Recensione di Penne d' Aquila del poeta Stefano Festi
Creato il 16 marzo 2013 da Polysusy
Stefano Festi
Quella di Susanna è una scrittura curiosa: grazie a lei Virginia intraprende il proprio viaggio, che inizia dentro sé stessa, per poi fluire nella realtà esterna a cui ella stessa appartiene. Sullo sfondo le colline bolognesi, il mare, l'amore: un'anima che nasce, si evolve e cresce anche grazie alle altre persone.
Virginia resta sempre protagonista, all'interno di un percorso che prende il via nelle marachelle d'una bambina, per sfociare nelle insicurezze d'una adolescente e nella realtà di una donna matura. Il vero nodo, nonché fil rouge dell'intera opera, è il costante confronto della protagonista con il proprio io.
Un viaggio introspettivo, dialogo interiore che si innesta su di una personalità che pian piano cresce e si eleva. Virginia si svela così al lettore, sempre più nuda coni propri pregi e difetti.
Il cammino intrapreso, è quello di una persona dotata di vitalità e forza, ma anche di sensibilità, che in talune occasioni può tramutarsi in fragilità e debolezza.
Nel percorso tracciato dall'autrice, il passo talora è appena accennato, più spesso si fa marcia, quasi corsa. Le immagini, cheSusanna Polimanti ci regala, sono vivide ed autentiche, quasi reali ed appartenenti ad un passato mai completamente abbandonato.
A tratti, il lettore che sa ascoltare, potrà udire uno spirito gioioso balzellare sulle note di Mozart, ma talora la musica potrà rallentare, fino quasi a fermarsi.
L'invito per chi voglia intraprendere questo viaggio, è quindi quello di affrontarlo con animo sereno e ben disposto alla riflessione.
S.Festi
Stefano Festi è avvocato. La sua prima pubblicazione è l'opera poetica Solarium Perlato
Grazie Stefano per il tuo commento al mio romanzo. Susanna
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