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Recensione di Una casa per due di Marilena Boccola

Creato il 19 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Una casa per due di Marilena BoccolaVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Marilena Boccola
Pubblicato da:Narcissus.me
Genere:Sentimentale
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
scontato
Trama:

Vittoria e Riccardo hanno passato insieme alle rispettive famiglie tutte le estati della loro infanzia nella casa al mare della zia Lucrezia. Lui faceva dispetti a non finire e lei si nascondeva in camera per evitarli. Non si sono mai sopportati, o almeno così sembrava…


Già dal titolo e dalla copertina si tende a categorizzare il genere di libro che si ha tra le mani. A volte quello che vediamo non è poi quello che troviamo all’interno. Nel caso di Una casa per due, quello che si vede e quello che si va a leggere si sovrappongono alla perfezione. Si tratta infatti di una normale storia d’amore tra due persone che insieme, come si può intuire dal sorriso dell’uomo in copertina, si divertono. L’unica cosa ignota al lettore è se quello che leggerà sarà piacevole o di una noia mortale. A questo ci pensiamo noi, e confermiamo che non vi passerà nemmeno in testa l’idea di chiuderlo e rimetterlo in libreria.

Una casa per due è una storia romantica e divertente, che coinvolge Vittoria e Riccardo. I due si conoscono sin dall’infanzia, poiché imparentati con la zia Lucrezia, la quale ospitava tutta la famiglia alla sua casa al mare durante l’estate. Riccardo è qualche anno più grande rispetto a Vittoria, e durante quelle estati al mare non le ha reso per niente la vita semplice. Da adolescente immaturo come era, la prendeva come obiettivo per i suoi dispetti, ogni giorno se ne inventava una per infastidirla insieme agli amici Mattia e Lorenzo, che abitavano in paese. Il trio era implacabile, come lo sono tutti i maschi quando si trovano in gruppo, si facevano forza a vicenda, nascondendo i loro veri sentimenti verso quella ragazza così timida. Alla fine lei, per salvarsi, decideva sempre per la soluzione più semplice e immediata: nascondersi in camera e leggere un libro.

I ragazzi la prendevano in giro credendola una “secchiona” senza spirito dell’umorismo, ma lei non si faceva toccare dai loro attacchi fintanto che si trovava al riparo in camera sua. Crescendo, quelle vacanze al mare divennero sempre più sporadiche, finché, a causa della malattia della zia Lucrezia, non furono interrotte del tutto. I due giovani si perdono di vista (per la felicità di Vittoria), ma dovranno affrontarsi di nuovo quando alla morte della zia si aprirà il testamento: gli verrà imposto di vivere insieme in quella famosa casa al mare per almeno un anno per poterla ereditare. Tra battibecchi, cene e ristrutturazioni varie i due si trovano ovviamente a rivangare il passato, prima accusandosi uno con l’altro e poi ridendo dei loro atteggiamenti. Ma quello che avevano nascosto nell’adolescenza sia a loro stessi che agli amici, l’aveva invece capito la zia, che ci aveva visto lungo già quindici anni prima, e che adesso controlla da lassù se le sue previsioni erano esatte. E sta a noi lettori, scoprirlo insieme a lei.

Una casa per due è un romanzo leggero, che fa riscoprire il piacere di una storia d’amore ben scritta e non stucchevole. Si legge senza interruzioni e fa riscoprire il vero piacere e intento della lettura: viaggiare con la fantasia, lasciarsi trasportare al mare quando fuori di casa è in una giornata di pioggia ininterrotta, leggere di un bacio e voler baciare la propria dolce metà. Per quanto la fine sia intuibile fin dalla prima pagina, ci si lascia affascinare come dei bambini davanti a una giostra di cavalli, si rimane incantati riga dopo riga fino all’ultima pagina.

 

Approfondimento

Sarà stato l’ambiente in cui è calato il libro, o forse l’atmosfera estiva e sempre più vicina alle vacanze che negli ultimi giorni ha cominciato a farsi sentire, ma leggendo Una casa per due mi è sembrato subito di avere già una valigia pronta in mano e di essere sulla strada per il mare e il relax. È decisamente un libro che ti mette di buon umore, ti fa dimenticare le preoccupazioni di ogni giorno, ti distrae dai problemi della vita e ti mette sulla strada del sogno.

L’unica cosa che non mi ha convinto pienamente della trama è la relazione familiare che intercorre tra Vittoria e Riccardo. Entrambi gli amici di Riccardo lo prendono in giro perché se la fa con sua cugina, e la coppia continua a negare la parentela che li lega. Non sono cugini di sangue, su questo sono d’accordo, ma appartengono in ogni caso alla stessa famiglia. Anche se con il tempo mi sono abituata all’idea e ho capito cosa intendessero negando di essere cugini, non posso però nascondere di aver storto il naso nelle prime pagine. Non mi sembrava una motivazione completa il ma non siamo cugini!

In ogni caso, donne e ragazze lettrici, prendetevi due ore per voi stesse e calatevi in questa breve ma intensa lettura. Non potrete che uscirne ritemprate.




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