Voto:
Informazioni sul libro
Titolo:Eric-Emmanuel Schmitt
Pubblicato da:E / O
Collana:Tascabili e/o
Genere:Racconti
Formato e pagine:
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Trama:
Odette Toulemonde e altri racconti è una raccolta di racconti, tratta dal film diretto da Schmitt stesso, Lezioni di felicità. La raccolta si compone di otto novelle, gravitanti attorno all' apparentemente banale tema della felicità.
Otto donne, otto racconti: in Odette Toulemonde sono raccontate otto storie e l’asse portante della raccolta è la felicità; quella felicità che noi tutti inseguiamo, che crediamo di non poter raggiungere e che invece abbiamo lì, a portata di mano, senza saperlo.
Le donne protagoniste dei racconti sono tutte diverse tra loro: ci sono Wanda, una ricchissima miliardaria; Odile, un’anziana signora affetta da Alzheimer; Donatella, nota anche come la principessa scalza; Hélène, che non riesce a vivere senza rilevare continuamente le imperfezioni in ciò che la circonda; Aimée, che dopo essere stata per tanti anni “cogliona” decide di chiudersi sin sé stessa; Isabelle, che dal parrucchiere conosce una donna che la porterà a scoprire una terribile verità sul conto di suo marito; le donne al confino durante lo Stalinismo. E poi c’è lei, Odette Toulemonde, che scrive al suo autore preferito per dirgli che grazie ai suoi libri la sua vita non le sembra più “brutta come una domenica pomeriggio a Charleroi quando il cielo è basso, brutta come una lavatrice che ti molla quando ne hai bisogno, brutta come un letto vuoto”.
Tutte queste donne cercano la felicità, l’hanno avuta, credono di averla persa, o la respingono. Eppure ce l’hanno, devono solo scoprirla, ritrovarla grazie a un evento scatenante.
Si tratta di otto storie d’amore con un finale a sorpresa, spesso dolce amaro: perché quello che conta qui non è il lieto fine, ma è la riscoperta del fatto che la felicità è sempre stata lì, anche mentre eravamo distratti, mentre pensavamo di averla persa per sempre.
Le storie sono lievi, ironiche, talvolta surreali ma mai eccessive o grottesche: i racconti sono estremamente godibili, perfetti per rallegrare una giornata di pioggia, per sorridere un po’. I sorrisi che questa lettura – inevitabilmente – genera non sono fini a sé stessi, eppure non si ha mai la sensazione che Schmitt voglia insegnarci qualcosa.
Approfondimento
Ho letto Odette Toulemonde pochi giorni dopo Concerto in memoria di un angelo, da me recensito. Mi viene spontaneo fare un confronto tra le due opere dello stesso autore. In Concerto in memoria di un angelo è affrontato sicuramente un tema più difficile, del quale ho diffusamente parlato nella recensione: ho avuto però la sensazione che l’autore si compiacesse dell’insegnarci qualcosa, e che il messaggio contenuto nei racconti fosse troppo manifesto, quasi invadente.
Odette Toulemonde è un libro sicuramente più leggero, per quanto tratti un tema ugualmente importante: personalmente, l’ho apprezzato di più perché credo che non sia da tutti riuscire a veicolari significati così densi raccontando storie in apparenza tanto leggere. Credo che quello di Odette Toulemonde sia uno di quei casi in cui la leggerezza è un valore. Credo che se dovessi, oggi, regalare un libro a un’amica, sceglierei questo.
Eric-Emmanuel Schmitt
è nato a St. Foy Les Layons nel 1960. Ha studiato musica e letteratura e si è laureato in filosofia presso la École Normale Supérieure nel 1983. Dopo aver ottenuto un dottorato nel 1987 è diventato “maître de conférences” all’Università di Chambéry. E’ autore di racconti, romanzi e di opere teatrali tradotte e rappresentate in tutto il mondo ed è considerato uno degli autori di maggior successo nel panorama della drammaturgia francese contemporanea.
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