazionale.

Tratto dall’omonimo manga del Maestro giapponese, Nausicaa della valle del vento racconta le vicende di una giovane principessa che combatte per sopravvivere in un mondo distrutto da disastri ecologici e dall’avidità dell’uomo. Una magnifica ed emozionante storia di coraggio e di speranza.

Era il lontano 1984, pensando ad oggi, l’anno di uscita del capolavoro firmato dal “maestro” Hayao MiyazakiNausicaa dalla valle del vento, e se si sottolinea l’anno, è per indicare quanto l’appellativo di maestro sia giusto per un genio come Miyazaki. Non ci sono parole adeguate che possano descrivere la bellezza e la purezza, l’avanguardia per i tempi, di questo film che definire d’animazione è riduttivo. Perchè ogni film di Miyazaki e dello studio Ghibli genera nello spettatore gli stessi sentimenti di stupore per la capacità tutta umana di lasciare ai posteri, simili lavori, perfetti, caratterizzati da una fusione di colori, linee, prospettive, che solo, forse, le grandi opere d’arte richiamano e sanno evocare (in particolare quelle dell’arte giapponese). Andare oltre lo schermo, “volare” in questo caso, in terre sconfinate e ormai rese sterili dalla cementificazione, sentire il fuoco bruciare quasi ci si trovasse insieme ai soldati titano, i protagonisti insieme al popolo di Nausicaa, questa principessa con doti speciali e poteri sovrannaturali, che è l’emblema dell’eroina più pura, più tendente all’ideale di perfezione che si possa immaginare, mai colta da arroganza o antico “furor”. Guida di coloro che hanno la fortuna di vivere dove ancora… (per continuare a leggere la recensione > “storiadeifilm.it”']);">cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”).


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