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Recensione di Ricordati di essere felice di Christine Orban

Da Leggere A Colori @leggereacolori
Parigi - Tour Eiffel“E mio padre, come se avesse intuito a quali pericoli mi sarei potuta esporre, mi aveva mormorato: «Ricordati di essere felice». Quelle parole mi tornano in mente in quel luogo dove non ho nessuna  ragione di essere. Perché ho dimenticato il suggerimento di mio padre, perché ho dimenticato che ero felice?”.  (Christine Orban – “Ricordati di essere felice”) Il concetto di felicità è vasto; vastissimo. Soprattutto perché è interpretabile in vari modi, a seconda delle esigenze del momento. Eppure se ci pensiamo, siamo concordi nell’affermare che il vero stato di benessere che più gli si avvicina, deriva dalle piccole cose, dagli affetti più cari, dall’ambiente in cui riusciamo a sentirci “noi stessi” e a “casa”. E allora perché non siamo capaci di godere di quello che abbiamo, e siamo sempre attratti da altro? Da situazioni nuove, che ci fanno “perdere l’attimo”? Perché non ci accorgiamo che la felicità la stavamo già vivendo, mentre passavamo tutto il tempo a lamentarci, per poi riconoscerla soltanto quando perdiamo tutto? È il leitmotiv attorno al quale ruota questo libro. Ricordati di essere felice di Christine Orban, che suona come uno splendido augurio, e che è stato stampato nel maggio 2012 da Piemme Editore. L’autrice è di origini marocchine, di Casablanca, ma vive a Parigi. Ha saputo riportare sapientemente sulla carta l’atmosfera che regna in entrambi questi Paesi, con le loro priorità, le loro piccole ingenuità e vizi: due modi diversi di vivere la vita. L’opera, dispo Continua a leggere

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