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Recensione "Doctor Sleep" di Stephen King

Creato il 05 luglio 2014 da Franci

Il passato è passato, ma definisce il presente
Titolo: "Doctor Sleep"Autore: Stephen KingCasa editrice: Sperling & KupferPagine: 528Prezzo: 19.90TRAMAPerseguitato dalle visioni provocate dallo shining, la luccicanza, il dono maledetto con il quale è nato, e dai fantasmi dei vecchi ospiti dell'Overlook Hotel dove ha trascorso un terribile inverno da bambino, Dan ha continuato a vagabondare per decenni. Una disperata vita on the road per liberarsi da un'eredità paterna fatta di alcolismo, violenza e depressione. Oggi, finalmente, è riuscito a mettere radici in una piccola città del New Hampshire, dove ha trovato un gruppo di amici in grado di aiutarlo e un lavoro nell'ospizio in cui quel che resta della sua luccicanza regala agli anziani pazienti l'indispensabile conforto finale. Aiutato da un gatto capace di prevedere il futuro, Torrance diventa Doctor Sleep, il Dottor Sonno. Poi Dan incontra l'evanescente Abra Stone, il cui incredibile dono, la luccicanza più abbagliante di tutti i tempi, riporta in vita i demoni di Dan e lo spinge a ingaggiare una poderosa battaglia per salvare l'esistenza e l'anima della ragazzina. Sulle superstrade d'America, infatti, i membri del Vero Nodo viaggiano in cerca di cibo. Hanno un aspetto inoffensivo: non più giovani, indossano abiti dimessi e sono perennemente in viaggio sui loro camper scassati. Ma come intuisce Dan Torrance, e come imparerà presto a sue spese la piccola Abra, si tratta in realtà di esseri quasi immortali che si nutrono proprio del calore dello shining. Uno scontro epico tra il bene e il male, una storia agghiacciante e meravigliosa, un ritorno al fantastico e all'horror dei primi lavori di King. Doctor Sleep inquieta e fa paura, ma soprattutto commuove ed emoziona.
RECENSIONE Vi capita mai di avere la sensazione che qualcosa stia per accadere o di percepire qualcuno, anche se apparentemente sembrate soli? Se la risposta è sì, potreste avere un pizzico di luccicanza, un lampo improvviso che può anche venirvi in soccorso, ma vi auguro di non possedere la luccicanza di Dan Torrance, perché potrebbe sconvolgervi la vita.Dopo essere scampato al padre e ai demoni dell'Overlook, Dan trascorre l'infanzia insieme alla madre Wendy, ma i fantasmi dell'hotel sembrano non volerlo abbandonare nè nei suoi pensieri, nè nel presente, continuandolo a tormentare e a spaventare, e quando anche i cassettini dove intrappolarli non bastano a rendere la vita serena all'ormai adulto Dan, arriva l'alcol, quel liquido dal sapore amaro e spiacevole che non avrebbe mai pensato di assaporare dopo i danni causati al padre, ma che tra tutte le controindicazioni regala il beneficio di soffocare la luccicanza.L'alcol però non può essere la soluzione e Dan lo capirà una volta arrivato a Frazier, una piccola città del New Hampshire, dove le montagne portano dolorosi ricordi, ma anche una nuova vita.Stephen King ha la peculiarità di creare horror che hanno un senso, che oltre a spaventare regalano storie profonde, dettagliate, capace di emozionare, perché quando mi trovo davanti ad una sua storia so che potrei trovarmi di fronte all'impossibile, che acquisterebbe però un significato, perché King non lascia niente al caso.In questo seguito non si trema dal terrore, non si trattiene il respiro fino alla fine, anzi si passeggia con calma tra le pagine, ma non mancano momenti di suspance e di paura quando sinistre presenze si materializzano nel buio della notte e cercano di afferrare, di ferire; momenti di rabbia quando dei piccoli innocenti vengono strappati alla vita da una banda di allegri vecchietti che girano indisturbati a bordo di camper, godendo e cibandosi delle urla strazianti dei bambini, provocate dalle torture; provando tristezza quando Dan tocca il fondo e sembra trasformarsi in una versione meno violenta di suo padre, Jack Torrance; e momenti teneri e più leggeri, grazie alla freschezza e all'energia di Abra, un peperino con un grande potere che darà filo da torcere al Vero Nodo e al suo capo Rose, che comunica ovviamente come la nuova generazione con faccine e con immagini, che non invia però su WhatsApp o su Facebook, ma su lavagne con gessi immaginari che si trovano a Km di distanza da lei e telepaticamente.King anche in questo seguito parla di alcolismo e dei suoi effetti disastrosi, ma diversamente da Shining, qui viene introdotta una via d'uscita, che è rappresentata dal gruppo degli Alcolisti Anonimi.Stranezze, insetti premonitori, immagini di diavoli in putrefazione, dei quali sembra quasi di sentirne l'odore, mostri reali o creati dall'uomo...leggere Doctor Sleep è come addentrarsi in una fiaba dark, composta da presenze maligne, dove il colore dominante è il nero, ma anche il rosso, e l'odore è quello di cassonetti pieni lasciati al sole per giorni, per poi passare a una bella fiaba, dove i buoni sentimenti vincono, schiacciano i fantasmi e portano via nubi cariche di pioggia, per lasciare il posto a un cielo immacolato, come nei film.

L'AUTORE  STEPHEN KING, acclamato genio della letteratura internazionale, vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha, a sua volta scrittrice. Le sue storie sono clamorosi bestseller che hanno venduto 400 milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner e Frank Darabont. Nel 2003 gli è stata assegnata la National Book Foundation Medal per il contributo alla letteratura americana e nel 2007 l'associazione Mystery Writers of America gli ha conferito il Grand Master Award.

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