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Recensione di "The Program" - Suzanne Young

Creato il 08 luglio 2015 da Annie_caffeine @annie_caffeine
Cari visitatori della Tana,
bentornati sul blog, prima di tutto.
Oggi voglio parlare con voi di una delle mie ultime letture, The Program di Suzanne Young, che ho finito di leggere un paio di settimane fa.
Avevo sentito parlare spesso di questo romanzo prima che uscisse in Italia e quando è arrivata la traduzione non me lo sono lasciata scappare.
Recensione Uscito per DeAgostini lo scorso aprile, The Program è il primo romanzo di una serie che al momento conta un sequel (The Treatment, ancora inedito in Italia) e un prequel (The Remedy, anche questo ancora inedito).  Il romanzo conta 400 pagine ed il prezzo è di € 14,90 per il cartaceo.

TRAMA

Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l’epidemia di suicidi che sta dilagando fra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta internata, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi… Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti la memoria. Annullandoti.Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le emozioni. Non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L’unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. È stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma, quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. E si prepara a lottare, per difendere i propri ricordi, a qualunque costo.

LA MIA OPINIONE
Pur conoscendo la trama di questo romanzo devo ammettere che per me è stata una piccola scoperta, pagina dopo pagina.

In un presente alternativo, negli Stati Uniti, il suicidio tra adolescenti è considerato ormai da qualche anno epidemia nazionale. Sempre più ragazzi hanno cominciato a soffrire di depressione e come conseguenza si tolgono la vita. Per combattere questo fenomeno il governo ha ideato il Programma, un sistema di monitoraggio che individua i ragazzi a rischio e li inserisce in riabilitazione, per rimuovere i ricordi infetti.Ma senza i ricordi cos'è una persona?Lo sa bene Sloane, che ha visto la sua migliore amica Lacey entrare nel Programma e non avere alcun ricordo di lei o dei suoi amici. Ma Sloane ha visto anche suo fratello maggiore, Brady, togliersi la vita davanti ai suoi occhi e a quelli di James, il migliore amico di suo fratello e da poco anche suo ragazzo.E' solo con James che Sloane può permettersi di essere se stessa e di abbandonarsi al dolore del lutto, nel poco tempo che riescono a rubare lontano dal monitoraggio del Programma.Ma quando anche James si ammala e viene prelevato per essere inserito in riabilitazione, Sloane sa che lo perderà, e sa anche di avere i giorni contati prima di essere prelevata a sua volta. 
Dopo aver iniziato questo romanzo nei giorni successivi all'uscita, ho deciso di metterlo da parte perché credevo che quello non fosse il momento giusto per leggerlo. Avevo da poco terminato Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven e ritornare così su un tema difficile come quello del suicidio tra adolescenti, anche se raccontato in modo diverso, non mi sembrava l'ideale.Ecco perché ho deciso di riprenderlo solo qualche settimana fa e di portare a termine questa lettura.La storia ci viene raccontata dal punto di vista di Sloane. Nella prima parte conosciamo lei e James, e soprattutto conosciamo il dolore per le perdite che hanno subito.

Recensione
Prima il suicidio di Brady, poi l'ingresso nel programma di Lacey ed infine il suicidio del ragazzo di Lacey, Miller, che non ha saputo reagire altrimenti quando l'ha vista tornare senza alcun ricordo della vita prima del Programma.Nascondere le lacrime, sorridere nonostante il grande dolore, mentire, negare l'evidenza; ecco cosa sono costretti a fare Sloane e James.Ma per quanto tempo una persona può resistere e controllare le sue emozioni nascondendole dietro ad un sorriso falso?

In questa prima parte del romanzo siamo trascinati pagina dopo pagina nel dolore di questi due ragazzi, un dolore che diventa sempre di più come una morsa stretta, soffocante. Ma non solo, anche la frustrazione che deriva dal fatto che i due non sono liberi di esprimere le loro emozioni ed elaborare il lutto diventa sempre più grande.Nonostante la lentezza, leggendo questa prima parte riusciamo a farci un'idea del mondo in cui vive Sloane, della sua vita e dei suoi legami,  e soprattutto della paura che ha del Programma. Nonostante il dolore, i suoi ricordi sono la cosa più importante che ha e non vuole perderli.Il momento cruciale e terribile arriva quando James si ammala e Sloane ha la certezza che sarà prelevato, nonostante ogni suo tentativo di proteggerlo. E sa che presto il Programma arriverà anche a lei.Nella seconda parte del romanzo ci spostiamo insieme a Sloane in una delle strutture del Programma, dove lei viene messa in cura. Seguiamo le sue sessioni di terapia e ci immergiamo nella sua vita passata, quella con Brady e James, Lacey e Miller, una vita che sembra lontana e che poco a poco Sloane vede sparire grazie alle misteriose pillole che le somministrano.In questo momento difficile, in cui Sloane non ha più il controllo dei suoi ricordi, l'unica persona che le sta vicina è Realm, un ragazzo che è in cura nella stessa struttura. Tra i due nasce un legame forte, ma Sloane è innamorata di James più che mai, anche se sa che lo perderà.Lasciarsi trascinare in questa storia è semplice: l'originalità e la distopia, la narrazione in prima persona e lo stile semplice della Young rendono questa lettura coinvolgente, accattivante. Leggendo ogni pagina ho avuto voglia di proseguire e di scoprire cosa sarebbe accaduto a Sloane e James.La storia d'amore tra questi personaggi è uno dei pilastri del romanzo e si tratta di un amore forte, che cresce nonostante le difficoltà e la precarietà della situazione che James e Sloane vivono.Vorrei davvero raccontarvi tutto di questo romanzo, ma ve lo rovinerei. Quello che posso dirvi è che per me è stata una buona lettura, che ha superato le mie aspettative. Il finale ci lascia con un cliffhanger che fa desiderare di avere già il seguito tra le mani per poter sapere come prosegue la storia.The Program mi ha colpita positivamente e i temi e le storyline introdotte in questo primo romanzo sono pieni di buon potenziale. Spero che anche il seguito ed il prequel siano altrettanto buoni.

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Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti. 

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