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Recensione e intervista: Il maestro degli inganni di Miki Monticelli

Creato il 21 marzo 2013 da Chaneltp @CryCalva
Finalmente o purtroppo, sono giunto alla conclusione del romanzo conclusivo della trilogia "La scacchiera nera" scoperta un po' per caso, sorprendente sin dall'inizio.
Recensione e intervista: Il maestro degli inganni di Miki Monticelli
Autore: Miki MonticelliEditore: Piemme FreewayPagine: 568Prezzo: 19,00
TRAMA:
Nello stesso istante, a migliaia di chilometri di distanza, tre ragazzi entrano in possesso della Scacchiera Nera. Il Guerriero, l'Arciere e il Ladro Nero sono le sole pedine rimaste in gioco e sembrano invitarli a fare la prima mossa... Ryan, il Guerriero del Fuoco, Morten, l'Arciere d'Acqua e Milla, il Ladro Nero, si sono trovati loro malgrado a interpretare ruoli che non gli appartenevano nello spietato mondo della Scacchiera Nera. Ora, due nuove pedine comparse da poco potrebbero dimostrarsi decisive per stabilire le sorti della secolare Guerra contro l'Ingannatore. Ma la sua ultima mossa sembra aver capovolto ogni cosa, portando tra le file dei suoi Luogotenenti un nuovo, insospettabile alleato: Guerriero del Fuoco. Ryan tradirà i suoi amici o intende battere il Maestro degli Inganni al suo stesso gioco?RECENSIONE E INTERVISTARecensione e intervista: Il maestro degli inganni di Miki MonticelliUn nuovo trio di eroi che si prepara alla battaglia finale, una scacchiera particolare, un mondo parallelo dove imperversa ancora la sanguinosa battaglia tra bene e male; il capitolo conclusivo di una saga che ha appassionato centinaia di lettori. 
Quale sarà la prossima mossa?

