Recensione di Vorrei che l’amore avesse i tuoi occhi di Diego Galdino

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In breve..

Sofia vive a Cetona, uno splendido borgo immerso nella tranquilla campagna senese, con la sua famiglia. Ma la quiete è presto turbata dall'arrivo di un ospite speciale, un pittore australiano molto noto che ha scelto quelle incantevoli colline come soggetto per i propri quadri. Lui e Sofia sembrano appartenere a mondi diversi, ma il loro incontro, dopo le prime schermaglie, risveglierà sentimenti a lungo sopiti, regalando a entrambi una nuova occasione di felicità.

La storia di Vorrei che l'amore avesse i tuoi occhi è ospitata in un luogo dove il tempo sembra incantato: la meravigliosa Cetona, ricca di storia e riserve naturali. In questo posto favoloso vive Sofia con la sua famiglia, e a breve avranno un ospite famoso: Tyron Lane, un pittore molto riservato e ostile con il mondo. I due faranno subito scintille, scontrandosi in diverse occasioni e mettendosi a dura prova l'uno con l'altra. Ma finiranno col perdere la testa e ritrovare il cuore. Entrambi guarderanno in faccia i loro scheletri, le loro delusioni, e pian piano si lasceranno travolgere dagli eventi.

Maria Capasso

Ogni persona ha un passato che vorrebbe non aver mai vissuto. Ogni persona ha paura del futuro, impedendo al presente di vivere a pieno. E da qui che i protagonisti di Vorrei che l'amore avesse i tuoi occhi dovranno mettere tutto in tavola e macchiarsi di tutti i colori che la vita offre: perché non ci sono solo momenti belli, ma il colore giusto scriverà il finale che conoscendo l'animo romantico dell'autore è quasi da sogno, ma non riuscirete a immaginare in qual modo il sogno diventerà realtà.

Galdino descrive il luogo in modo così vivo che le scene appariranno a sequenza nella vostra mente. E non solo i luoghi: i personaggi, primari e non sono delineati così bene che vi sembrerà di finire un viaggio e non un libro. Vi mancheranno! Parola dopo parola, riga dopo riga, pagina dopo pagina, Galdino regala come sempre emozioni colorate e intense che fanno battere il cuore. Il suo romanticismo dolce ma mai banale, entra senza troppe pretese e fa sempre sorridere. Le riflessioni sono molto profonde, e non solo per quanto riguarda la storia d'amore: descrive l'importanza della vera amicizia, dell'esserci sempre, e dell'amore dei genitori e la mancanza di un fratello lontano. La familiarità dei suoi pensieri sono una carezza al cuore e un abbraccio sincero che il lettore percepirà dopo la lettura. Lo stile è scorrevole, semplice, e fresco come una sera d'estate mentre si osserva il mare.

Apprezzo Galdino da molto tempo, e con Vorrei che l'amore avesse i tuoi occhi ancora una volta mi ha donato vere emozioni. Amo la sua spontaneità, così rara da trovare e così bella da leggere pagina dopo pagina. Le parole scorrono come la rima di una canzone dolce che risuona in mente, e mi fa sorridere ogni volta che ho un suo libro da leggere.

Mi piace tutto: mi piace come descrive i luoghi, le persone e i sentimenti. La sua scrittura non è artificiale, ma dolcemente vera. Il suo stile lo paragono a un tramonto estivo, e una leggera alba che spunta all'orizzonte in cerca del suo posto nel cielo.

About Diego Galdino

classe 1971, vive a Roma e ogni mattina si alza alle cinque per aprire il suo bar in centro, dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Dopo shakerare, scrivere è la sua grande passione. Ha esordito conIl primo caffè del mattino (Sperling & Kupfer 2013).