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Recensione di Se potessi scrivere di te di Tatiana de Rosnay

Creato il 20 luglio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Se potessi scrivere di te di Tatiana de RosnayVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Tatiana de Rosnay
Pubblicato da:Corbaccio
Collana:Narratori Corbaccio
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
scontato
Trama:

Nicolas Kolt è un giovane scrittore che ha avuto un enorme successo in tutto il mondo con il suo libro d’esordio “La busta”. In “ritiro” in un lussuoso albergo sull’Isola del Giglio, per scrivere un nuovo romanzo (ci riuscirà?), scopre un segreto di famiglia che cambierà la sua vita per sempre e che lo porterà a fare i conti con il suo passato.


Dopo La busta, suo primo romanzo, Nicolas Duhamel (in arte Nicolas Kolt) ha un successo planetario che rivoluziona la sua vita: fama, soldi, fan. È tutto quello che un giovane uomo sulla trentina può volere dalla vita. Anche se, come si dice, non è tutto oro quello che luccica. Nicolas, infatti, nonostante stia con Malvina, pensa ancora alla sua ex ragazza, Delphine, che non ha mai smesso di amare.

Durante il suo soggiorno italiano a Il Gallo Nero, lussuoso hotel sull’Isola del Giglio, il nostro scrittore procrastina la stesura del suo nuovo libro. Non ha l’ispirazione giusta, o forse neanche la cerca, distratto com’è dal lusso del posto, dai suoi particolari clienti e dalla tresca virtuale con Sabina, sua fan tedesca, sposata e fedifraga, conosciuta durante la presentazione del libro a Berlino. Nel raccontare la loro torbida relazione fatta di messaggi e foto decisamente hot, Tatiana de Rosnay si dilunga a mio parere eccessivamente (e aggiungerei: non ne avevamo bisogno) sui dettagli molto, troppo intimi che forse poteva tralasciare. In questa sorta di “stand-by creativo”, Nicolas fa una scoperta sconvolgente sul suo passato e su quello della sua famiglia, che lo cambierà per sempre: il padre in realtà ha origini russe, ed è stato successivamente adottato da una coppia francese. Da questo momento in poi, il suo legame con la Russia prenderà sempre più spazio nella vita, piuttosto vuota, del nostro Nicolas.

È proprio una sera, durante una festa, che abbiamo prova del cambiamento in atto nell’animo del giovane scrittore. La nave da crociera Sagamor affonda a poca distanza dalla costa e dal Gallo Nero (il riferimento all’inabissamento della Costa Concordia è piuttosto palese): a quel punto Nicolas, tutto feste, Facebook, donne, flirt di poco valore, non si tira indietro e si precipita sul posto per dare il suo aiuto ai soccorsi. È su quella nave, nel tentativo di salvare Natasa (l’anziana signora russa ha lo stesso nome della sua bisnonna, è un segno no?) che Nicolas ritrova il fil rouge, la scintilla, l’ispirazione per scrivere il suo nuovo libro, che ovviamente, non potrà che affondare le radici nella terra russa.

Approfondimento

Personalmente non ho amato molto Se potessi scrivere di te. Nonostante la scrittura sia scorrevole e quindi renda facile la lettura, la trama è debole, poco interessante e contiene davvero troppi dettagli intimi dei rapporti “amorosi” o presunti tali, descritti in modo troppo esplicito e a mio avviso gratuito. Questo particolare sminuisce il racconto, anche se forse l’intenzione dell’autrice era quella di delineare in questo modo il tratto superficiale del personaggio Nicolas Kolt e della sua vita (s)travolta dal successo. Nicolas si butta in storie e flirt di poco o nessun valore, in cui non crede tutto sommato neanche lui, per la serie “I soldi non fanno la felicità”.

Il segreto di famiglia e la ricerca delle sue origini russe sono probabilmente gli unici elementi narrativi che possano destare interesse nel lettore, insieme ad uno spunto di riflessione sul ruolo dei social networks oggi: Nicolas chatta, posta, twitta, scrive messaggi, e-mail… ossessivamente.

Purtroppo, però, questo non dà spessore e non è sufficiente a far decollare l’attaccamento al libro. Leggendo, pagina dopo pagina, mi aspettavo un crescendo di interesse che non è mai arrivato. Passabile (se proprio il vostro scaffale della libreria è vuoto), ma non consigliato.

Consuelo Tuzio

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