Recensione e intervista: Il maestro degli inganni di Miki MonticelliTrovata una scacchiera, tre ragazzi, ignari ognuno dell'esistenza altrui, si trovano catapultati in una dimensione ultra-terrena assumendo il ruolo di tre pedine presenti sulla schacchiera; sono Ryan, Morten e Milla che diveranno rispettivamente il guerriero del fuoco, l'arciere dell'acqua e il ladro nero, pronti a sconfiggere un nemico conosciuto come "l'ingannatore". Dopo la battaglia, poco durerà la tregua: Ryan e Morten saranno costretti a ritornare nel mondo della scacchiera per salvare Milla, ormai in fin di vita, che necessita di essere trasportata all'antica tomba della sua pedina. Chi si nasconde dietro tutto questo? Che l'ingannatore non sia stato sconfitto definitivamente? Così si concludevano i primi due libri con un finale decisamente inaspettato che porterà al capovolgimento di alcuni ruoli, al cambio di prospettiva di alcuni personaggi: l'esito della battaglia tra bene e male sarà incerto sino alla fine poichè Ryan contro la sua volontà è stato costretto a passare dalla parte dell'Ingannatore, essendo questo riuscito a impiantargli una scheggia di Vite D'oro, pianta indispensabile per il controllo totale dei suoi servi. Cosa fare a questo punto quando si diventa una minaccia non solo per sè stessi ma sopratutto per gli amici di sempre, compagni di avventure e numerose battaglie? Ryan decide di utilizzare la malevola sorte a suo vantaggio: dopo aver recuperato le forze presso le rovine sommerse, inizia a cercare una base di controllo del nemico per entrare nelle sue grazie, acquistare la sua fiducia e distruggerlo definitivamente. Decisione di un vero e proprio stratega. Che fine ha fatto il ragazzo impertinente e pieno di sarcasmo? Si trasforma: il suo è un percorso di crescita, di formazione, dovrà imparare a fingere e farsi accettare, nascondere i suoi sentimenti e la sua vera natura anche se compromessa dall'Ingannatore, dovrà fare i conti con continui dubbi e disillusioni, dovrà dimenticare per il bene altrui, dovrà combattere e vincere. Vincere se stesso e vincere per la scacchiera. Proprio per questo è lui il protagonista indiscusso del romanzo: se nei primi due libri si lasciava spazio al trio di eroi, adesso Ryan è il centro della narrazione che si incentra non soltanto sulle battaglie e sulle tattiche da guerra, sugli scenari di un mondo che teme di essere distrutto, ma anche sull'introspezione vivida e fortificante. Poco spazio verrà dato quindi a Milla e Morten, sempre tratteggiati nelle loro peculiarità emotive e sentimentali: mentre Morten continuerà a alimentare la speranza, Milla non crederà più in Ryan, essendo anche lei una volta dalla parte del cattivo e sapendo cosa si prova. Ritornerà Ryan? Sarà lui a salvare loro? O è lui che richiede un'ancora di salvezza? Recensione e intervista: Il maestro degli inganni di Miki MonticelliL'amore tra lui e Milla troverà un lieto fine? Idealismo eroico, onere e rispetto, amore e complicità, suspence: questi sono gli ingredienti essenziali di un nuovo romanzo che abbandona lo stilema del fantasy per farsi epica. Rimane solo una domanda.. Chi è l'Ingannatore? La risposta potrebbe essere più difficile del previsto, forse l'identità è nota sin dall'inizio..
Passiamo adesso all'intervista!
Hai intenzione di proporre un sequel della saga?Non credo ci sarà un sequel della Scacchiera, d'altronde visto come finisce direi che la storia ha trovato la sua giusta conclusione... insomma, mi piace pensare di poter lasciar riposare i ragazzi, dopo tutto quello che hanno passato!L’ idea della scacchiera non è scontata...come è nata?Gli scacchi sono un gioco straordinariamente affascinante, strategia allo stato puro, ma l'idea è nata la prima volta semplicemente alla vista di una scacchiera molto antica su un libro di storia...Avevi in mente sin dall'inizio il personaggio che avrebbe preso il ruolo del cattivo nell'ultimo libro?
L'Ingannatore c'era sin dall'inizio. Era una pedina fondamentale e lo era sempre stata nell'economia del gioco. Siccome era temuto dai tempi antichi sulle Terre della Scacchiera... era ovvio che avesse un ruolo principale nello scontro finale. Il punto era riuscire a rendere la sua pedina 'ingannevolmente sorprendente' e sufficientemente capace di trame e intrighi complessi. In definitiva il personaggio c'era, nella sua veste d'Ingannatore, ed era già comparso alla fine del primo libro anche se con un aspetto completamente diverso; per lui infatti non aveva importanza il volto che assumeva e l'essere umano con cui condivideva la sorte era solo uno strumento. Insomma, sapevo cosa doveva fare ma ha preso la sua forma definitiva nella stesura appena è comparso sulla Scacchiera. Mi viene da pensare comunque che qualunque aspetto lui avesse avuto avrebbe trovato il modo di volgerlo a suo favore.
Se si dovesse rivedere in uno dei personaggi in chi si rivedrebbe? Entrando nella scacchiera di quale spirito errante vorrebbe prendere il ruolo?
Non mi sento particolarmente somigliante a nessuno dei personaggi, anche se in un libro c'è sempre qualcosa dell'autore e se la Scacchiera si fosse presa me, e mi avesse assegnato un ruolo nella storia non so davvero come sarei capitata visto che è la Scacchiera che ti sceglie e non tu che scegli il tuo ruolo... probabilmente ne sarei stata davvero sorpresa!
Avevi inserito altri personaggi che poi hai dovuto tagliare?
Direi che al massimo nel corso di tutta la storia avevo cercato di approfondire di più alcuni dei personaggi già inseriti, che erano già tanti e che dovevo riprendere poi nell'ultimo volume... ma è normale che ci siano dei tagli nella lavorazione di un libro.
Progetti futuri?
Ho sempre molti nuovi progetti. In particolare, in ambito YA, abbiamo parlato con l'editore di uno (ancora una volta fantasy ma di tipo un po' diverso) a cui tengo moltissimo e che racconta la storia di un 'assedio impossibile'! Incrocio le dita! Nel frattempo, per ragazzi, uscirà a giorni la conclusione della serie di Cornelia... il Fuoco del Drago.


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