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Recensione Django Unchained (7.0) Waltz e Tarantino ancora una grande accoppiata

Creato il 11 febbraio 2013 da Frenckcinema @FrenckCinema

django unchainedSe ieri vi ho parlato dello straordinario Zero Dark Thirty oggi è il turno di parlarvi di un altro cavallo di battaglia per gli Oscar 2013 ovvero Django Unchained.

Django Unchained è il nuovo film diretto da Quentin Tarantino, nel cast come al solito spiccano nomi di grande qualità come Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz, Jamie Foxx e Samuel L. Jackson.

La trama è ambientata nell'America del Sud ai tempi dello schiavismo nel secolo scorso, più in particolare nel periodo appena precedente alla guerra civile, protagonista di questo nuovo lavoro di Tarantino è uno schiavo che una volta liberato da un tedesco cacciatore di taglie si mette alla ricerca della moglie ancora sotto schiavitù presso un ricco proprietario terriero.

Tarantino torna dietro la macchina da presa dopo il grandissimo successo di Bastardi Senza Gloria, questa volta si catapulta nel genere western che tanto a cuore sta al regista italo-americano, egli lo fa in un modo molto particolare non sfregiando un genere sacro, ma dandogli una sua personalissima impronta.

La sceneggiatura, scritta al solito da Quentin, è stata candidata agli Oscar 2013 e non solo per fare la presenza tra le nominations, la storia riesce fin da subito a rubare l'attenzione del pubblico, le dinamiche che legano i due personaggi di Waltz e Foxx risultano divertenti ed in generale molto profonde.

Ottimi i risvolti che la storia riesce a prendere con l'ingresso di personaggi sempre nuovi e con un carattere ben distinto, ma in questo Tarantino è sempre stato un maestro.

django unchainedLa trama tocca vari temi come la vendetta, la schiavitù, ma ancor più importante la voglia di ribellione nei confronti di chi tiene le redini del potere, Quentin rischia in più di un'occasione di impantanarsi, ma come sempre riesce ad uscirne indenne quasi come fosse per lui una tattica per legare il suo pubblico alla storia.

Durante la visione ci si rende conto di assistere ad una pellicola dal vecchio stile spaghetti western, ma con quel tocco magico che rende il tutto molto attuale, le musiche del grande Ennio Morricone per esempio vanno a miscelarsi con un tocco di R&B, Tarantino centra in pieno il suo obiettivo che era quello di dare vita ad un film unico nel suo genere.

Il cast scelto per rendere ottimo questo titolo è solido e di altissima qualità, Christoph Waltz, Jamie Foxx, Samuel L. Jackson e Leonardo DiCaprio danno il meglio partecipando ad un'ottima rappresentazione di una storia antica come l'acqua, la schiavitù.

Jamie Foxx interpreta il protagonista Django in cerca di vendetta, ma soprattutto della moglie ancora in schiavitù, bella la sua metamorfosi che va da schiavo solo e distrutto a uomo con un carattere forte e pieno di virtù, la pecca però è quella di essere immerso in un cast estremamente qualificato e la sua personalità ne sembra soffrire in più di un'occasione.

Il vero punto forte di Django Unchained è senza dubbio l'interpretazione di Christoph Waltz, dopo Bastardi Senza Gloria l'attore austriaco ha dimostrato di avere tantissime frecce al suo arco, un personaggio il suo davvero unico con mille sfaccettature che il premio Oscar Waltz riesce a racchiudere in un'unica performance, un secondo Oscar potrebbe essere il vero premio ad un grandissimo attore.

leonardo dicaprio django unchainedIl villain di turno è interpretato da Leonardo DiCaprio, un cattivo però che ha bisogno di una spalla forte che in Django è interpretata dall'attore feticcio di Quentin, Samuel L. Jackson.

Leonardo DiCaprio non sembra essere quello delle grandi interpretazioni di Shutter Island e The Departed per intenderci, ma questo è anche dovuto al suo ruolo forse non proprio estremamente principale, la sua straordinaria classe nel recitare latita fino alla scena madre del teschio umano a tavolta (vederla per credere), semplicemente affascinante.

D'altro canto se il villain interpretato da DiCaprio tende a scomparire dalla storia per una scelta registica, quello interpretato da Jackson sembra avere una valenza molto più importante, un governante che nonostante il colore della pelle ha il potere di condizionare le scelte del suo padrone, nonostante l'età la qualità di Jackson sembra crescere a vista d'occhio.

In conclusione posso ammettere di aver visto un gran bel film con una storia molto originale ed un gruppo di protagonisti veramente unici, il genere western non è proprio quello che preferisco, ma Quentin con il suo savoir faire riesce a dargli una marcia in più tanto da renderlo svecchiarlo ed estremamente piacevole.

Il punto forte del film è senza dubbio la grande interpretazione di Christoph Waltz, ma attenzione anche a quella di Samuel L. Jackson che avrebbe meritato anch'essi la nominations per gli Oscar, la sceneggiatura è perfetta nonostante sia stata allungata un pò troppo nel periodo di post-produzione.

Quentin Tarantino ancora una volta ha fatto centro, quale sarà il suo prossimo capolavoro?

di Frenck Coppola


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