Testo della recensione di "Primavera in Borgogna", con relativo link al sito, pubblicata su OasiDelLibro.it .
"Edito da Albatros, questo è il romanzo d’esordio dell’autore. Trovo che sia molto ben scritto, scorrevole, ricco di eventi e colpi di scena, incluso persino un mistero su cui indagare.
Francesco è un uomo alla soglia dei quarant’anni, la sua vita è costellata di successi: una bella fidanzata con la quale sta per convolare a nozze, un lavoro soddisfacente e sicuro… ma la sua dolce metà lo lascia a poche settimane dalle nozze e tutt’un tratto gli crolla il mondo sulle spalle! Dopo quattordici anni di storia d’amore, Francesco si ritrova solo, senza prospettive nè speranze per il futuro. Un giorno, però, finchè si trova a San Gimignano per cercare di trovare un po’ di pace, incontra Jean-Marc Robin, un produttore di vino francese.
Il francese si rende subito conto di trovarsi davanti un uomo colto, deciso e risoluto nel lavoro, molto intraprendente… in sostanza quello che lui cercava in un collaboratore! Così gli chiede di andare a lavorare nel suo domaine in Borgogna per seguire le visite guidate con i turisti. Sulle prime Francesco rimane interdetto e decide di pensarci su: certo, non ha legami sentimentali che lo tengano bloccato, ma il suo attuale lavoro alla cartiera è fonte di soddisfazione e prova molto rispetto per i suoi datori di lavoro.
Il tempo che impiega per prendere questa importante decisione non è moltissimo, spinto anche dall’amore e la passione che prova per l’arte della viticoltura. Si licenzia, prepara le sue valige e parte alla volta della Borgogna. Questo è solo l’inizio, il resto non ve lo rivelo… ma ci sono tutti gli spunti giusti per una storia d’amore, di mistero e anche di scoperta e crescita personale. Dicono che bene o male tutti i libri hanno un “chè” di autobiografico, chissà se anche in questo c’è qualcosa della vita dell’autore…
Il libro si legge facilmente, senza intoppi o momenti pesanti, anche se i dialoghi spesso sono troppo affettati rispetto alla realtà. Inoltre nelle ultime pagine viene riassunto tutto il libro e ciò mi ha dato una forte sensazione di ripetitività… forse si sarebbe potuto evitare. Nel complesso è comunque un libro che ho apprezzato."
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