Recensione di Polvere di Patricia Cornwell

Da Leggere A Colori @leggereacolori
Patricia Cornwell torna alla ribalta con il personaggio più amato dai suoi lettori “Kay Scarpetta”. In Polvere, la dottoressa Kay Scarpetta si ritrova a dover risolvere, un caso spinoso, che potrebbe mettere in pericolo tutti i suoi colleghi. Kay Scarpetta è finalmente a casa a Cambridge dopo che il duro lavoro e un virus influenzale l’hanno allontanata temporaneamente dai suoi casi. Il suo periodo di relax, ostacolato dalle sue ossessioni e dal riecheggiare dei suoi ricordi, le viene definitivamente estorto dopo una telefonata che le annuncia il ritrovamento di un cadavere. Il corpo si ritrova all’interno del Massachussetts institute of technology, e appartiene a una giovane donna Gail, un ingegnere informatico che aveva intentato una causa contro una potente società finanziaria. I dettagli che emergono dalla scena del crimine lasciano pensare a un killer seriale. La donna è stata avvolta in un lenzuolo sintetico e il suo corpo è stato sistemato in posizione anomala. Ma ad inquietare la dottoressa Scarpetta, è la presenza di polveri sul cadavere della dottoressa Gail Shipman, che, colpite dalla luce ultravioletta, si colorano di blu zaffiro, rosso sangue e verde smeraldo. Il modus operandi del killer, fa ipotizzare  a un S.I. (soggetto ignoto) organizzato ed esperto, proveniente da un mondo violento e vicino a quello delle droghe sintetiche. Dopo aver esaminato la scena del crimine e il cadavere di Gail, Kay Scarpetta si convince che l’S.I. è lo stesso di quello a cui sta da Continua a leggere

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