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Recensione: "DOMANI TOCCA A TE" di Stefan Ahnhem

Creato il 26 giugno 2015 da Blog
Recensione: Genere: ThrillerEditore: Sperling&Kupfer
Pagine:
456Prezzo: €17,90Uscita:  21 aprile 2015Abbandonata la Squadra omicidi di Stoccolma per tornare ai ritmi tranquilli della provincia, il commissario Fabian Risk trova un delitto ad accoglierlo. La tragica fine è toccata a un suo ex compagno di scuola, identificato da una vecchia foto di classe lasciata accanto al cadavere, dove il volto della vittima è cancellato da una croce. Ai tempi, era un bullo che si divertiva a tirare pugni: forse per questo ora gli sono state mozzate le mani? Pochi giorni dopo, viene trovato ucciso un altro ex compagno di liceo. Poi un altro ancora. Come se per la vecchia classe fosse in corso un ultimo, fatale appello. Per fermarlo, Risk dovrà agire in fretta. E fare i conti con il passato prima che sia il passato a fare i conti con lui.
L'AUTORESTEFAN AHNHEM vive a Stoccolma, dove è nato nel 1966. Famoso sceneggiatore, ha lavorato per il cinema e la tv, spaziando dalla commedia al thriller. Domani tocca a teè il suo romanzo d’esordio, il primo di una serie che vedrà protagonista il commissario Risk.
Recensione:  Recensione:
Cosa dire del primo libro di Stefan Ahnhem con protagonista Fabian Risk?È un bel libro ed è pieno di molte molte cose.Prima di tutto il protagonista: Risk si è appena trasferito dalla città (Stoccolma) nella sua vecchia cittadina all’estremo sud della Svezia, un luogo tranquillo, soleggiato, con i localini sul lungomare e a un passo dalla Danimarca. Il trasloco è un tentativo di lasciarsi alle spalle una missione finita male e di recuperare il rapporto con la moglie e i figli nei due mesi di ferie che lo aspettano, prima di riprendere il lavoro investigativo nella centrale della nuova città.Poi il caso: qualcuno uccide un ex compagno di classe di Fabian, riportando a galla ricordi che credeva cancellati e vecchi rapporti. Quei ragazzi nella foto, che tipo di adulti sono diventati? La risposta non è sempre rassicurante.Poi i colleghi: la nuova squadra di provincia è un gruppo affiatato e, a partire dal capo, con i pregi e le debolezze di tutti. Ma i delitti si svolgono tra la Svezia e la vicinissima Danimarca, coinvolgendo il team danese e le antiche inimicizie tra le due nazioni. Una delle cose che mi ha colpito di più di questo libro è la capacità dell’autore di descrivere i personaggi e di dar loro una storia. In poche righe, Ahnhem riesce a catturare il carattere, la storia, le motivazioni che stanno dietro ciascuna persona. Solo poche pennellate per inquadrarne il comportamento e mi è sembrato di conoscere alcuni di loro da anni.La trama invece è tutta un’altra storia. A pagina 100 pensavo di aver capito tutto: colpevole, movente, lieto fine con l’eroe che si riconcilia con moglie e figli sulla spiaggia mangiando un gelato.Poche pagine dopo, è sparita la rete. Tutto sbagliato. Si ricomincia da capo, non avevo capito nulla e brancolavo nel buio. Per una buona metà del libro mi sono dovuta fidare dell’autore: con il fiato sospeso a cercare di capire cosa stesse succedendo. “Chi” e “perché” erano completamente fuori dalla mia portata. Finale al cardiopalma e un epilogo che riesce ad evitare retorica e sdolcinatezze.Un thriller ben fatto, a tratti molto crudo, che è riuscito a tenermi incollata in ogni momento libero e a farmi rimuginare, quando ero lontana dal libro, su cosa potesse significare quel flash lì e quel biglietto là. È il primo libro incentrato sul personaggio di Fabian Risk, ma fa continuamente riferimento ad un vicino passato, una missione pericolosa e una misteriosa collega: non so se sperare in un seguito con i bellissimi personaggi incontrati in questo libro o in un prequel per togliermi la curiosità sugli antefatti. In ogni caso: Ahnhem, scrivi!
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