Magazine Cultura

Recensione di Scacco al re – House of cards 2 di Michael Dobbs

Creato il 14 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Scacco al re – House of cards 2 di Michael DobbsVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Michael Dobbs
Pubblicato da:Fazi
Genere:Political Thriller
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

Francis Urquhart ha raggiunto il suo scopo: è stato eletto Primo Ministro del Regno Unito. I giorni passati a lavorare dietro le quinte, all’ombra di parlamentari più popolari, sono finalmente terminati. La scalata al potere, però, è tutt’altro che conclusa: per assicurarsi un futuro politico sgombro da scomode interferenze e da indicazioni moraleggianti, l’onorevole Urquhart sfiderà direttamente il re, mettendo a dura prova la stabilità della monarchia inglese.


Basta coi re. Occupano troppo spazio.

Alla fine di House of cards, primo romanzo della trilogia, avevamo lasciato Francis Urquhart fiero e implacabile dopo la vittoria al ballottaggio che lo vedeva vittorioso e sicuro di un brillante futuro a capo del Parlamento. La totale mancanza di scrupoli che lo aveva distinto durante la campagna elettorale rimane una caratteristica costante anche qui in Scacco al re, il secondo capitolo. Una volta ottenuta la residenza a Downing Street rimane comunque un uomo immorale, e influenza inevitabilmente la vita della moglie, dei suoi più stretti collaboratori e di chi si ritrova invischiato nei suoi piani.

Francis Urquhart è indubbiamente un abile politico: in poche settimane è passato da anonimo Chief Whip, figura minore del parlamento inglese che ha il compito di mantenere unito il partito di maggioranza, a Primo Ministro. Orgoglioso, determinato e dalla parlantina disinvolta, ha l’innata capacità di mettere a proprio agio i suoi interlocutori e di trasformare ogni situazione a proprio vantaggio. Soprattutto, è spregiudicato quando si tratta di usare ogni mezzo possibile per realizzare i suoi obiettivi. Obiettivi che sono chiari e ambiziosi, impongono di sfruttare al massimo tutto il tempo a disposizione e non ammettono intralci di nessun genere.

Presto Mr. Urquhart si rende conto, suo malgrado, di non avere però campo libero: il sovrano appare inesperto e insicuro, ma è animato da alti ideali e sostenuto da una morale ferrea e non accetterà di trasformarsi in una marionetta svuotata di qualsiasi potere decisionale. Pur ritrovandosi a ricoprire un ruolo gravoso, di cui non si sente all’altezza, il re è determinato a lottare per l’introduzione di politiche sociali che sente urgenti e necessarie, e a difendere con dignità la sua posizione e la sua famiglia, forte di secoli di tradizione e dell’appoggio del popolo.

Mr. Urquhart non intende mettere un freno alla propria ambizione e non ha dubbi su che carte giocare per assicurarsi visibilità e per distruggere i propri avversari politici. Al cospetto del potere, anche la legalità passa in secondo piano, e il Primo Ministro si circonda di collaboratori che, accecati dalla brama di notorietà e ricchezza, sembrano pronti a tutto pur di guadagnarsi la sua benevolenza – e una posizione di prestigio assicurata alle successive elezioni.

Inizialmente, i disaccordi con il sovrano appaiono mitigati da una cortesia forzata e dal rigido protocollo, ma in poche settimane si trasformano in una guerra aperta, in cui scandali sessuali, sondaggi truccati, umiliazioni e minacce sono all’ordine del giorno. Il feroce e spietato controllo esercitato da Urquhart su ogni aspetto della vita sociale e politica sembra non avere limiti, ma la resa dei conti si avvicina: il suo avversario si rivela più temibile del previsto, sostenuto da insospettabili alleati, ed entrambe le parti saranno costrette a scoprire le proprie carte, realizzando che in gioco c’è ben più della mera supremazia politica.

Approfondimento

Scacco al re è il secondo capitolo della trilogia House of Cards. Scritto nel 1990, risulta ancora estremamente attuale e in grado di appassionare sia chi si interessa di politica, sia chi si sente estraneo agli intrighi parlamentari. La politica è indubbiamente il cardine del romanzo fin dalle prime pagine, e questo potrebbe scoraggiare il lettore che cerca uno svago leggero, ma Scacco al re è un thriller brillante, che rimane avvincente fino alla fine e non deluderà le aspettative.

Già nel primo libro Micheal Dobbs descriveva in modo affascinante e con dovizia di particolari le procedure ufficiali e i protocolli all’interno del Palazzo di Westminster. In Scacco al re lo sguardo si allarga a Buckingham Palace e gli intrighi politici appaiono inevitabilmente intrecciati a quelli della monarchia.

Michael Dobbs, nell’introduzione alla recente edizione, dichiara che il “suo re” è immaginario e non una mera rielaborazione del principe Carlo, ma ammette anche che un confronto sarebbe stato inevitabile. Dobbs aggiunge che, se all’inizio degli anni Novanta la monarchia inglese sembrava in difficoltà, costituendo quindi una perfetta ispirazione, l’istituzione si è perfettamente ristabilita e gode ora di una grande popolarità.

Ciò che sconvolge e che tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina è l’amara consapevolezza che le situazioni descritte (corruzione, relazioni sessuali instaurate per controllare informazioni riservate, favoritismi, scandali ideati a regola d’arte, controllo sui media) sono perfettamente verosimili e non il solo frutto della fantasia dell’autore. Michael Dobbs, che è stato a sua volta un esponente del partito conservatore e collaboratore di Margaret Thatcher, regala uno sguardo diretto e disilluso tra i più oscuri angoli del potere, portando il lettore a sentirsi uno spettatore privilegiato e incredulo… aspettando con ansia il terzo capitolo.

Chiara Foscarin

About Michael Dobbs

è nato nel 1948 ed è stato un esponente del partito conservatore inglese. A capo dello staff di Margaret Thatcher fino al 1987, anno dell’ultima vittoria della lady di ferro, in seguito si è dedicato pienamente alla scrittura. Dopo House of Cards, che è stato il suo esordio, ha pubblicato altri 19 romanzi. Dal 2010 è membro della Camera dei Lord.

Website • TwitterGoodreads




Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :