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Recensione di Ringlike di Paolo Sorge, Improvvisatore Involontario, 2015

Creato il 04 febbraio 2016 da Empedocle70
Recensione di Ringlike di Paolo Sorge, Improvvisatore Involontario, 2015Cito testualmente dal sito internet di Paolo Sorge: http://www.paolosorge.com/
“Il titolo di questo mio nuovo progetto (trad. dall’inglese come un anello, o in forma di anello) si riferisce innanzitutto al principio che ne costituisce l'ispirazione primaria: l'esplorazione in fase compositiva, performativa e improvvisativa di varie forme di "ciclicità" musicale.Cerco di mettere in primo piano la pulsazione e il contrappunto ritmico. Sono da sempre convinto che anche l’espressione musicale più astratta possa risultare comunicativa e coinvolgente se l’ascoltatore ha la possibilità di riconoscere la ciclicità di un ritmo, di percepire la ritmicità di un gesto musicale o il ciclico ritorno di un elemento tematico già ascoltato poco prima, o magari di abbandonarsi docilmente alla trance indotta dalla reiterazione di un elemento sonoro. La presenza di una sezione ritmica jazz che “pulsa” in maniera pressoché costante è funzionale a questa strategia comunicativa.”
Nuovo disco e nuovo progetto per il multiforme chitarrista italiano Paolo Sorge che torna a incidere per la benemerita Improvvisatore Involontario a qualche anno di distanza dall’ottimo cd per quartetto di chitarre elettriche Tetraktys.Ad accompagnare il chitarrista italiano un sestetto composto da Carlo Cattano al flauto, flauto alto, piccolo e al sax soprano, Marco Caruso al sax contralto, Gaetano Cristofaro al clarinetto basso, Sebastiano Bell’Arte al corno, Alberto Fidone al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria. Gruppo la cui composizione ricorda il nonetto organizzato da Gil Evans per il suo monumentale “Out of the Cool” con il clarinetto basso e il corno chiamati ad allargare la tavolozza timbrica e a dare un tono più scuro al suono complessivo della band chiamata a suonare accattivanti melodie e raffinati arrangiamenti, caratterizzate però da una notevole accuratezza formale e da una scrittura altrettanto precisa e elegante.
Paolo, nel suo sito, parla giustamente di un suo deliberato sforzo comunicativo volto a far maggiormente apprezzare una musica che è invece frutto di un notevole sforzo esecutivo e compositivo espresso dalle complesse geometrie ritmiche e armoniche da lui create. Otto i brani da lui creati per questo ascolto circolare che si chiude giustamente e idealmente con il brano “intro”. Bravissimi i musicisti, tutti eccellenti interpreti e improvvisatori, deliziosa la chitarra di Sorge che sa ritagliarsi i suoi giusti spazi (è pur sempre il disco di un chitarrista) elaborando suggestive e impressionistiche fughe che impreziosiscono ancora di più questi brani, così espressivi. Bravo ancora Paolo!http://feeds.feedburner.com/ChitarraEDintorni

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