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Recensione di "Noi siamo grandi come la vita" - Ava Dellaira

Creato il 22 luglio 2014 da Annie_caffeine @annie_caffeine
Cari visitatori della Tana,
è il momento di una nuova recensione!
In questa caldissima mattina d'estate, voglio parlarvi di Noi siamo grandi come la vita  di Ava Dellaira, un romanzo che ho letto un paio di settimane fa e che mi è piaciuto moltissimo.

Uscito il 3 Giugno scorso per Sperling & Kupfer, il romanzo conta 320 pagine e il prezzo per la versione rilegata con sovracopertina è di € 16,90. 

Recensione TRAMA
Tutto inizia con un compito assegnato nei primi giorni di scuola: "Scrivi una lettera a una persona che non c'è più". E così Laurel scrive a Kurt Cobain, che May, la sua sorella maggiore, amava tantissimo. E che se n'è andato troppo presto, proprio come May. Per Laurel, la sorella era un mito: bella, perfetta, inarrivabile. Era il sole intorno a cui ruotava tutto, specie da quando i genitori si erano separati. Perderla è stato indescrivibile, qualcosa di cui Laurel non vuole parlare. Sulla carta, invece, Laurel si lascia finalmente andare. E dopo quella prima lettera, che non consegnerà all'insegnante, continua a scriverne altre, indirizzandole a Amy Winehouse, Heath Ledger, Janis Joplin e altri idoli della sorella scomparsa. Soltanto a loro riesce a confidare cosa vuol dire avere quindici anni e sentire di avere perso una parte di sé, senza nemmeno potersi aggrappare alla famiglia perché è andata in mille pezzi. Soltanto a loro può confessare la paura e la voglia di avventurarsi in quel mondo nuovo che è la scuola, la magia di incontrare amiche che ti fanno sentire normale e speciale al tempo stesso. Finché, come un viaggio dentro di sé, quelle lettere porteranno Laurel al cuore di una verità che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Qualcosa che riguarda lei e May. Qualcosa che va detto a voce alta: solo così Laurel potrà superare quello che è stato, imparare ad amarsi e trovare il coraggio di andare avanti.



LA MIA OPINIONEQuando ho letto per la prima volta la trama di questo libro, ho pensato di doverlo leggere assolutamente. Mi intrigava molto l'idea delle lettere scritte ad artisti scomparsi che hanno lasciato una traccia di loro nella storia.Non ho mai amato molto i romanzi epistolari, ma a questo dovevo per forza dare una possibilità.Così ho deciso di prenderlo e devo dire che ho fatto davvero bene a leggerlo!Laurel è una ragazza di quindici anni, che da due convive con il dolore di aver perso May, sua sorella maggiore.Per Laurel, May è tutto quello che lei avrebbe da sempre desiderato essere: bellissima, estroversa, simpatica, popolare, un modello che vuole a tutti i costi seguire ed imitare.Da quando May se n'è andata, nella vita di Laurel c'è un vuoto incolmabile, che non può riempire nemmeno stando vicina alla sua famiglia, dato che i genitori sono separati e lei vive con il padre e la zia a settimane alterne.
May era una parte così importante della sua vita che il vuoto che ha lasciato andandosene via sembra espandersi sempre di più intorno a Laurel, tanto da volerla inghiottire.
L'occasione di cambiare, di essere in qualche modo come la sorella che non c'è più, le capita quando inizia a frequentare il liceo. Ma è proprio in questa nuova fase della sua vita, tra nuovi amici e un primo amore, che scopriamo perché Laurel vuole a tutti i costi annullare sé stessa ed essere come May. C'è un segreto grande, chiuso nella soffitta della sua memoria, che piano piano tornerà ad emergere, perché soltanto liberandosi di questo segreto Laurel potrà accettare finalmente la morte della sorella e alleviare il suo senso di colpa.Ed è proprio nelle moltissime lettere che scrive che Laurel si lascia andare, lascia che i ricordi, il dolore, i sentimenti più nascosti, che è abituata a soffocare abbiano invece libero sfogo.
Affrontare il dolore per la perdita di una persona cara non è mai semplice, e lo è sicuramente ancora di più per Laurel, che si colpevolizza per la morte di May. 
Risalire ai motivi per cui questo senso di colpa la affligge e la opprime, impedendole di vivere serenamente, è un vero viaggio nella memoria, che compiamo insieme a Laurel, attraverso le sue lettere. 

Recensione Noi siamo grandi come la vita è un romanzo sicuramente triste e molto malinconico, ma ci sono moltissimi altri sentimenti che emergono dalle parole che Laurel scrive. Ecco, questo è un romanzo davvero pieno di sentimenti, che pagina dopo pagina travolgono il lettore, in un climax che arriva al suo apice proprio nelle ultime lettere.E' un romanzo coinvolgente, ma allo stesso tempo lento, passivo. Per raccontare la sua stria, May ha bisogno di ritornare più volte nel mondo dei suoi ricordi, tanto che più e più volte ci ritroviamo davanti ai medesimi scenari, ma non per questo il romanzo mi è piaciuto di meno.Per descrivere un dolore così grande, leggendo ho pensato che anche l'autrice doveva aver vissuto un'esperienza simile, perché è un dolore vero, quasi tangibile. Mi sono informata, ed avevo ragione, anche Ava Dellaira ha vissuto una perdita così devastante per lei.Non posso che consigliarvi di leggere questo romanzo, che per me è una delle migliori letture di quest'anno. Se poi volete emozionarvi ancora di più leggendo, vi consiglio di ascoltare le canzoni in questa playlist, che contiene alcuni brani degli artisti a cui Laurel scrive.Recensione Recensione Recensione Recensione Recensione Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!

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