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Recensione: "DOPPIO DELITTO AL GRAND HOTEL MIRAMARE" di Emilio Martini

Creato il 03 aprile 2015 da Blog

Genere:Thriller e noirCollana:Collana NarrativaAnno:2015Pagine:256Marchio editoriale:TimeCrimePrezzo: 9.90
La mattina del giorno di Sant’Angelo il commissario Gigi Berté sta passeggiando da solo lungo il porto di Lungariva, località turistica in cui è stato “confinato” a causa di un procedimento disciplinare.I pensieri sono rivolti al suo problematico amore con la Marzia, sposata con un capitano di lungo corso, ma vengono bruscamente interrotti dalla notizia di un duplice omicidio.Nella notte di Pasqua, in un elegante albergo, una coppia di amanti è stata freddata a colpi di pistola. Nella testa di Berté si affollano gli interrogativi. Dove ricercare l’assassino? Tra i molti clienti dell’hotel che trascorrono le vacanze in riviera? Tra i familiari o gli ex amanti delle vittime? Oppure sarebbe meglio indagare sugli affari della contessa Van der Meer, datrice di lavoro delle vittime? L’anziana contessa è una donna ancora affascinante che nasconde molti segreti... e Berté è deciso a scoprirli.Ha inizio un’indagine che porterà alla luce sorprendenti rivelazioni, anche sul fronte personale...
Pasqua si avvicina, e se volete concedervi una pausa di lettura gialla per il lunedì dell'Angelo, questo è il libro che fa per voi. Un doppio delitto scoperto la mattina di Pasquetta. A Gigi Bertè rovina la festività, a noi che amiamo gli intrighi, complici gli stravizi pasquali, aumenta l'appetito.Già l’antipasto è succulento: due amanti nudi crivellati di pallottole nella camera del sontuoso Grand Hotel Miramare di Lungariva. Non vi basta? Allora procedo con la seconda portata: i due erano rispettivamente commercialista e segretaria della straricca contessa Van der Meer, nota filantropa dai trascorsi poco chiari che alloggia a Lungariva sei mesi all’anno. Berté, che ama la buona tavola come noi, si trova a perdere il pranzo di Pasquetta con Marzia, la donna che non è sicuro di amare, e passa al vaglio una lista di sospetti fin troppo lunga: dagli ospiti dell’albergo alle persone più vicine alle vittime. Chiunque può essere il colpevole, e la ricerca si rivela difficile e faticosa. Anche perché c’è qualcuno che si ostina a nascondere la verità.La penna di Emilio Martini è di quelle che non si dimenticano. Il giallo è costruito con cura e si lascia seguire, dando al lettore tutti gli elementi utili per ricostruire la vicenda e portando avanti con attenzione tutte le linee narrative. I personaggi sono interessanti e credibili, a partire dal protagonista Berté che, pur avendo alcune caratteristiche che ricordano altri investigatori famosi, riesce a ritagliarsi un suo spazio personale: aspirante scrittore col terrore degli editori, eternamente indeciso fra passato e presente, buon conoscitore di uomini, amante della buona tavola e dal carattere sanguigno. Anche gli altri personaggi, dai più ai meno importanti, mostrano una buona caratterizzazione. La ricerca del colpevole si mescola alla vita privata del vicequestore e ai suoi tentativi di scrittura, con un ritmo gradevole e senza momenti di stanca. Quando si arriva alla conclusione, logica e credibile, si lascia il libro soddisfatti, e pronti a leggere la prossima avventura di Gigi Berté. E, ovviamente, sazi come dopo un ottimo pranzo pasquale. 

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